Lo sciopero alla Bosch di Bari
Lo sciopero alla Bosch di Bari
Scuola e Lavoro

Bosch nessuna novità dal Ministero, e intanto i sindacati si spaccano

Rottura tra Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm da un lato e UglM dall'altro, accuse reciproche e lo spettro sempre più concreto degli esuberi

L'incontro al ministero dello sviluppo economico è stato un buco nell'acqua, nessuna novità sostanziale è venuta fuori e l'azienda continua a rimanere ferma nelle sue posizioni. Dal ministero è giunta quindi la richiesta di interloquire nel prossimo incontro direttamente con i vertici europei, per comprendere quali siano le reali intenzioni dell'azienda (ricordiamo si parla di oltre 600 esuberi a partire dal 2023) e capire se possa esserci margine per un reale piano di differenziazione produttiva da mettere in atto nel sito cittadino, patria del common rail.

Intanto, continuano i malumori in azienda anche tra gli stessi dipendenti. I sindacati sono spaccati, da un lato Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm e dall'altro UglM che non ha nemmeno partecipato allo sciopero del 28 novembre ritenendolo un'azione tardiva oltre che una perdita solo per i dipendenti stessi.

D'altronde UglM è da sempre stata contraria anche agli accordi sottoscritti due anni fa ritenendoli lesivi per i dipendenti in quanto: «A pagare il prezzo di questi accordi – sottolinea il segretario provinciale Samantha Partipilo – sono stati finora solo i lavoratori, che si vedono una riduzione media dello stipendio di circa 500 euro ogni mese, che vivono quotidianamente con la minaccia dei licenziamenti e con l'insicurezza di riuscire a sostentare le proprie famiglie». Accordi che invece le altre sigle ritengono fondamentali, al punto da aver messo sul tavolo all'azienda anche il suo obbligo a mantenerli.

«È necessario che si chiariscano le reali prospettive produttive e occupazionali - sottolinea dopo l'incontro Fiom Cgil - e gli investimenti adeguati per affrontare una rivoluzione del settore attraverso la transizione industriale verso produzioni ecologiche. Gli strumenti messi in campo finora non bastano».

«L'azienda non ha un prodotto innovativo tale da saturare la capacità produttiva di Bari - rimarca UglM - e il fatto che preferisca parlare per il momento di sovracapacità, invece di esuberi e di licenziamenti, non ci tranquillizza affatto, perché è evidente che, qualora non dovessero arrivare nuove produzioni, anche diverse dal settore automotive, il destino della fabbrica è segnato».
  • Bosch
Altri contenuti a tema
Timori per la Bosch di Bari: «Nuove produzioni o si chiude» Timori per la Bosch di Bari: «Nuove produzioni o si chiude» Riunione in Regione Puglia questa mattina, preso incontro al ministero
Crisi dell'automotive, Spera (UglM): «Momento complesso. Fondi Pnrr utili a risollevare la situazione» Crisi dell'automotive, Spera (UglM): «Momento complesso. Fondi Pnrr utili a risollevare la situazione» Tra le vertenze in atto quella alla Bosch dove lavorano circa 1.600 persone e gli ammortizzatori sociali scadranno nel 2025
Crisi Bosch, i sindacati: Chiediamo garanzie a Governo e azienda Crisi Bosch, i sindacati: Chiediamo garanzie a Governo e azienda La forte dipendenza dal diesel determina una debolezza, destinata a peggiorare col tempo
Bosch a Bari si converte all'eBike, Uilm: «Apprezziamo, ma non basta» Bosch a Bari si converte all'eBike, Uilm: «Apprezziamo, ma non basta» Nelle prossime settimane dovrebbe esserci un incontro al ministero sulla questione
Bosch, l'incontro al Mise spazza via le incertezze sul futuro. Restano gli esuberi Bosch, l'incontro al Mise spazza via le incertezze sul futuro. Restano gli esuberi L'azienda cambia prospettiva, garantendo la riconversione dello stabilimento. Prossimo incontro tra un mese
Nuovo sciopero alla Bosch, e il 22 incontro al Mise Nuovo sciopero alla Bosch, e il 22 incontro al Mise I lavoratori incrociano le braccia per tenere alta l'attenzione sui 700 esuberi annunciati dall'azienda
Sciopero Bosch, il 99% dei lavoratori davanti ai cancelli: «Vogliamo risposte» Sciopero Bosch, il 99% dei lavoratori davanti ai cancelli: «Vogliamo risposte» Nessuna notizia certa in merito all'incontro richiesto al Ministero dello Sviluppo Economico, sindacati compatti
Bosch prima crisi causata dal passaggio all'elettrico, Confindustria: «Accelerazione troppo repentina» Bosch prima crisi causata dal passaggio all'elettrico, Confindustria: «Accelerazione troppo repentina» Sono 700 gli esuberi previsti, Fontana: «Individuare una strategia nazionale di riconversione urgente e misure e soluzioni straordinarie»
© 2001-2024 BariViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
BariViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.