Territorio
Addio plastica nel mare, a Bari arriva il Seabin
Il primo cestino mangiarifiuti è stato installato sulla testa di un pontile all'interno del Circolo della Vela
Bari - martedì 7 luglio 2020
11.36
Il Seabin, il cestino mangiarifiuti del mare, arriva a Bari. Grazie all'impegno del Rotaract Bari, del Rotary Club Bari e alla collaborazione del Circolo della Vela che si è assunto l'onore della manutenzione, il primo congegno è stato installato pochi giorni fa sulla testa del pontile più a nord del stesso. In una posizione in cui può attirare i rifiuti che dalle zone limitrofe del lungomare possono inquinare il porticciolo.
Il congegno, inventato da due surfisti australiani, è capace di catturare i rifiuti galleggianti e ha un raggio di azione di circa 20-25 metri, con una capacità giornaliera di filtraggio pari a 25 mila litri di acqua. Ma non si parla solo di grandi rifiuti come bottiglie di plastica, il filtro permette infatti di catturare le microplastiche da 2 mm di diametro oltre alle microfibre da 0,3 mm che rischiano di essere mangiate dai pesci e finire sulle nostra tavole ogni giorno.
«Sarebbe bello poterne installare altri - sottolinea l'assessore Pietro Petruzzelli - sarebbe però necessario coinvolgere associazioni o volontari, dato che per il corretto funzionamento del Seabin è necessario che venga svuotato con costanza».
«Mi fa piacere essere qui perché questo sistema ci permette di pulire il mare dalla plastica - dichiara il sindaco Antonio Decaro - ma allo stesso tempo non avrei voluto esserci perché non dovrebbe esserci necessità di pulirlo».
Prossimo step l'installazione del Seabin a Torre a Mare e Santo Spirito, per iniziare una sperimentazione che potrà portare poi all'adozione di questo congegno, se possible, su tutta la costa barese.
Il congegno, inventato da due surfisti australiani, è capace di catturare i rifiuti galleggianti e ha un raggio di azione di circa 20-25 metri, con una capacità giornaliera di filtraggio pari a 25 mila litri di acqua. Ma non si parla solo di grandi rifiuti come bottiglie di plastica, il filtro permette infatti di catturare le microplastiche da 2 mm di diametro oltre alle microfibre da 0,3 mm che rischiano di essere mangiate dai pesci e finire sulle nostra tavole ogni giorno.
«Sarebbe bello poterne installare altri - sottolinea l'assessore Pietro Petruzzelli - sarebbe però necessario coinvolgere associazioni o volontari, dato che per il corretto funzionamento del Seabin è necessario che venga svuotato con costanza».
«Mi fa piacere essere qui perché questo sistema ci permette di pulire il mare dalla plastica - dichiara il sindaco Antonio Decaro - ma allo stesso tempo non avrei voluto esserci perché non dovrebbe esserci necessità di pulirlo».
Prossimo step l'installazione del Seabin a Torre a Mare e Santo Spirito, per iniziare una sperimentazione che potrà portare poi all'adozione di questo congegno, se possible, su tutta la costa barese.