A Bari protestano i lavoratori della sanità privata, i sindacati: «Subito rinnovo contratto nazionale»

A Bari protestano i lavoratori della sanità provata, che questa mattina sono stati chiamati a raccolta dalle sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil davanti alla sede della Regione Puglia, sul lungomare Nazario Sauro. La manifestazione all'indomani del mancato rinnovo del contratto nazionale da parte delle associazioni di categoria Aris e Aiop.

«Di fronte al voltafaccia di Aris e Aiop, è questa l'unica alternativa per arrivare al tanto atteso rinnovo del Ccnl della sanità privata scaduto da oltre 14 anni - tuona Funzione pubblica Cgil Bari. Il mancato adeguamento della retribuzione sta creando ua situazione di grande tensione che si sta sviluppando in tutte le strutture, dove le lavoratrici e i lavoratori non ci stanno a restare senza contratto in un contesto in cui i profitti della sanità privata crescono, le strutture si ingrandiscono e i pazienti aumentano sempre di più».

Il segretario generale della Funzione pubblica Cisl Maurizio Petriccioli, intervenuto al sit-in davanti alla Camera dei deputati a Roma, dice: «Le controparti vogliono lavorare protetti e finanziati dal settore pubblico senza assumersi nessuna responsabilità sociale, né quella nei confronti delle lavoratrici, dei lavoratori e dei professionisti che si sono sacrificati durante l'emergenza covid-19, né quella nei confronti dei cittadini sui quali ricadranno gli inevitabili disservizi determinati dalle mobilitazioni».

Petriccioli rilancia chiedendo una «Clausola sociale che impegni, chi eroga servizi pubblici, a firmare i Ccnl in un tempo congruo ed in linea almeno con i Ccnl pubblici e che questo lo si faccia assieme alle organizzazioni sindacali più rappresentative per combattere la piaga dei sindacati di comodo che firmano i contratti negli interessi dei datori di lavoro! Soprattutto, in assenza totale di risposte concrete, siamo in piazza per chiedere la revisione integrale delle norme che regolano il sistema degli accreditamenti, con un intervento chiaro e deciso anche da parte del Governo, già nel prossimo #decretoAgosto: si assuma nel settore pubblico per rispondere alla domanda di salute dei cittadini, in particolar modo di chi era in lista di attesa nei mesi dell'emergenza e non si diano risorse ulteriori alla sanità privata che si comporta in questo modo! Ci aspettiamo dal Parlamento, dal Governo e dalle regioni una posizione chiara in sostegno della nostra vertenza per riaffermare il diritto ad un buon contratto».