Cosimo Nannini
Cosimo Nannini
Calcio

SSC Bari, parla Nannini: «Sconfitta? Dimostriamo che è stato solo un caso»

Il terzino under: «Voglio giocare le mie carte per meritarmi questa maglia. Mi ispiro a Kolarov e mi piace studiare»

È partito un po' a fari spenti a inizio stagione, prima di conquistarsi a tutti gli effetti la titolarità sulla corsia sinistra di difesa del Bari agli ordini di Cornacchini. Cosimo Nannini è una delle scoperte più piacevoli nel ventaglio di under a disposizione del mister, e domenica scorsa ha anche messo a segno il suo primo goal in biancorosso. Una rete che, però, non è servita al Bari per evitare la prima sconfitta in campionato, il 3-2 in casa della Cittanovese: «Quando si fa goal e si perde la partita c'è sempre rammarico - dice Nannini in conferenza stampa. Il risultato finale purtroppo è stato questo; bisogna rimboccarci le maniche per dimostrare già da domenica che la partita persa è stata per un caso. Azione del goal? L'avevo provata poche volte, in area non mi ero mai trovato prima. Però penso di poterla fare, anche l'anno scorso ho fatto un goal simile. L'approccio alla partita è stato ottimo, con il goal subito. Poi abbiamo fatto errori che abbiamo pagato tutti. Ogni partita ha una storia a sé, gli episodi hanno inciso tanto domenica sullo score generale della difesa. Il girone di ritorno è un campionato a parte; dobbiamo metterci più impegno e voglia. In occasione dell'1-1 l'avversario ha fatto una bella azione, noi potevamo fare di più, compreso me. Sul 2-1 non dovevamo prendere il terzo goal perché avevamo margine per recuperare».

Per lui, però, tanta continuità in una rosa in cui non mancano di certo le alternative: «Per un calciatore giocare con continuità è la cosa più bella - è la sensazione del terzino in maglia 23. È un piacere essere "titolare", perché non era semplice a inizio anno venire a Bari con l'aspettativa di giocare 40 partite. È normale trovare concorrenza qui; io spero di continuare così».

Nelle ultime partite la difesa, però, è finita sul banco degli imputati. Sette goal subiti in un girone intero, già quattro in tre partite di ritorno. Per Nannini «Le partite si giocano molto sugli episodi. In questo momento dobbiamo essere più concentrati perché i numeri parlano chiaro. Noi in settimana lavoriamo tanto sempre concentrati; cerchiamo di riprendere la marcia. Domenica ci deve essere la reazione, dobbiamo vincere dopo la sconfitta. Stiamo lavorando da inizio settimana, ieri abbiamo fatto un allenamento ad alta intensità. L'obiettivo è fare una buona prestazione e mettere alle spalle la sconfitta. Il mister ci ha detto di continuare sulla nostra strada, di aver chiaro l'obiettivo di vincere il campionato e lavorare duro per la gara contro l'Igea Virtus».

Una sconfitta nell'ultimo turno che potrebbe dare nuova fiducia alla Turris seconda: «Dodici punti di vantaggio sono meglio di nove – continua Nannini. Abbiamo un buon margine con cui presentarci a Torre del Greco. Prima però c'è la sfida di domenica e dobbiamo fare i tre punti. L'obiettivo è vincere il campionato, quelli personali passano in secondo piano. Sono un difensore e i goal preferisco non prenderli invece che farli. La precedente esperienza in D mi ha aiutato molto. Fare un campionato di Serie D è molto più formativo per esempio di un campionato Berretti. Nel Girone D c'era un buon livello tecnico e rispetto a questo c'erano campi più tranquilli. Qui ci sono squadre con tifoserie al seguito, cose che non si vedono in altri gironi. Gli over ci aiutano tantissimo. A me danno dei consigli per crescere come calciatore e persona; penso si sia visto perché nel corso delle partite la crescita degli under è stata ottima».

Nonostante la giovanissima età, Nannini ha già idee chiare e spirito per accettare serenamente la concorrenza e guadagnarsi la maglia da titolare di settimana in settimana: «In Serie D spesso si trovano terzini under - ricorda il giovane terzino. Quagliata è forte tecnicamente, ce la giocheremo ogni settimana. Poi deciderà il mister. Non mi piace fare paragoni; posso dire che mi piace lo stile di gioco di Kolarov della Roma e di Robertson del Liverpool. È la prima volta che vado a giocare lontano da casa; nei primi mesi c'è stato l'ambientamento. È un passo che va fatto a 20 anni; mio padre quando abbiamo parlato di Bari è stato il primo a dirmi di non pensarci troppo e di accettare subito. Questa è una piazza da Serie A: se due anni fa mi avessero detto che avrei giocato a Bari non ci avrei creduto. Voglio giocarmi questa opportunità al meglio e voglio dimostrare di poterci stare. Sono un tipo pacato, studio scienze motorie all'università online. Prima di ogni allenamento mi metto a studiare; quando finirò di giocare a calcio mi piacerebbe fare il fisioterapista o il preparatore atletico», conclude Nannini.
  • ssc bari
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