
Calcio
Parla Dickmann: «Lavoriamo sull'equilibrio, ma dobbiamo fare di più»
Conferenza stampa dell'esterno del Bari
Bari - venerdì 14 novembre 2025
15.20
Conferenza stampa durante la soste dei campionati per Lorenzo Dickmann, esterno del Bari, tra i più positivi in questo avvio di stagione.
Il calciatore milanese ha ribadito come sia un'anomalia il numero di assist (già tre) in questa stagione poiché in carriera ha quasi sempre fatto più gol che passaggi vincenti. Un rimprovero gli arrivava al Brescia sovente dal suo compagno Gabriele Moncini, quest'anno accontentato in casa contro il Monza ed a Reggio Emilia.
«All'inizio non abbiamo raccolto quanto meritavano, ma poi le cose si sono complicate. Contro il Padova saremmo stati ultimi, se avessimo perso e credo che da lì sia iniziato davvero il nostro percorso - ha sottolineato Dickmann -. Certamente nelle ultime tre abbiamo raccolto 7 punti, subendo un solo gol, ma penso stiamo trovando una solidità difensiva che ci potrebbe far disputare un campionato diverso. Però a La Spezia potevamo essere più bravi, soprattutto nell'uno contro uno con un uomo in più».
Dickmann ha ribadito che in settimana lui ed i suoi compagni hanno lavorato molto sull'equilibrio perché «nei primi 15' avevamo incassato gol quasi sempre nelle prime partite. È un campionato nel quale la fase difensiva è importante e aiuta le squadre a fare la maggiore parte di punti. Possiamo fare di più».
Per l'esterno biancorosso il 3-5-2 lo aiuta ad avere qualche compito in meno difensivo, non facendo il terzino puro ma l'esterno a tutta fascia. Tutto sta nell'equilibrio, dunque, anche se le marcature preventive sono qualcosa su cui ancora lavorare molto con mister Fabio Caserta.
«Nelle prime gare eravamo belli da vedere ma fragili - ha sottolineato il calciatore ex Brescia - Non eravamo in una posizione di classifica ottimale, però credo che la sofferenza faccia parte del calcio. Se non sai soffrire, non vai da nessuna parte, soprattutto in B. Non è bello vedere la tua squadra che soffre, che magari sta più bassa, ma se porta punti…», ha detto cercando di essere pragmatico.
Dickmann ha quindi evidenziato come, pur non essendoci stato un vero e proprio cambio di passo, la squadra abbia avuto un cambio di atteggiamento. Ed in questo, i calciatori con più esperienza, come lui, possono dare un grande contributo: «Cerco di portare la mia esperienza nel gruppo - ha rimarcato -, perché sono tanti anni che gioco in questo campionato. Non sono stato molto fortunato nell'arrivare in A, ho giocato pochissimo, ma credo di sapere quali sono le insidie della serie B».
Infine Lorenzo Dickmann ha ribadito come sia essenziale lavorare anche sul carattere, sull'essere concreti e cercare di far proprie le partite quando, come accaduto a La Spezia ma anche a Reggio Emilia, si mettono in discesa.
«Dobbiamo fare del San Nicola il nostro fortino e finora è stato così. Bisogna remare tutti dalla stessa parte, tifosi, squadra e staff, per migliorare la situazione e centrare l'obiettivo».
Il calciatore milanese ha ribadito come sia un'anomalia il numero di assist (già tre) in questa stagione poiché in carriera ha quasi sempre fatto più gol che passaggi vincenti. Un rimprovero gli arrivava al Brescia sovente dal suo compagno Gabriele Moncini, quest'anno accontentato in casa contro il Monza ed a Reggio Emilia.
«All'inizio non abbiamo raccolto quanto meritavano, ma poi le cose si sono complicate. Contro il Padova saremmo stati ultimi, se avessimo perso e credo che da lì sia iniziato davvero il nostro percorso - ha sottolineato Dickmann -. Certamente nelle ultime tre abbiamo raccolto 7 punti, subendo un solo gol, ma penso stiamo trovando una solidità difensiva che ci potrebbe far disputare un campionato diverso. Però a La Spezia potevamo essere più bravi, soprattutto nell'uno contro uno con un uomo in più».
Dickmann ha ribadito che in settimana lui ed i suoi compagni hanno lavorato molto sull'equilibrio perché «nei primi 15' avevamo incassato gol quasi sempre nelle prime partite. È un campionato nel quale la fase difensiva è importante e aiuta le squadre a fare la maggiore parte di punti. Possiamo fare di più».
Per l'esterno biancorosso il 3-5-2 lo aiuta ad avere qualche compito in meno difensivo, non facendo il terzino puro ma l'esterno a tutta fascia. Tutto sta nell'equilibrio, dunque, anche se le marcature preventive sono qualcosa su cui ancora lavorare molto con mister Fabio Caserta.
«Nelle prime gare eravamo belli da vedere ma fragili - ha sottolineato il calciatore ex Brescia - Non eravamo in una posizione di classifica ottimale, però credo che la sofferenza faccia parte del calcio. Se non sai soffrire, non vai da nessuna parte, soprattutto in B. Non è bello vedere la tua squadra che soffre, che magari sta più bassa, ma se porta punti…», ha detto cercando di essere pragmatico.
Dickmann ha quindi evidenziato come, pur non essendoci stato un vero e proprio cambio di passo, la squadra abbia avuto un cambio di atteggiamento. Ed in questo, i calciatori con più esperienza, come lui, possono dare un grande contributo: «Cerco di portare la mia esperienza nel gruppo - ha rimarcato -, perché sono tanti anni che gioco in questo campionato. Non sono stato molto fortunato nell'arrivare in A, ho giocato pochissimo, ma credo di sapere quali sono le insidie della serie B».
Infine Lorenzo Dickmann ha ribadito come sia essenziale lavorare anche sul carattere, sull'essere concreti e cercare di far proprie le partite quando, come accaduto a La Spezia ma anche a Reggio Emilia, si mettono in discesa.
«Dobbiamo fare del San Nicola il nostro fortino e finora è stato così. Bisogna remare tutti dalla stessa parte, tifosi, squadra e staff, per migliorare la situazione e centrare l'obiettivo».


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