Bari-Trastevere. <span>Foto ssc bari</span>
Bari-Trastevere. Foto ssc bari
Calcio

Gioco veloce e attacco sugli scudi, prende forma il nuovo Bari di Auteri

Con il Trastevere un buon test per verificare schemi, trame e condizione atletica. Ora si fa sul serio

Vittoria doveva essere, e vittoria è stata; e anche abbastanza agile. Pochi dubbi c'erano alla vigilia sulle possibilità del Bari di vincere la gara d'esordio stagionale, il primo turno di coppa Italia contro il Trastevere, onesta formazione di serie D; buoni segnali, però, arrivano dal modo in cui il Bari si è sbarazzato per 4-0 dei capitolini nella surreale atmosfera di un San Nicola deserto e battuto da pioggia e temporale in un fresco pomeriggio di settembre.

C'è poco da girarci intorno: l'obiettivo fondamentale, almeno nell'immediato, per il nuovo Bari di mister Gaetano Auteri è cancellare dalla memoria dei tifosi il ricordo di quella finale sciagurata contro la Reggiana, in cui i biancorossi allora di Vivarini fecero poco più che da comparsa nella passerella degli emiliani verso la B. E un primo, piccolo ma incoraggiante, passo i galletti l'hanno messo nella partita di ieri, anche se ogni discorso sarebbe destituito di fondamento se non si facesse adeguata tara al valore modesto dell'avversario. Il Trastevere è venuto al San Nicola con l'aria un po' scanzonata di chi da perdere ha meno di zero, destando curiosità fra i baresi più per la storia del tecnico Sergio Pirozzi (sindaco di Amatrice nei giorni drammatici del terremoto del 2016) che per i contenuti tecnici proposti in campo.

Ciò detto, però, alcune valutazioni embrionali sulla crescita della squadra si possono avanzare. Nel primo tempo, finito già 3-0, i biancorossi hanno fatto vedere un piccolo compendio del calcio di Auteri, uno che dà l'impressione (confermata anche dalle sue parole nel post gara) di non avere paura e di volersi andare a prendere le vittorie a modo suo, con idee e gioco a tutti i costi. Contro il Trastevere si sono visti fraseggi stretti, combinazioni veloci e grande intesa fra gli interpreti offensivi del 3-4-3 marchio di fabbrica del mister siciliano, nonché una condizione fisica generale discreta. A segno D'Ursi, Marras e Antenucci, tre che evidentemente parlano un linguaggio calcistico tutto loro, che una volta entrato definitivamente a regime potrebbe davvero diventare indecifrabile come un codice "Morse" per le difese avversarie. Nella ripresa si toglie la soddisfazione del primo goal anche l'esordiente Candellone, arrivato pochi giorni fa dopo la più classica telenovela di calciomercato. Attacco sugli scudi, ingranaggi offensivi che sembrano già funzionare: un aspetto importante, che scalda gli entusiasmi dei tifosi, il ché in questa fase della stagione non guasta mai. Si rivede anche Simeri (vicino al goal su punizione); da chiedere c'era veramente poco altro.

Fra i nuovi innesti va segnalata come positiva la prova di D'Orazio sulla sinistra: l'ex Cosenza è arrivato per raccogliere la pesante eredità di Pippo Costa, e ha bagnato il suo esordio con un cross "kepleriano" per il piattone destro di Antenucci in occasione del 3-0 parziale. Funziona la coppia con Corsinelli sulla sinistra, e se si pensa che nella faretra di Auteri ci sono altre ottime frecce come Ciofani (suo l'assist per Candellone) e Andreoni (ieri neanche in panchina), si può dire che il Bari sia perfettamente coperto sugli esterni, lì dove si sviluppa buona parte dello schema "auteriano".

A centrocampo benino Maita e Bianco, due che quando si tratta di correre, fare legna e inserirsi (in particolar modo il primo) non scendono mai sotto il sette, ma che peccano abbastanza spesso di amnesie in fase di impostazione. Un paio di palle perse in uscita da entrambi che contro avversari di lignaggio superiore a quello dei romani di solito costano molto caro. Ci sarà tempo per valutare De Risio (ieri squalificato), centrocampista che arriva dal Catanzaro con il curriculum del metodista che il Bari cerca da una vita, dopo aver salutato Almiron.

Giudizio sospeso sulla difesa: il buon Celiento si vede nel finale solo in fase d'attacco con un paio di conclusioni interessanti dalla distanza, Sabbione e Perrotta fanno poco più che atto di presenza al cospetto delle inconsistenti azioni offensive della formazione capitolina.

Insomma, piccoli segnali positivi che consentono di sbilanciarsi in direzione di un cauto ottimismo. Ma occhio al prossimo futuro: domenica c'è lo spigoloso (chiedere a Cornacchini) derby in casa della Virtus Francavilla per la prima di campionato, sempre che l'Aic non porti fino in fondo lo sciopero dei calciatori di C nel prossimo weekend per protestare contro la rivedibile norma delle rose a 22 calciatori in Lega Pro, elemento di perplessità soprattutto in epoca Covid. Sarà il primo, vero, test per il Bari di Auteri, che intanto stacca il biglietto per il viaggio a Ferrara di mercoledì 30 settembre, quando i galletti incroceranno le spade con la Spal per il secondo turno di coppa Italia. Una sfida probante, contro una compagine scesa dalla A alla B, che probabilmente ci dirà qualcosa in più sulla stoffa di questo nuovo Bari che sta nascendo.
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