Calcio
De Laurentiis: «Con lo sceicco finito tutto a luglio. Obiettivo playoff per vincere»
Torna a parlare il presidente del Bari dopo mesi di silenzio
Bari - mercoledì 20 novembre 2024
13.20
Conferenza stampa del presidente Luigi De Laurentiis dopo alcuni mesi. Ecco tutte le risposte alle domande dei giornalisti.
UN PRIMO BILANCIO
«Da tempo non parlavo. Ultima volta era stata a luglio. Sono passate 13 giornate e pensavo di poter finalmente parlare di prospettive future. Ho dichiarato con grande ambizione di puntare ai playoff. Il campionato di B sta diventando sempre più insostenibile economicamente. Ci sono fondi stranieri che hanno budget fuori portata. Situazione attuale? Sono contento del gruppo dopo anno passato, finalmente una bella quadra. Longo mi ha detto "abbiamo un gruppo di uomini" sin da agosto e non avevamo finito il mercato. La scelta più importante è quello delle risorse umane a disposizione e la prima qualità è essere gruppo unito. È stato costruito un vero gruppo. Sono meno contento quando per torti arbitrali abbiamo 4 punti di meno. Ci avrebbe messo in altra posizione non solo mentale».
TRATTATIVA CON SCEICCO
«Con lo sceicco è proprio tutto finito a luglio. Si è creata un soap opera dai giornali. Si è voluto speculare, peccato quando c'è una piazza che non ha un rapporto idilliaco con la proprietà. Lo sceicco ha il mio numero di cellulare personale. Da lì in poi non ho più ricevuto nulla. Quando poi vado a Salerno e vedo 5mila tifosi, per me è orgoglio. Nulla di concreto con lo sceicco, non c'è cartello vendesi fuori dallo stadio, ma è tutto sempre aperto a gente seria che voglia affacciarsi, non di certo a nomi esotici o americaneggianti senza un progetto serio. Ho la responsabilità di consegnare la squadra alla miglior proposta e sarà il testamento del mio lavoro svolto fino ad allora».
PARAGONE NAPOLI-BARI
«Paragonare Napoli a Bari è sbagliato. Napoli ha vinto scudetto dopo 20 anni di duro lavoro, grazie anche ad introiti della serie A. 20 anni di duro lavoro, sono due piattaforme diverse. Il Bari investe per la categoria, perdendo soldi ogni anno. Investiamo al massimo delle nostre capacità in B e perdiamo soldi. Ci sono squadre che investono tanto di più e sono dietro. Magari potessi andare a pareggio di bilancio. Tante squadre hanno vinto, vedi Frosinone, con prestiti, parola qui odiata. Noi ci siamo quasi riusciti il primo anno, poi lo scorso anno abbiamo avuto tante sfortune. Obiettivo playoff e mi auguro, se li centreremo, di portecela giocare con tutti. Giocare per vincerli».
L'ATTESA PER CAMBIO NORMATIVA MULTIPROPRIETÀ
«C'è una norma che potrebbe anche cambiare e nel rischio imprenditoriale c'è anche questo. Per questo motivo io dico che il Bari non è in vendita. Io sono andato all'incontro con sceicco, siamo interessati a potenziali compratori e qualora qualcuno venisse, potrei incontrarlo se qualcuno bussa alla porta, ma devono esserci proposte concrete. Ciò che stiamo cercando di fare a Bari è fare calcio in maniera sostenibile. Siamo una delle poche famiglie italiane rimaste nel calcio. Se qualcuno fosse interessato potrebbe anche affiancarci e poi prendersi la squadra in A. Può venire chiunque, ma chi la prende se io decido di essere suscettibile e vado via? Chi dice che il Bari è in autogestione, legga il bilancio. Se il Bari andasse in A, immediatamente verrebbe qualcuno e si prenderebbe il club. Siamo al terzo anno del nostro progetto. Anche dalla C alla B ci abbiamo messo 4 anni. Può essere che sia anno d'oro? Nel calcio le variabili sono molte. Siamo ripartiti con risorse nuove, vorrei ricordare che Longo e Magalini sono professionisti di livello. Lo scorso anno le plusvalenze di Cheddira e Caprile ci hanno permesso di sopravvivere lo scorso anno ad errori ed al cambio di quattro allenatori».
IL MERCATO PASSATO E FUTURO
«Difficoltà vera iniziare campionato a mercato in corso e si sta cercando di cambiare questa regola. Pian piano i calciatori hanno trovato la forma, reparto per reparto abbiamo lavorato per allestire il migliore undici. Se parlassi di mercato oggi, sarebbe prematuro. C'è chi sta lavorando al mercato da settembre cercando di capire chi è scontento. Dobbiamo trovare la quadra. Il mercato...avremmo potuto chiuderlo prima, ma evidentemente ci sono strategie e tempi da rispettare. Avevo proposto contratto con 6 zeri a Partipilo, ma hanno preferito darlo ad un'altra società a zero».
FRATTURA CON I TIFOSI
«Il danno grande nei rapporti con la tifoseria lo ha portato quel gol di Pavoletti. Credo sia stato quello il momento del collasso dei rapporti. Poi non vedere risultati arrivare dopo, abbia creato ulteriore frattura».
RISCATTI E TRATTATIVE PER CALCIATORI IN PRESTITO
«Su riscatto di calciatori, seguiamo passo dopo passo profili che abbiamo in rosa attualmente. È prematuro parlare di riscatti o di acquisti ma c'è questa idea. Vedremo in itinere».
UN PRIMO BILANCIO
«Da tempo non parlavo. Ultima volta era stata a luglio. Sono passate 13 giornate e pensavo di poter finalmente parlare di prospettive future. Ho dichiarato con grande ambizione di puntare ai playoff. Il campionato di B sta diventando sempre più insostenibile economicamente. Ci sono fondi stranieri che hanno budget fuori portata. Situazione attuale? Sono contento del gruppo dopo anno passato, finalmente una bella quadra. Longo mi ha detto "abbiamo un gruppo di uomini" sin da agosto e non avevamo finito il mercato. La scelta più importante è quello delle risorse umane a disposizione e la prima qualità è essere gruppo unito. È stato costruito un vero gruppo. Sono meno contento quando per torti arbitrali abbiamo 4 punti di meno. Ci avrebbe messo in altra posizione non solo mentale».
TRATTATIVA CON SCEICCO
«Con lo sceicco è proprio tutto finito a luglio. Si è creata un soap opera dai giornali. Si è voluto speculare, peccato quando c'è una piazza che non ha un rapporto idilliaco con la proprietà. Lo sceicco ha il mio numero di cellulare personale. Da lì in poi non ho più ricevuto nulla. Quando poi vado a Salerno e vedo 5mila tifosi, per me è orgoglio. Nulla di concreto con lo sceicco, non c'è cartello vendesi fuori dallo stadio, ma è tutto sempre aperto a gente seria che voglia affacciarsi, non di certo a nomi esotici o americaneggianti senza un progetto serio. Ho la responsabilità di consegnare la squadra alla miglior proposta e sarà il testamento del mio lavoro svolto fino ad allora».
PARAGONE NAPOLI-BARI
«Paragonare Napoli a Bari è sbagliato. Napoli ha vinto scudetto dopo 20 anni di duro lavoro, grazie anche ad introiti della serie A. 20 anni di duro lavoro, sono due piattaforme diverse. Il Bari investe per la categoria, perdendo soldi ogni anno. Investiamo al massimo delle nostre capacità in B e perdiamo soldi. Ci sono squadre che investono tanto di più e sono dietro. Magari potessi andare a pareggio di bilancio. Tante squadre hanno vinto, vedi Frosinone, con prestiti, parola qui odiata. Noi ci siamo quasi riusciti il primo anno, poi lo scorso anno abbiamo avuto tante sfortune. Obiettivo playoff e mi auguro, se li centreremo, di portecela giocare con tutti. Giocare per vincerli».
L'ATTESA PER CAMBIO NORMATIVA MULTIPROPRIETÀ
«C'è una norma che potrebbe anche cambiare e nel rischio imprenditoriale c'è anche questo. Per questo motivo io dico che il Bari non è in vendita. Io sono andato all'incontro con sceicco, siamo interessati a potenziali compratori e qualora qualcuno venisse, potrei incontrarlo se qualcuno bussa alla porta, ma devono esserci proposte concrete. Ciò che stiamo cercando di fare a Bari è fare calcio in maniera sostenibile. Siamo una delle poche famiglie italiane rimaste nel calcio. Se qualcuno fosse interessato potrebbe anche affiancarci e poi prendersi la squadra in A. Può venire chiunque, ma chi la prende se io decido di essere suscettibile e vado via? Chi dice che il Bari è in autogestione, legga il bilancio. Se il Bari andasse in A, immediatamente verrebbe qualcuno e si prenderebbe il club. Siamo al terzo anno del nostro progetto. Anche dalla C alla B ci abbiamo messo 4 anni. Può essere che sia anno d'oro? Nel calcio le variabili sono molte. Siamo ripartiti con risorse nuove, vorrei ricordare che Longo e Magalini sono professionisti di livello. Lo scorso anno le plusvalenze di Cheddira e Caprile ci hanno permesso di sopravvivere lo scorso anno ad errori ed al cambio di quattro allenatori».
IL MERCATO PASSATO E FUTURO
«Difficoltà vera iniziare campionato a mercato in corso e si sta cercando di cambiare questa regola. Pian piano i calciatori hanno trovato la forma, reparto per reparto abbiamo lavorato per allestire il migliore undici. Se parlassi di mercato oggi, sarebbe prematuro. C'è chi sta lavorando al mercato da settembre cercando di capire chi è scontento. Dobbiamo trovare la quadra. Il mercato...avremmo potuto chiuderlo prima, ma evidentemente ci sono strategie e tempi da rispettare. Avevo proposto contratto con 6 zeri a Partipilo, ma hanno preferito darlo ad un'altra società a zero».
FRATTURA CON I TIFOSI
«Il danno grande nei rapporti con la tifoseria lo ha portato quel gol di Pavoletti. Credo sia stato quello il momento del collasso dei rapporti. Poi non vedere risultati arrivare dopo, abbia creato ulteriore frattura».
RISCATTI E TRATTATIVE PER CALCIATORI IN PRESTITO
«Su riscatto di calciatori, seguiamo passo dopo passo profili che abbiamo in rosa attualmente. È prematuro parlare di riscatti o di acquisti ma c'è questa idea. Vedremo in itinere».