Conferenza stampa: le parole di Vivarini, Magalini e Di Cesare

Prestazioni al limite dell'indecenza, le scuse, i momenti di tensione con i tifosi. C'è tutto nella conferenza stampa congiunta tenuta dai direttori sportivi del Bari, Giuseppe Magalini e Valerio di Cesare, e dal neo-tecnico Vincenzo Vivarini. Questa la sintesi dei loro interventi.

VIVARINI

ENTUSIASMO NECESSARIO
«Vorrei portare tanto entusiasmo perchè qui è importante fare bene. Sono cosciente delle difficoltà che ci sono e quindi ora ci si tuffa nel lavoro per uscire da questa situazione. Abbiamo pochissimo tempo per lavorare ed abbiamo partite in successione. Dobbiamo quindi trovare in fretta soluzioni. Spero nel più breve tempo possibile di risolvere criticità che abbiamo messo in evidenza».

IL NON POSSESSO
«Abbiamo lavorato con attenzione nella fase di non possesso e poi abbiamo fatto conoscenza. In questi due giorni abbiamo invece lavorato sui primi 40 minuti di Empoli. In quella fase abbiamo tenuto le consegne mantenendo la logica».

ASPETTO MENTALE: LA CURA
«Nel momento in cui la squadra stacca la spina, succede ciò che è poi realmente accaduto. I primi 40 minuti non hanno fatto un tiro in porta loro. Ecco, io vorrei portare quel fuoco dell'entusiasmo che si è spento. Quelle situazioni di Empoli non hanno nessun senso nè di squadra nè individuale. Poi ognuno ha giocato per i cavoli suoi».

CONTINUITÀ DI PRESTAZIONE
«I tre punti si ottengono con le prestazioni, ho detto ai ragazzi che non bisogna fare solo 40 minuti bene, ma 100 minuti. Va anche detto che a Bari in tanti erano soddisfatti del mercato fatto e secondo me la squadra ha tutte le potenzialità tecniche per uscirne».

BARI PIAZZA CHE DEVE VINCERE
«Io non sono rimasto a Bari per questo motivo, non c'era un progetto per ripartire. Vi devo però chiedere di mettere da parte aspetti negativi. Io per vincere ho bisogno dell'aiuto di tutti e credo i tifosi mi capiscano: al di là del mercato, qua bisogna vincere le partite prima della fine dello stesso. Bari ti dà responsabilità, piazza bellissima, ma ora dobbiamo convogliare le forze in un'unica direzione, lavorando per venir fuori. Sul mercato poi vediamo, sapete cosa penso dell'obiettivo che deve avere il Bari».

DARE CERTEZZE ALLA SQUADRA
«Mi sono già fatto un'idea di quale sia il problema mentale per cui la squadra stacca la spina. Sono in realtà più situazioni che creano il problema. Quando andiamo sotto la squadra, pur esperta, si sfalda perchè non sa più cosa fare. Devo farli lavorare e dare loro certezze nelle difficoltà, questo ho capito che manca. Noi andremp ad esempio ad affrontare una squadra, pa Juve Stabia, che sa sempre cosa fare in ogni situazione. Noi dobbiamo arrivare a quello col lavoro, ma ho già idea di cosa manchi in quei frangenti. Ci vogliono certezze nel gioco e nei movimenti ed entusiasmo».

MAGALINI

SALUTI A CASERTA
«Vorremmo fare un saluto a mister Fabio Caserta ed al suo staff per la loro professionalità che non hanno avuto fortuna».

LE QUALITÀ DI VIVARINI
«Pensiamo Vivarini possa darci una mano sul gioco. Appena pensato di cambiare, abbiamo pensato a lui per tipo e qualità della rosa che abbiamo. Siamo consci di dover rischiare qualcosa».

LE SCUSE ED IL LITIGIO IN AEREO
«Chiedere scusa ci sta. Un giornalista però deve fare una domanda, non una considerazione. Lite in aereo? Si è ingigantito troppo l'accaduto, abbiamo parlato con chi di dovere».

RAPPORTO DON LDL
«Col presidente ci sentiamo tutti i giorni ed ora analizzeremo ciò che andrà fatto a gennaio».

I MERCATI PASSATI E FUTURI
«Lo scorso anno abbiamo fatto un mercato che ci ha portato ad essere nei playoff tutto l'anno. Poi siamo arrivati noni alla fine. Quest'anno a settembre i vostri commenti erano altri sul mercato, ma è innegabile che ad oggi la situazione è molto negativa. Siamo convinti che abbiamo i giocatpri per cambiare questa situazione. Certo, se guardiamo la classifica è tutto sbagliato».

RINNOVO DORVAL E RAPPORTO CON LONGO
«Ci siamo visti con agenti Dorval, ci sono tempi lunghi. Se fosse tornato Longo, certamente non ce ne saremmo andati perchè non lo abbiamo esonerato noi ma la proprietà».

DI CESARE

RISPOSTE DALLA SQUADRA
«Confronto quotidiano con la squadra e solo così possiamo uscire dalla situazione».

PAROLE FORTI DOPO EMPOLI
«Avrò sbagliato ad usare una parolaccia, ma non ce l'avevo col giornalista, tentavo di esprimere un concetto con forza. Sono anni che sto qua e ne abbiamo passate tante per questo sono arrabbiato».

I RISCHI DEL RUOLO
«Posso garantire massimo impegno, non pensate io possa star bene per la situazione, mi sento tanto responsabile. La paura di perdere credibilità conquistata da calciatore è tanta, ma l'ho messa in conto quando ho scelto questo ruolo ».