Calcio
Catanzaro-Bari 2-0, Iachini: «La migliore delle mie quattro partite»
Il mister: «Meritavamo noi, ma la strada è tracciata». Lulic: «Stanotte non dormirò»
Bari - martedì 27 febbraio 2024
23.31
Secondo ko in trasferta per il Bari di mister Beppe Iachini, che perde 2-0 sul terreno del Catanzaro.
Commento amaro per il tecnico biancorosso, che però cerca di cogliere gli aspetti positivi: «Oggi mai in difficoltà, siamo partiti subito forte e potevamo passare in vantaggio - dice il tecnico. Alla prima punizione, dalla distanza, c'è stato il goal. La squadra ha reagito, ha giocato a calcio; i ragazzi sono stati aggressivi, abbiamo accorciato e siamo stati propositivi. Abbiamo avuto sei o sette situazioni da sfruttare e non ci siamo riusciti. Nel finale c'è stata questa scivolata tra difensore e portiere che ha determinato il raddoppio; ci deve essere la determinazione di calciare via la palla, però la squadra è stata sempre in pressione e non posso dire nulla. Non c'entra nulla con la partita contro il Sudtirol; grande dispiacere, la squadra non meritava e questa è la più bella delle mie quattro partite. Meritavamo il risultato, c'è rammarico per non averla sbloccata; abbiamo creato i presupposti per far male, abbiamo dominato contro il Catanzaro a cui non abbiamo concesso le loro tipiche giocate. Non rimprovero nulla ai ragazzi, sono dispiaciuto per i nostri tifosi perché oggi la squadra oggi ha giocato a calcio».
Ancora il tecnico: «Nel calcio conta l'interpretazione dei moduli. La fase propositiva è quella, sui cross trovavamo sempre quattro o cinque giocatori. Per far goal dobbiamo fare così, ma non è detto che il 4-3-1-2 sia sempre un modulo così propositivo. Questo è un modulo che ci può creare soddisfazione, oggi hanno calciato i difensori, Pucino, Ricci, le mezze ali; alziamo un po' la percentuale realizzativa portando più uomini al tiro, dobbiamo fare goal con gli esterni e le mezze ali, oltre che con i nostri attaccanti. Dobbiamo continuare a lavorare, non possiamo cambiare il mondo con poco. Oggi meritava il Bari, il risultato è bugiardo; questa è la strada da percorrere, porterà anche i nostri attaccanti a fare goal. Oggi un calcio aggressivo, dobbiamo andare avanti e non indietro. La squadra oggi ha lavorato bene, il risultato non è giusto».
Iachini conclude: «Abbiamo preparato questa partita in due giorni, ma anche nel primo tempo l'atteggiamento è stato giusto. Loro si conoscono, noi a volte abbiamo fatto pressione molto bene, altre volte dovevamo fare meglio; abbiamo preso il dominio contro una squadra che ama dominare. Con questo spirito, i punti arriveranno. Il modulo nuovo? Oltre Nasti, non ci sono attaccanti in grande condizione e da loro voglio che aggrediscano con mentalità, spirito e atteggiamento. Dobbiamo continuare a lavorarci, contano l'atteggiamento e come interpreti la situazione. Oggi volevo giocare con due mezzali molto alte, gli esterni e i difensori che partecipano alla manovra offensiva. Strada facendo mi auguro che arrivino anche i goal che oggi i ragazzi meritavano. Lulic? Una buona gara, per un ragazzo che dopo un anno rientra da un crociato. Ha fatto quello che gli avevo chiesto, non a caso è arrivato anche alla conclusione. Non potevo chiedigli di più, ma quello che ha fatto lo ha fatto bene. Classifica? Vediamo una partita per volta, cerchiamo di correggere gli errori e gli aspetti da migliorare. Bisogna lavorare su video e al campo, questa è la strada da percorrere, al di là dei moduli. Oggi meritavamo di fare goal, di passare in vantaggio e di pareggiare. Non ci siamo riusciti, ma la strada è tracciata».
Dolce-amaro anche il commento di Karlo Lulic, alla prima da titolare in biancorosso e protagonista di un'occasione fallita al 2' di gioco: «Difficile che dorma stanotte, in quell'occasione a inizio partita dovevo fare goal. Sarebbe stata un'altra storia. Abbiamo fatto almeno trenta tiri, non ne è entrata una; giornata sfortunata, è andata così. In queste due partite non abbiamo perso alla stessa maniera, oggi era una Bari diverso. Abbiamo fatto tanti tiri, ma non è entrata e abbiamo perso. Capiremo la situazione, siamo i primi a essere delusi; i tifosi non sono contenti di noi, ma si deve guardare avanti e tutti insieme dobbiamo vincere domenica contro lo Spezia. Modulo? Abbiamo cercato riferimenti lì davanti, il Catanzaro ha fatto fatica ma è finita 2-0; è andata così. Non ci si deve mai guardare dietro, sempre avanti. Oggi tutti hanno dato tutto, continuiamo così e sono sicuro che con questo gioco il risultato arriverà».
Complimenti al Bari arrivano anche da mister Vincenzo Vivarini, tecnico del Catanzaro ed ex della partita: «C'è l'incognita della categoria, che al primo anno è sempre grande. Speravamo di essere competitivi, abbiamo mantenuto il progetto tecnico e sul mercato abbiamo scelto giocatori proprio per questo progetto. I risultati arrivano se si lavora con serietà. Bisogna essere onesti, oggi il Bari ha fatto una gran partita. Sono venuti a prenderci, con rabbia e determinazione, uomo su uomo. Ci hanno messo in difficoltà, alla squadra avevo chiesto sacrificio ma non credevo di difendermi per tutto questo tempo. Siamo una squarcerà che impone sempre il proprio gioco in fase offensiva, ma il Bari ci ha costretto sulla difensiva. C'è stata l'ultima mezzora del primo tempo in cui abbiamo fatto vedere le nostre qualità, ma il Bari è la squadra che in casa ci ha messo più in difficoltà. Quando si lavora due anni, i giocatori fanno le cose anche inconsciamente. Il secondo goal è il segno del lavoro fatto, una giocata del genere ti appaga».
Commento amaro per il tecnico biancorosso, che però cerca di cogliere gli aspetti positivi: «Oggi mai in difficoltà, siamo partiti subito forte e potevamo passare in vantaggio - dice il tecnico. Alla prima punizione, dalla distanza, c'è stato il goal. La squadra ha reagito, ha giocato a calcio; i ragazzi sono stati aggressivi, abbiamo accorciato e siamo stati propositivi. Abbiamo avuto sei o sette situazioni da sfruttare e non ci siamo riusciti. Nel finale c'è stata questa scivolata tra difensore e portiere che ha determinato il raddoppio; ci deve essere la determinazione di calciare via la palla, però la squadra è stata sempre in pressione e non posso dire nulla. Non c'entra nulla con la partita contro il Sudtirol; grande dispiacere, la squadra non meritava e questa è la più bella delle mie quattro partite. Meritavamo il risultato, c'è rammarico per non averla sbloccata; abbiamo creato i presupposti per far male, abbiamo dominato contro il Catanzaro a cui non abbiamo concesso le loro tipiche giocate. Non rimprovero nulla ai ragazzi, sono dispiaciuto per i nostri tifosi perché oggi la squadra oggi ha giocato a calcio».
Ancora il tecnico: «Nel calcio conta l'interpretazione dei moduli. La fase propositiva è quella, sui cross trovavamo sempre quattro o cinque giocatori. Per far goal dobbiamo fare così, ma non è detto che il 4-3-1-2 sia sempre un modulo così propositivo. Questo è un modulo che ci può creare soddisfazione, oggi hanno calciato i difensori, Pucino, Ricci, le mezze ali; alziamo un po' la percentuale realizzativa portando più uomini al tiro, dobbiamo fare goal con gli esterni e le mezze ali, oltre che con i nostri attaccanti. Dobbiamo continuare a lavorare, non possiamo cambiare il mondo con poco. Oggi meritava il Bari, il risultato è bugiardo; questa è la strada da percorrere, porterà anche i nostri attaccanti a fare goal. Oggi un calcio aggressivo, dobbiamo andare avanti e non indietro. La squadra oggi ha lavorato bene, il risultato non è giusto».
Iachini conclude: «Abbiamo preparato questa partita in due giorni, ma anche nel primo tempo l'atteggiamento è stato giusto. Loro si conoscono, noi a volte abbiamo fatto pressione molto bene, altre volte dovevamo fare meglio; abbiamo preso il dominio contro una squadra che ama dominare. Con questo spirito, i punti arriveranno. Il modulo nuovo? Oltre Nasti, non ci sono attaccanti in grande condizione e da loro voglio che aggrediscano con mentalità, spirito e atteggiamento. Dobbiamo continuare a lavorarci, contano l'atteggiamento e come interpreti la situazione. Oggi volevo giocare con due mezzali molto alte, gli esterni e i difensori che partecipano alla manovra offensiva. Strada facendo mi auguro che arrivino anche i goal che oggi i ragazzi meritavano. Lulic? Una buona gara, per un ragazzo che dopo un anno rientra da un crociato. Ha fatto quello che gli avevo chiesto, non a caso è arrivato anche alla conclusione. Non potevo chiedigli di più, ma quello che ha fatto lo ha fatto bene. Classifica? Vediamo una partita per volta, cerchiamo di correggere gli errori e gli aspetti da migliorare. Bisogna lavorare su video e al campo, questa è la strada da percorrere, al di là dei moduli. Oggi meritavamo di fare goal, di passare in vantaggio e di pareggiare. Non ci siamo riusciti, ma la strada è tracciata».
Dolce-amaro anche il commento di Karlo Lulic, alla prima da titolare in biancorosso e protagonista di un'occasione fallita al 2' di gioco: «Difficile che dorma stanotte, in quell'occasione a inizio partita dovevo fare goal. Sarebbe stata un'altra storia. Abbiamo fatto almeno trenta tiri, non ne è entrata una; giornata sfortunata, è andata così. In queste due partite non abbiamo perso alla stessa maniera, oggi era una Bari diverso. Abbiamo fatto tanti tiri, ma non è entrata e abbiamo perso. Capiremo la situazione, siamo i primi a essere delusi; i tifosi non sono contenti di noi, ma si deve guardare avanti e tutti insieme dobbiamo vincere domenica contro lo Spezia. Modulo? Abbiamo cercato riferimenti lì davanti, il Catanzaro ha fatto fatica ma è finita 2-0; è andata così. Non ci si deve mai guardare dietro, sempre avanti. Oggi tutti hanno dato tutto, continuiamo così e sono sicuro che con questo gioco il risultato arriverà».
Complimenti al Bari arrivano anche da mister Vincenzo Vivarini, tecnico del Catanzaro ed ex della partita: «C'è l'incognita della categoria, che al primo anno è sempre grande. Speravamo di essere competitivi, abbiamo mantenuto il progetto tecnico e sul mercato abbiamo scelto giocatori proprio per questo progetto. I risultati arrivano se si lavora con serietà. Bisogna essere onesti, oggi il Bari ha fatto una gran partita. Sono venuti a prenderci, con rabbia e determinazione, uomo su uomo. Ci hanno messo in difficoltà, alla squadra avevo chiesto sacrificio ma non credevo di difendermi per tutto questo tempo. Siamo una squarcerà che impone sempre il proprio gioco in fase offensiva, ma il Bari ci ha costretto sulla difensiva. C'è stata l'ultima mezzora del primo tempo in cui abbiamo fatto vedere le nostre qualità, ma il Bari è la squadra che in casa ci ha messo più in difficoltà. Quando si lavora due anni, i giocatori fanno le cose anche inconsciamente. Il secondo goal è il segno del lavoro fatto, una giocata del genere ti appaga».