Politica
Waterfront San Girolamo, Galasso replica all'opposizione: «Cantiere va avanti nonostante difficoltà»
L'assessore ai Lavori Pubblici fa il punto: «Troppo facile speculare. I cittadini hanno scelto anche dimensione dei ciottoli»
Bari - venerdì 23 marzo 2018
17.56
Il Waterfront di San Girolamo al centro del dibattito politico cittadino. Stamattina si erano recati sul cantiere del nuovo lungomare i consiglieri di centrodestra, che nell'occasione avevano lanciato pesanti accuse sull'andamento dei lavori, a loro dire fermi da mesi.
Non si è fatta attendere la replica da parte dell'amministrazione comunale, rappresentata dall'assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Galasso, che fa il punto della situazione Waterfront per sgombrare il campo da dubbi e polemiche. «Questa mattina - dice Galasso - i rappresentanti del centro-destra hanno visitato un'opera pubblica in corso che noi conosciamo molto bene, visto che il monitoraggio sul cantiere è costante, talvolta anche settimanale, da quando abbiamo cominciato, e il confronto con i residenti continuo. Un'opera che stiamo realizzando dopo circa 30 anni di attesa. Un'opera complessa, che ha già cambiato in meglio il volto di quella zona della città, benché non sia ancora completa in tutte le sue parti».
Secondo l'assessore, quindi, si sarebbe trattato semplicemente di un tentativo di strumentalizzazione politica di una situazione che, invece, procede seppur tra tutte le difficoltà legate alla realizzazione di una grande opera pubblica. «È troppo facile speculare sui ritardi di grandi opere pubbliche, peraltro particolarmente complesse come in questo caso, in cui sono previste sia lavorazioni marittime (scogliere, ripascimenti) sia riqualificazioni stradali e manufatti edilizi: chiunque abbia amministrato una grande città conosce perfettamente i rischi e le lungaggini burocratiche che inevitabilmente accompagnano questo tipo di realizzazioni. Ma il compito di un amministratore pubblico - prosegue l'assessore - è portare avanti i cantieri, superando tutte le insidie che la fase realizzativa riserva, evitando interruzioni prolungate o ancor peggio rescissioni contrattuali, eccetto nei casi in cui si configurino situazioni gravi o illegittime. Noi dobbiamo seguire il corretto svolgimento dei lavori, modificare in corso d'opera dove c'è da correggere e ascoltare i cittadini che quel cantiere lo vivono quotidianamente, indipendentemente dalle contingenze elettorali di turno».
Al centro delle accuse mosse all'amministrazione Decaro dal centrodestra cittadino c'era il mancato ascolto della popolazione residente nel quartiere che, secondo l'opposizione, non avrebbe avuto voce in capitolo nella realizzazione dell'opera e, anzi, avrebbe passivamente subito i lavori con la conseguente chiusura di negozi e attività commerciali affacciate sul lungomare. Ancora Galasso dice la sua: «Per il restyling in corso, proprio alle richieste dei residenti abbiamo dato risposte concrete con una serie di interventi non previsti nel progetto originale, con l'obiettivo di raccogliere le segnalazioni e i suggerimenti dei residenti: è il caso degli interventi sulla viabilità che hanno interessato via Puccini - distrutta e resa impraticabile dalle radici dei pini ed oggi tornata alla normalità - e via Romito - inaccessibile agli autobus a causa di alcuni muretti in cemento, prontamente demoliti, con creazione di una fermata bus proprio nel centro di Fesca -, della creazione di 40 nuovi posti auto resa possibile dalla realizzazione di una nuova strada a senso unico davanti al complesso "Equatore" al servizio proprio delle attività commerciali della zona - non prevista nel progetto waterfront originario e inserita a seguito di una variante - della riqualificazione di piazzetta Perosi -arricchita di circa 40 posti auto con una modifica del progetto e dove saranno installati gazebo, sedie e tavoli già smontati dal giardino Triggiani, come richiesto dagli anziani del quartiere - e della riqualificazione di via San Girolamo che realizzeremo invece nell'abito degli interventi dell'ARCA sul complesso degli alloggi popolari».
«I residenti - precisa Galasso assestando altre stoccate ai detrattori dell'amministrazione attuale - hanno scelto persino la tipologia dei ciottoli che andranno a comporre due delle spiagge pubbliche previste. Forse a qualcuno sfugge la complessità di un intervento di riqualificazione integrato che riguarda tanto la linea di costa quanto il retro costa con gli alloggi popolari di ARCA Puglia, e che per ciò stesso determina interferenze e criticità che abbiamo affrontato via via, senza per questo interrompere i lavori», come invece sostenevano i consiglieri di centro-destra e il senatore Cassano.
La questione, per Galasso, si traduce in una battaglia pre elettorale iniziata con largo anticipo sulla scadenza del mandato in corso. Ancora Galasso: «Solo per rinverdire la memoria dei distratti e di chi è invece in malafade, o più banalmente cerca visibilità per una campagna elettorale iniziata con molto anticipo, il progetto andato in gara riguardava tutto il waterfront ad eccezione del tratto prospiciente le case popolari, che avrebbe dovuto essere di competenza di Arca Puglia e che invece ha subito un fortissimo rallentamento correlato ai ben noti fatti di cronaca. Per questo abbiamo scelto di inserire anche quel tratto nel nostro progetto, così da avere un intervento unico e continuativo e dare ai residenti una soluzione certa. Il cantiere, ad ogni modo, non si ferma: in questi giorni il maltempo ha impedito le regolari lavorazioni, come avviene in tutti i cantieri all'aperto, ma le lavorazioni andranno avanti, come ogni giorno, indipendentemente dalle campagne elettorali».
Come sottolinea l'assessore in conclusione della sua nota chiarificatrice, non è intenzione della giunta Decaro «Negare i ritardi», dicendosi però pronto a «Rispondere ai cittadini, ma non a chi intende speculare su un'opera che sta prendendo finalmente forma dopo trent'anni di proclami. Ricordo che lo stesso tentativo di gettare strumentalmente discredito sul nostro lavoro è stato fatto sul ponte dell'asse nord sud e sui lavori per la riqualificazione di via Sparano, con il risultato che il primo è ormai uno dei principali assi di scorrimento del traffico cittadino, e la seconda è interessata da un cantiere che procede secondo il cronoprogramma fissato».
Non si è fatta attendere la replica da parte dell'amministrazione comunale, rappresentata dall'assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Galasso, che fa il punto della situazione Waterfront per sgombrare il campo da dubbi e polemiche. «Questa mattina - dice Galasso - i rappresentanti del centro-destra hanno visitato un'opera pubblica in corso che noi conosciamo molto bene, visto che il monitoraggio sul cantiere è costante, talvolta anche settimanale, da quando abbiamo cominciato, e il confronto con i residenti continuo. Un'opera che stiamo realizzando dopo circa 30 anni di attesa. Un'opera complessa, che ha già cambiato in meglio il volto di quella zona della città, benché non sia ancora completa in tutte le sue parti».
Secondo l'assessore, quindi, si sarebbe trattato semplicemente di un tentativo di strumentalizzazione politica di una situazione che, invece, procede seppur tra tutte le difficoltà legate alla realizzazione di una grande opera pubblica. «È troppo facile speculare sui ritardi di grandi opere pubbliche, peraltro particolarmente complesse come in questo caso, in cui sono previste sia lavorazioni marittime (scogliere, ripascimenti) sia riqualificazioni stradali e manufatti edilizi: chiunque abbia amministrato una grande città conosce perfettamente i rischi e le lungaggini burocratiche che inevitabilmente accompagnano questo tipo di realizzazioni. Ma il compito di un amministratore pubblico - prosegue l'assessore - è portare avanti i cantieri, superando tutte le insidie che la fase realizzativa riserva, evitando interruzioni prolungate o ancor peggio rescissioni contrattuali, eccetto nei casi in cui si configurino situazioni gravi o illegittime. Noi dobbiamo seguire il corretto svolgimento dei lavori, modificare in corso d'opera dove c'è da correggere e ascoltare i cittadini che quel cantiere lo vivono quotidianamente, indipendentemente dalle contingenze elettorali di turno».
Al centro delle accuse mosse all'amministrazione Decaro dal centrodestra cittadino c'era il mancato ascolto della popolazione residente nel quartiere che, secondo l'opposizione, non avrebbe avuto voce in capitolo nella realizzazione dell'opera e, anzi, avrebbe passivamente subito i lavori con la conseguente chiusura di negozi e attività commerciali affacciate sul lungomare. Ancora Galasso dice la sua: «Per il restyling in corso, proprio alle richieste dei residenti abbiamo dato risposte concrete con una serie di interventi non previsti nel progetto originale, con l'obiettivo di raccogliere le segnalazioni e i suggerimenti dei residenti: è il caso degli interventi sulla viabilità che hanno interessato via Puccini - distrutta e resa impraticabile dalle radici dei pini ed oggi tornata alla normalità - e via Romito - inaccessibile agli autobus a causa di alcuni muretti in cemento, prontamente demoliti, con creazione di una fermata bus proprio nel centro di Fesca -, della creazione di 40 nuovi posti auto resa possibile dalla realizzazione di una nuova strada a senso unico davanti al complesso "Equatore" al servizio proprio delle attività commerciali della zona - non prevista nel progetto waterfront originario e inserita a seguito di una variante - della riqualificazione di piazzetta Perosi -arricchita di circa 40 posti auto con una modifica del progetto e dove saranno installati gazebo, sedie e tavoli già smontati dal giardino Triggiani, come richiesto dagli anziani del quartiere - e della riqualificazione di via San Girolamo che realizzeremo invece nell'abito degli interventi dell'ARCA sul complesso degli alloggi popolari».
«I residenti - precisa Galasso assestando altre stoccate ai detrattori dell'amministrazione attuale - hanno scelto persino la tipologia dei ciottoli che andranno a comporre due delle spiagge pubbliche previste. Forse a qualcuno sfugge la complessità di un intervento di riqualificazione integrato che riguarda tanto la linea di costa quanto il retro costa con gli alloggi popolari di ARCA Puglia, e che per ciò stesso determina interferenze e criticità che abbiamo affrontato via via, senza per questo interrompere i lavori», come invece sostenevano i consiglieri di centro-destra e il senatore Cassano.
La questione, per Galasso, si traduce in una battaglia pre elettorale iniziata con largo anticipo sulla scadenza del mandato in corso. Ancora Galasso: «Solo per rinverdire la memoria dei distratti e di chi è invece in malafade, o più banalmente cerca visibilità per una campagna elettorale iniziata con molto anticipo, il progetto andato in gara riguardava tutto il waterfront ad eccezione del tratto prospiciente le case popolari, che avrebbe dovuto essere di competenza di Arca Puglia e che invece ha subito un fortissimo rallentamento correlato ai ben noti fatti di cronaca. Per questo abbiamo scelto di inserire anche quel tratto nel nostro progetto, così da avere un intervento unico e continuativo e dare ai residenti una soluzione certa. Il cantiere, ad ogni modo, non si ferma: in questi giorni il maltempo ha impedito le regolari lavorazioni, come avviene in tutti i cantieri all'aperto, ma le lavorazioni andranno avanti, come ogni giorno, indipendentemente dalle campagne elettorali».
Come sottolinea l'assessore in conclusione della sua nota chiarificatrice, non è intenzione della giunta Decaro «Negare i ritardi», dicendosi però pronto a «Rispondere ai cittadini, ma non a chi intende speculare su un'opera che sta prendendo finalmente forma dopo trent'anni di proclami. Ricordo che lo stesso tentativo di gettare strumentalmente discredito sul nostro lavoro è stato fatto sul ponte dell'asse nord sud e sui lavori per la riqualificazione di via Sparano, con il risultato che il primo è ormai uno dei principali assi di scorrimento del traffico cittadino, e la seconda è interessata da un cantiere che procede secondo il cronoprogramma fissato».