Il nuovo centro trasfusionale
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Tre piani, sensori di presenza e luci a led, ecco il nuovo Centro Trasfusionale a Bari

Inaugurato questa mattina il reparto, Migliore: «Un altro tassello del nuovo Policlinico che si completerà presto con il terzo padiglione»

Tre piani per oltre 2 mila metri quadri. Con sensori di presenza, luci a led, impianti ad alta efficienza energetica. È stato inaugurato oggi il nuovo reparto di Medicina trasfusionale all'interno del padiglione Asclepios 2 alla presenza del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e del direttore generale del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore.

Il primo piano, 1.180 metri quadri, è dedicato agli accessi esterni e gli ambienti sono stati suddivisi in due aree: quella per i donatori e quella per i pazienti. Nello spazio riservato ai donatori, circa 7.500 accessi l'anno, oltre a un'ampia sala di attesa con zone privacy per la compilazione dei questionari, ci sono una stanza dedicata alle associazioni dei donatori e un punto ristoro attrezzato dove vengono offerti caffè, the, succo di frutta, fette biscottate e merendine a coloro che hanno donato il sangue. L'ambulatorio per la donazione è dotato di 10 postazioni con poltroncine rosse. L'attività nel primo semestre del 2020, nonostante l'emergenza Covid19, non ha subito stop: le donazioni complessive sono cresciute del 4,9%.

All'area clinica riservata ai pazienti esterni o ricoverati in ospedale si accede da un ingresso distinto rispetto ai donatori. Il percorso è strutturato in modo da consentire la sosta in sala d'attesa ed essere successivamente visitati dal medico nella stanza visita prima di essere sottoposti a terapia infusionale (trasfusionale) o a procedure terapeutiche specifiche che possono includere aferesi terapeutica, fotoferesi o raccolta di cellule staminali periferiche. Al primo piano sono presenti inoltre studi medici, spogliatoi per il personale, direzione, stanza del coordinatore e locali di servizio.

Al secondo piano, 870 metri quadri, è situata l'emoteca per la distribuzione degli emocomponenti (emazie, plasma, piastrine), i laboratori per le indagini di immunoematologia, per la lavorazione degli emocomponenti, un'area tecnica con i congelatori a -40°/-80°C gradi per la conservazione degli emocomponenti. Un montacarichi trasferisce le sacche e i campioni dall'area prelievi e donazioni ai laboratori e viceversa.

Al piano terra infine è situata la criobanca per la manipolazione cellulare e il congelamento delle cellule staminali. Gli ambienti sono dotati di un impianto di immissione/estrazione di emergenza che garantisce 25 ricambi d'aria all'ora in caso di allarme per condizione di sotto-ossigenazione.

«Oggi mettiamo a disposizione dell'intera regione il Centro Trasfusionale con un patrimonio tecnologico e di legami umani - dichiara il presidente Michele Emiliano - un posto come questo non cammina solo sulla base di tecnologie ma ha come fondamento la capacità che abbiamo di creare nel tempo un'alleanza tra società civile, sanità e organizzazione tra le varie Aziende ospedaliere. Tra qualche giorno, il 12 luglio, ricorderemo un fatto tragico. Mi riferisco all'incidente ferroviario in cui persero la vita decine di persone nei pressi di Andria. Ma è anche il giorno in cui, grazie a un appello che lanciai a tutti i pugliesi, c'è stata la più grande donazione di sangue che la storia ricordi. E questo mi è rimasto impresso. Ancora una volta si conferma che la nostra società non è fatta di singoli settori sconnessi dal resto, ma è fatta di solidarietà intelligente, che alle volte soffre nell'attesa che un reparto sia ristrutturato. Ci sono tanti reparti da rimettere a nuovo, ma nessuno al mondo è in grado di fare tutto, tutto insieme».

«L'apertura del plesso di Medicina trasfusionale, ad un anno dalla realizzazione del pronto soccorso, è un altro tassello del nuovo Policlinico, centrato sul complesso Asclepios che si completerà presto con il terzo padiglione dedicato alle specialità chirurgiche cardiologica, toracica e vascolare. Stiamo costruendo un polo sanitario ad alte tecnologia e specializzazione e, nonostante l'emergenza Covid19, abbiamo dato un'accelerazione all'attività dei cantieri in corso – dichiara il direttore generale del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore – Oggi mettiamo a disposizione del servizio sanitario un'altra struttura moderna, funzionale e avanzata per rispondere alle esigenze di pazienti e operatori».

I numeri dell'unità operativa di Medicina Trasfusionale


Nel corso del 2019, incremento attività rispetto al 2018 per procedure ad alta complessità

Attività clinica-terapeutica
- fotoferesi extracorporea +5,8%
- produzione emocomponenti per uso topico: +16,1%
- produzione cellule staminali +58,2%
- produzione emocomponenti per uso topico: +16,1%

Nei primi 6 mesi del 2020, nonostante l'emergenza Covid-19:
- +4.9% donazioni complessive sangue intero e multicomponent: (nonostante la sospensione delle raccolte c/o istituti scolastici)
- raccolta plasma iperimmune dopo valutazione anticorpi neutralizzanti in 30 pazienti guariti (lo screening è stato eseguito in 47 pazienti)
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