Scuola e Lavoro
Psicologi di Puglia: i consigli per iniziare un nuovo anno scolastico
Gli alunni pugliesi tornano sui banchi tra domani e il 18. Intanto però la dispersione dilaga
Puglia - domenica 15 settembre 2019
09.00
Qualcuno inizia domani, altri il 18. Il ritorno sui banchi di scuola è sempre qualcosa di "difficile" a livello psicologico. Il presidente dell'Ordine degli psicologi di Puglia Antonio Di Gioia interviene quindi focalizzando l'attenzione su un aspetto parallelo, quello della dispersione scolastica. "Auguro a tutti gli studenti di iniziare questo nuovo anno con il giusto entusiasmo e la necessaria determinazione. Ma il mio pensiero va soprattutto ai ragazzi e ai bambini che per volontà o necessità non frequenteranno le lezioni."
"Sappiamo, purtroppo - prosegue Di Gioia - che saranno tanti gli studenti a non entrare in classe, la dispersione scolastica è una piaga che ci pone al primo posto in Europa di questa triste classifica. Il fenomeno è molto più diffuso di quanto si pensi, riguarda tutta l'Italia ma i numeri più alti spettano al nord-est e al Sud. Le famiglie spesso acconsentono in una cortina di impenetrabile silenzio, pensando che un aiuto in più in casa possa giovare al bilancio familiare. Affermiamo con forza che non è così, diversi studi indicano che ragazzi con titoli di studio riescono a trovare lavoro con più facilità. Arginare questo fenomeno ascrivibile a diversi fattori, non solo a quelli più facilmente immaginabili, è possibile. Attraverso la sinergia fra varie istituzioni è possibile mettere a punto un piano strategico mirato e approfondito da condividere con la Regione, gli strumenti a nostra disposizione possono rivelarsi particolarmente efficaci per recuperare parte di questi ragazzi per cui la scuola è un luogo respingente, e non attraente." "Infine, ma non meno importante - conclude - prevenire la dispersione scolastica con una programmazione seria, con azioni educative mirate e progetti di prevenzione consentirebbe di avere costi molto più bassi rispetto a quelli che comporterebbe la gestione delle conseguenze sociali derivanti. Attivare dunque sportelli di ascolto nelle scuole con la presenza dello psicologo che funge sia da figura preventiva che di intervento. Noi psicologi saremmo felici di poter dare il nostro contributo per risolvere un problema che tra dieci anni si trasformerà in vera e propria emergenza."
"Sappiamo, purtroppo - prosegue Di Gioia - che saranno tanti gli studenti a non entrare in classe, la dispersione scolastica è una piaga che ci pone al primo posto in Europa di questa triste classifica. Il fenomeno è molto più diffuso di quanto si pensi, riguarda tutta l'Italia ma i numeri più alti spettano al nord-est e al Sud. Le famiglie spesso acconsentono in una cortina di impenetrabile silenzio, pensando che un aiuto in più in casa possa giovare al bilancio familiare. Affermiamo con forza che non è così, diversi studi indicano che ragazzi con titoli di studio riescono a trovare lavoro con più facilità. Arginare questo fenomeno ascrivibile a diversi fattori, non solo a quelli più facilmente immaginabili, è possibile. Attraverso la sinergia fra varie istituzioni è possibile mettere a punto un piano strategico mirato e approfondito da condividere con la Regione, gli strumenti a nostra disposizione possono rivelarsi particolarmente efficaci per recuperare parte di questi ragazzi per cui la scuola è un luogo respingente, e non attraente." "Infine, ma non meno importante - conclude - prevenire la dispersione scolastica con una programmazione seria, con azioni educative mirate e progetti di prevenzione consentirebbe di avere costi molto più bassi rispetto a quelli che comporterebbe la gestione delle conseguenze sociali derivanti. Attivare dunque sportelli di ascolto nelle scuole con la presenza dello psicologo che funge sia da figura preventiva che di intervento. Noi psicologi saremmo felici di poter dare il nostro contributo per risolvere un problema che tra dieci anni si trasformerà in vera e propria emergenza."