
Scuola e Lavoro
Post Covid, Uniba riparte consegnando diplomi ai laureati. Da settembre esami in presenza
Il rettore Bronzini: «Appuntamento importante, prima tappa verso il riappropriarsi dei nostri spazi e riabitarli»
Bari - lunedì 6 luglio 2020
20.21
Ventritré ragazzi laureatisi durante il lockdown come simbolo dell'università che piano piano ricomincia a vivere e a riprendersi i suoi spazi dopo l'emergenza Coronavirus. Sono i protagonisti della serata "Riprendiamoci" dell'Università di Bari, uno per ogni dipartimento, tutti laureati a cui stasera è stato consegnato il diploma.
«Quello di stasera è un appuntamento importante, "Riprendiamoci" significa tante cose per noi - sottolinea il Magnifico rettore Stefano Bronzini - Riprendersi gli spazi in primo luogo, riabitarli e possibilmente iniziare una nuova possibilità per l'intero paese. Aver laureato 1600 triennalisti e 800 magistrali vuol dire aver lavorato nonostante la situazione di precarietà, ma grazie ai loro sorrisi, al loro entusiasmo, ai loro colori noi siamo riusciti ad intraprendere una via importante. Da domani non solo si laureeranno in presenza le magistrali, ma noi potremo aprire le biblioteche e cominciare quel che percorso che ci permetterà di erogare la nostra offerta formativa in presenza». Da giovedì riapriranno le biblioteche, con disponibili un terzo dei posti a sedere. Riprenderanno i laboratori, e gli organismi si riuniranno in presenza, mentre per gli esami bisognerà aspettare la sessione di settembre per rivederli svolgersi nelle aule.
«Gli studenti iniziano a riappropriarsi delle propria normalità - dichiara il sindaco Antonio Decaro - stasera verrà loro consegnato il diploma di laurea in modo simbolico, ma in questo modo si permette agli studenti, che si sono laureati non in presenza, di essere gratificati».
Assente il ministro Boccia che avrebbe dovuto presenziare, e che ha mandato un video in cui ha voluto omaggiare gli studenti presenti: «Questo è il luogo in cui si mette in discussione tutto, in cui non ci sono dogmi. Mi dispiace non essere con voi, avrei voluto idealmente abbracciarvi. Ai ragazzi voglio dire prima di tutto auguri, soprattutto per la condizioni inimmaginabili in cui avete portato a termine il vostro percorso di studi. Continuate a mettere tutto in discussione, a studiare, ad approfondire per passione ma soprattutto per scoprire quanto è fantastico questo mondo aperto in cui viviamo».
«Stasera diciamo grazie per i vostri sacrifici - queste le parole del presidente Michele Emiliano - e per quello che farete dopo la laurea. Speriamo di avere la capacità di mettervi in campo e di farvi giocare. Questo è il mio timore maggiore, che si risolve trovando da lavorare con retribuzione adeguata e in base alle inclinazioni di ognuno. Questa università è dedicata a un uomo che ha immaginato il futuro dell'Italia dopo una guerra folle. Stasera celebriamo la costituzione incarnata, senza la libertà di formazione non potrebbe essere fruito alcun diritto. Le eccellenze si costruiscono in università aperte alla società, come lo sono le università pugliesi e soprattutto quella di Bari».
«Quello di stasera è un appuntamento importante, "Riprendiamoci" significa tante cose per noi - sottolinea il Magnifico rettore Stefano Bronzini - Riprendersi gli spazi in primo luogo, riabitarli e possibilmente iniziare una nuova possibilità per l'intero paese. Aver laureato 1600 triennalisti e 800 magistrali vuol dire aver lavorato nonostante la situazione di precarietà, ma grazie ai loro sorrisi, al loro entusiasmo, ai loro colori noi siamo riusciti ad intraprendere una via importante. Da domani non solo si laureeranno in presenza le magistrali, ma noi potremo aprire le biblioteche e cominciare quel che percorso che ci permetterà di erogare la nostra offerta formativa in presenza». Da giovedì riapriranno le biblioteche, con disponibili un terzo dei posti a sedere. Riprenderanno i laboratori, e gli organismi si riuniranno in presenza, mentre per gli esami bisognerà aspettare la sessione di settembre per rivederli svolgersi nelle aule.
«Gli studenti iniziano a riappropriarsi delle propria normalità - dichiara il sindaco Antonio Decaro - stasera verrà loro consegnato il diploma di laurea in modo simbolico, ma in questo modo si permette agli studenti, che si sono laureati non in presenza, di essere gratificati».
Assente il ministro Boccia che avrebbe dovuto presenziare, e che ha mandato un video in cui ha voluto omaggiare gli studenti presenti: «Questo è il luogo in cui si mette in discussione tutto, in cui non ci sono dogmi. Mi dispiace non essere con voi, avrei voluto idealmente abbracciarvi. Ai ragazzi voglio dire prima di tutto auguri, soprattutto per la condizioni inimmaginabili in cui avete portato a termine il vostro percorso di studi. Continuate a mettere tutto in discussione, a studiare, ad approfondire per passione ma soprattutto per scoprire quanto è fantastico questo mondo aperto in cui viviamo».
«Stasera diciamo grazie per i vostri sacrifici - queste le parole del presidente Michele Emiliano - e per quello che farete dopo la laurea. Speriamo di avere la capacità di mettervi in campo e di farvi giocare. Questo è il mio timore maggiore, che si risolve trovando da lavorare con retribuzione adeguata e in base alle inclinazioni di ognuno. Questa università è dedicata a un uomo che ha immaginato il futuro dell'Italia dopo una guerra folle. Stasera celebriamo la costituzione incarnata, senza la libertà di formazione non potrebbe essere fruito alcun diritto. Le eccellenze si costruiscono in università aperte alla società, come lo sono le università pugliesi e soprattutto quella di Bari».