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Occupazione del liceo Scacchi, Fridays for future Bari: «Appoggiamo la mobilitazione spontanea»
L'organizzazione ambientalista precisa: «Ci uniremo agli studenti per organizzare momenti di accrescimento collettivo. Il 2020 sarà anno di lotta»
Bari - martedì 24 dicembre 2019
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Ha fatto discutere nei giorni scorsi la controversa occupazione del liceo Arcangelo Scacchi di Bari. A pochi giorni dalle vacanze di Natale, gli studenti hanno proclamato l'agitazione; la protesta contro i cambiamenti climatici è stata addotta come motivazione ufficiale. In una circolare, tuttavia, il preside ha parlato di gravi danni riportati dalla scuola e di atti vandalici perpetrati dagli studenti durante le ore di occupazione.
Sul tema è intervenuto anche il movimento Fridays for future Bari, che in una lunga nota precisa la sua posizione in merito: «Venerdí 20 Fridays for future Bari si è riunito in assemblea per pianificare le prossime iniziative, in particolare sulla mobilità nella Città metropolitana di Bari e tutte le tappe necessarie per estendere il movimento non solo alle scuole, in vista del prossimo sciopero mondiale del 24 aprile e dei mesi di mobilitazione che lo procederanno. L'assemblea è stata anche l'occasione per discutere e deliberare su quanto accaduto al liceo Scacchi di Bari - scrive Fff Bari. Essendo stati dalla stampa locale chiamati in causa riguardo a forme di disobbedienza civile eventuali occupazioni da parte degli studenti delle loro scuole, l'assemblea di Bari di Fridays For Future ritiene che ben venga ogni forma di mobilitazione spontanea nelle scuole, nelle università, nei luoghi di lavoro e negli spazi di comunità contro l'incapacità della politica di dare risposta all'imminente collasso climatico. Un collasso che non è ineluttabile, ma dovuto all'azione dell'uomo, come comprovato dalla scienza».
I giovani di Fff Bari proseguono: «Avremmo molto più da imparare, come giovani studenti, in storia, scienze naturali, matematica, filosofia e geografia, se partissimo dall'analisi di questa emergenza planetaria per comprenderne le cause. Il nostro impegno sottrae ore allo studio, ma ci regala molte più conoscenze in materia di quanto attualmente lo studio ci proponga. Anche per questo, per quanto riguarda specifiche tipologie di azione, Fridays For Future si unirà agli studenti che vorranno organizzare forme di occupazione, se intesi come momenti di accrescimento collettivo. La causa di Fridays for future è infatti di tutti, ma lo è quando declinata in forma condivisa. Sia per quanto riguarda l'organizzazione, sia la sensibilizzazione e l'informazione necessarie in preparazione a questo tipo di azioni. Ciò che riteniamo davvero importante è che un'iniziativa di disobbedienza civile come può essere un'occupazione, non sia il fine al quale arrivare sfruttando e strumentalizzando la causa ambientale, bensì sia il mezzo attraverso il quale esprimere ciò che può essere un disappunto condiviso dagli studenti di una struttura, perché arrivi ad essere parte della nostra lotta».
La nota conclude: «Siamo disponibili, quando il nostro modo di affrontare la causa sia condiviso, a metterci a disposizione per ogni aspetto delle organizzazioni. Per questo rivolgiamo un invito a tutti gli studenti a coordinarsi con noi per le future iniziative. Anche per rispondere in maniera compatta alle provocazioni che sappiamo rappresentare la norma, quando si tratta di azioni forti e di risonanza. Perché sia chiaro che non ci fermiamo di fronte alla strumentalizzazione di chi pensa al proprio interesse. Il fallimento della COP25 è un evento tragico, di conseguenze catastrofiche. La COP YOUTH e la PRE-COP26 prevista a Milano il prossimo anno non sarà un balletto di gala per dichiarazioni roboanti e prive di sostanza. Lo impediremo. Il 2020 sarà un anno di lotta in tutte forme. Certamente anche nelle scuole».
Sul tema è intervenuto anche il movimento Fridays for future Bari, che in una lunga nota precisa la sua posizione in merito: «Venerdí 20 Fridays for future Bari si è riunito in assemblea per pianificare le prossime iniziative, in particolare sulla mobilità nella Città metropolitana di Bari e tutte le tappe necessarie per estendere il movimento non solo alle scuole, in vista del prossimo sciopero mondiale del 24 aprile e dei mesi di mobilitazione che lo procederanno. L'assemblea è stata anche l'occasione per discutere e deliberare su quanto accaduto al liceo Scacchi di Bari - scrive Fff Bari. Essendo stati dalla stampa locale chiamati in causa riguardo a forme di disobbedienza civile eventuali occupazioni da parte degli studenti delle loro scuole, l'assemblea di Bari di Fridays For Future ritiene che ben venga ogni forma di mobilitazione spontanea nelle scuole, nelle università, nei luoghi di lavoro e negli spazi di comunità contro l'incapacità della politica di dare risposta all'imminente collasso climatico. Un collasso che non è ineluttabile, ma dovuto all'azione dell'uomo, come comprovato dalla scienza».
I giovani di Fff Bari proseguono: «Avremmo molto più da imparare, come giovani studenti, in storia, scienze naturali, matematica, filosofia e geografia, se partissimo dall'analisi di questa emergenza planetaria per comprenderne le cause. Il nostro impegno sottrae ore allo studio, ma ci regala molte più conoscenze in materia di quanto attualmente lo studio ci proponga. Anche per questo, per quanto riguarda specifiche tipologie di azione, Fridays For Future si unirà agli studenti che vorranno organizzare forme di occupazione, se intesi come momenti di accrescimento collettivo. La causa di Fridays for future è infatti di tutti, ma lo è quando declinata in forma condivisa. Sia per quanto riguarda l'organizzazione, sia la sensibilizzazione e l'informazione necessarie in preparazione a questo tipo di azioni. Ciò che riteniamo davvero importante è che un'iniziativa di disobbedienza civile come può essere un'occupazione, non sia il fine al quale arrivare sfruttando e strumentalizzando la causa ambientale, bensì sia il mezzo attraverso il quale esprimere ciò che può essere un disappunto condiviso dagli studenti di una struttura, perché arrivi ad essere parte della nostra lotta».
La nota conclude: «Siamo disponibili, quando il nostro modo di affrontare la causa sia condiviso, a metterci a disposizione per ogni aspetto delle organizzazioni. Per questo rivolgiamo un invito a tutti gli studenti a coordinarsi con noi per le future iniziative. Anche per rispondere in maniera compatta alle provocazioni che sappiamo rappresentare la norma, quando si tratta di azioni forti e di risonanza. Perché sia chiaro che non ci fermiamo di fronte alla strumentalizzazione di chi pensa al proprio interesse. Il fallimento della COP25 è un evento tragico, di conseguenze catastrofiche. La COP YOUTH e la PRE-COP26 prevista a Milano il prossimo anno non sarà un balletto di gala per dichiarazioni roboanti e prive di sostanza. Lo impediremo. Il 2020 sarà un anno di lotta in tutte forme. Certamente anche nelle scuole».