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Scuola e Lavoro
Niente tasse per chi rientra nelle università di Puglia, Bronzini: «Aperti ad accogliere gli studenti»
Il rettore dell'ateneo barese: «Mi preoccupa tendenza alla trasformazione telematica. Ai maturandi dico di scegliere senza emotività»
Bari - giovedì 18 giugno 2020
15.23
L'idea era stata lanciata dalla Regione Puglia nei giorni scorsi: niente tasse universitarie per gli studenti pugliesi che da un altro ateneo si trasferiranno in un'università della Puglia.
Il progetto, approvato in giunta regionale, è stato commentato così da Stefano Bronzini, rettore dell'Università di Bari: «Rivedere una politica del diritto allo studio è necessario. La preoccupazione più urgente è legata ai dati nazionali sulle immatricolazioni, ma siamo pronti a ospitare anche le iscrizioni di studenti che sono fuori e che vogliono tornare qui. Mi preoccuperebbe molto, però, se ci fosse un travisamento delle norme: molti atenei del Nord stanno andando nella direzione dell'università telematica, che porti la formazione nelle case delle perone. L'università è convenzionale, noi torneremo in presenza».
Su come l'emergenza Covid possa aver veicolato le scelte di alcuni maturandi per la formazione universitaria, Bronzini aggiunge: «Credo che l'attualità possa aver ispirato molti giovani. Negli anni '90 il marketing involontario di Di Pietro fece registrare un boom di iscrizioni a Giurisprudenza, negli anni 2000 sulla scia di Draghi salirono le immatricolazioni a Economia. Penso che l'emergenza Covid-19 possa emotivamente spingere tanti studenti verso Medicina, anche se il mio consiglio è di operare sempre una scelta più ragionata che emotiva».
Il progetto, approvato in giunta regionale, è stato commentato così da Stefano Bronzini, rettore dell'Università di Bari: «Rivedere una politica del diritto allo studio è necessario. La preoccupazione più urgente è legata ai dati nazionali sulle immatricolazioni, ma siamo pronti a ospitare anche le iscrizioni di studenti che sono fuori e che vogliono tornare qui. Mi preoccuperebbe molto, però, se ci fosse un travisamento delle norme: molti atenei del Nord stanno andando nella direzione dell'università telematica, che porti la formazione nelle case delle perone. L'università è convenzionale, noi torneremo in presenza».
Su come l'emergenza Covid possa aver veicolato le scelte di alcuni maturandi per la formazione universitaria, Bronzini aggiunge: «Credo che l'attualità possa aver ispirato molti giovani. Negli anni '90 il marketing involontario di Di Pietro fece registrare un boom di iscrizioni a Giurisprudenza, negli anni 2000 sulla scia di Draghi salirono le immatricolazioni a Economia. Penso che l'emergenza Covid-19 possa emotivamente spingere tanti studenti verso Medicina, anche se il mio consiglio è di operare sempre una scelta più ragionata che emotiva».