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Cronaca
Incidente Turi, revocati i domiciliari a don Nicola D'Onghia
La decisione del Tribunale del Riesame
Bari - lunedì 19 maggio 2025
15.39
Obbligo di dimora nel Comune di Noci, ma nessuna detenzione ai domiciliari.
È questo il provvedimento preso dal Tribunale del Riesame di Bari su don Nicola D'Onghia, il sacerdote di Turi accusato di aver investito il 2 aprile scorso la 32enne Fabiana Chiarappa, l'operatrice biscegliese del servizio 118 caduta con la sua moto e - secondo l'accusa - poi travolta dall'auto del prete.
Accolta così la richiesta del pool difensivo del sacerdote, il quale si è sempre proclamato innocente ed ha confermato a più riprese di non essersi accorto di nulla. Per il Tribunale del Riesame, però, a suo carico restano gravi indizi di colpevolezza, da qui la decisione dell'obbligo di dimora.
È questo il provvedimento preso dal Tribunale del Riesame di Bari su don Nicola D'Onghia, il sacerdote di Turi accusato di aver investito il 2 aprile scorso la 32enne Fabiana Chiarappa, l'operatrice biscegliese del servizio 118 caduta con la sua moto e - secondo l'accusa - poi travolta dall'auto del prete.
Accolta così la richiesta del pool difensivo del sacerdote, il quale si è sempre proclamato innocente ed ha confermato a più riprese di non essersi accorto di nulla. Per il Tribunale del Riesame, però, a suo carico restano gravi indizi di colpevolezza, da qui la decisione dell'obbligo di dimora.