Il Natale degli ultimi, tra cena all'aperto e volontari vestiti da Babbo Natale

Durante le festività, come ogni anno, l'associazione In.Con.Tra sarà presente per le strade della città di Bari, al servizio di chi, nei periodo di festa, soffre della più grande povertà: la solitudine. Senza dimora, indigenti, comunità etniche , famiglie in difficoltà.

Il 24 dicembre prevista la cena in piazza Balenzano alle 20.30, mentre dalle 19 alle 21 i volontari, vestiti da Babbo Natale, saranno a bordo del camper dell'associazione con l'unità di strada per le strade della città dove distribuiranno di kit sanitari, kit igiene intima, coperte, cena a sacco e per la donazione dei regali (scatole di Natale) da parte della cittadinanza. Il giorno di Natale ci sarà la cena, sempre in piazza Balenzano alle 20.30, mentre il 26 dicembre oltre alla cena, al solito posto e alla solita ora, i volontari torneranno in strada con i doni. Previsti circa 100 kit al giorno per l'unità di strada ed altrettanti pasti serali.

Il 31 dicembre, invece, i volontari saranno impegnati nel cenone ed il pranzo degli abbracci. Dalle 17 alle 21 si terrà il cenone di Capodanno, dedicato ai senza dimora, ma in una forma speciale, a causa delle restrizioni COVID, ovvero per strada, in via Sparano, nel primo isolato di piazza Umberto. Verrà dispensata una cena a sacco e saranno donati dei regali in una atmosfera natalizia. Il primo gennaio, dalle 10 alle ore 13, ci sarà il pranzo degli abbracci, sempre nello stesso luogo, con un pranzo take-away che si svolgerà nelle stesse modalità della sera prima.

Il 6 Gennaio infine ci sarà la festa della befana per i bambini delle famiglie assistite dalla associazione…anche questa in una formula…molto speciale.

«Il nostro intento - sottolineano - così come dimostrato dalle tante iniziative tra cui le scatole di Natale e i quadrati di lana, è di vivere con la nostra città, assieme tutta la gente al fine di aiutare per chi ne abbia più bisogno. Ci piace pensare In fondo, e ne siamo convinti, che In.Con.Tra siamo tutti noi, uniti. È la nostra città».