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Cronaca

Estorsione alla "Pizzeria da Nicola" al San Paolo, i carabinieri: «Evitare disinformazione»

Le voci circolate in seguito alla chiusura dell'attività ritenute nocive per il buon andamento delle indagini, e per eventuali nuove denunce

Il caso dell'estorsione alla "Pizzeria da Nicola" al quartiere San paolo di bari è rimbalzato agli onori della cronaca, a distanza di mesi dagli eventi, in seguito ad un post Facebook della stessa pizzeria. Post che ha anche questa volta alimentato le voci e i commenti sulla vicenda. Voci incontrollate che, sottolineano i carabinieri, sono solo deleterie per l'andamento del loro lavoro e per future denunce.

La criminalità organizzata, sottolineano dall'Arma, molto spesso trae giovamento dalla disinformazione, per diffondere sentimenti di timore ed accrescere la propria forza intimidatoria. La disinformazione, aggiungono i carabinieri, è proprio quanto è accaduto rispetto alle vicende di cui sono stati vittima i titolari della pizzeria del quartiere San Paolo, i quali dopo aver denunciato di aver patito un'estorsione, hanno deciso di allontanarsi dal territorio. Dopo la chiusura della pizzeria sono circolate voci, del tutto prive di fondamento, circa il fatto che i denuncianti siano stati aggrediti ed a seguito di ciò costretti ad allontanarsi dal territorio. Tale racconto non corrisponde per alcun verso a quanto accaduto. Gli imprenditori infatti, non solo non hanno mai patito alcuna aggressione, ma hanno lasciato il territorio per libera scelta ed i soggetti che si sono resi responsabili delle condotte estorsive (M.G. cl. 83, C.F. cl 89, A.M 99) sono già stati condannati con rito abbreviato a pene che vanno dai 6 agli 8 anni di reclusione.

È necessario quindi offrire una lettura dei fatti che sia aderente alla verità per consentire ai cittadini di adottare le loro scelte avendo una piena conoscenza di quanto accade, di quale sia l'azione d'incisività dello Stato nel territorio e di quanto siano rapidi i risultati in caso di denuncia. La risposta dell'Arma è stata immediata, i risultati messi a segno nell'ultimo anno, con cadenza regolare nei mesi di settembre, novembre, dicembre, febbraio, marzo, aprile e luglio, dimostrano la conduzione di un lavoro incessante e proficuo; dimostrano che la denuncia è la via percorribile, sicura, alternativa ed efficace rispetto alla sottomissione.
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