
Cronaca
Era accusato di rapina: assolto «per non aver commesso il fatto»
L'uomo, un 27enne del Gambia, era accusato di aver sottrato un I-Phone 12 ad una coppia sulla spiaggia di Pane e Pomodoro
Bari - martedì 8 luglio 2025
8.53
Assolto «per non aver commesso il fatto» mancando la prova del riconoscimento. Assolto, però, dopo aver trascorso quasi sette mesi in carcere, al penitenziario Rucci di Bari, all'esito del dispositivo di sentenza di primo grado della seconda sezione penale del Tribunale del capoluogo pugliese (presidente Marco Guida).
Un 27enne, nato in Gambia e allo stato senza fissa dimora, era stato accusato di rapina aggravata in concorso in riferimento ad un episodio avvenuto fra il 2 e il 3 settembre 2024 a Bari, sulla spiaggia tra Torre Quetta e Pane e Pomodoro. In piena notte, l'uomo, con il pretesto di chiedere una sigaretta a una coppia barese, in compagnia di un «altro soggetto allo stato ignoto, per procurarsi ingiusto profitto, con minaccia e con violenza, si impossessava» dell'IPhone 12 dei due giovani.
L'avvocato difensore dell'uomo, Francesco Lisi, ha puntato in aula sulla precisa narrazione dell'identificazione avvenuta la mattina seguente la rapina in spiaggia negli uffici della Questura di Bari, ritenuta dai giudici del capoluogo pugliese «particolarmente confusa e contraddittoria». Difatti «le modalità del fatto - è scritto - assai approssimative del verbalizzazione del riconoscimento operate dai verbalizzanti non consentono di comprendere che cosa sia effettivamente accaduto».
E proprio questo «rende inevitabile giungere alla conclusione - è scritto agli atti della sentenza di assoluzione - che non si possa essere dire superata la soglia del ragionevole dubbio nella identificazione» del 27enne gambiano, prontamente rimesso in libertà. Le motivazioni saranno rese note entro il termine dei 30 giorni.
Un 27enne, nato in Gambia e allo stato senza fissa dimora, era stato accusato di rapina aggravata in concorso in riferimento ad un episodio avvenuto fra il 2 e il 3 settembre 2024 a Bari, sulla spiaggia tra Torre Quetta e Pane e Pomodoro. In piena notte, l'uomo, con il pretesto di chiedere una sigaretta a una coppia barese, in compagnia di un «altro soggetto allo stato ignoto, per procurarsi ingiusto profitto, con minaccia e con violenza, si impossessava» dell'IPhone 12 dei due giovani.
L'avvocato difensore dell'uomo, Francesco Lisi, ha puntato in aula sulla precisa narrazione dell'identificazione avvenuta la mattina seguente la rapina in spiaggia negli uffici della Questura di Bari, ritenuta dai giudici del capoluogo pugliese «particolarmente confusa e contraddittoria». Difatti «le modalità del fatto - è scritto - assai approssimative del verbalizzazione del riconoscimento operate dai verbalizzanti non consentono di comprendere che cosa sia effettivamente accaduto».
E proprio questo «rende inevitabile giungere alla conclusione - è scritto agli atti della sentenza di assoluzione - che non si possa essere dire superata la soglia del ragionevole dubbio nella identificazione» del 27enne gambiano, prontamente rimesso in libertà. Le motivazioni saranno rese note entro il termine dei 30 giorni.