
Don Carmine De Palma sarà proclamato Beato il 15 novembre
La celebrazione sarà presieduta dal Card. Marcello Semeraro
Bari - giovedì 3 luglio 2025
7.32 Comunicato Stampa
Che sarebbe stato proclamato Beato, era stato reso noto nei mesi scorsi, ma oggi si conosce anche la data della sua canonizzazione. Il sacerdote barese Carmelo (Carmine) De Palma sarà dunque proclamato Beato il 15 novembre prossimo nella Cattedrale di San Sabino.
Ad annunciarlo l'arcivescovo della Diocesi di Bari-Bitonto, Mons. Giuseppe Satriano, che ha anche reso noto che a presiedere il rito sarà il cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle cause dei Santi. Una decisione arrivata direttamente dalla Santa Sede.
CHI ERA CARMINE DE PALMA
Carmelo De Palma nasce il 27 gennaio 1876 a Bari. Entrato in seminario, viene ordinato sacerdote il 17 dicembre 1898 a Napoli. Tornato nella sua città natale ricopre diversi incarichi nella Basilica di San Nicola e diviene anche assistente diocesano della gioventù femminile di Azione Cattolica, assistente diocesano delle Donne di Azione Cattolica, direttore spirituale delle Suore Benedettine di Santa Scolastica di Bari e degli Oblati e Oblate di San Benedetto, oltre ad essere animatore dell'Unione Apostolica del Clero di Bari. La sua spiritualità d'ispirazione benedettina lo porta a frequentare spesso il monastero di Montecassino dove conosce il cardinale Alfredo Ildefonso Schuster, benedettino e arcivescovo di Milano, col quale intrattiene una corrispondenza epistolare. Quando la Basilica di San Nicola nel 1951 viene affidata ai Padri Domenicani, don Carmelo si dedica alla direzione spirituale di sacerdoti, suore e seminaristi e al sacramento della riconciliazione instancabilmente, tanto da essere definito un "eroe del confessionale". Afflitto da diversi malanni, continua a esercitare con fedeltà e umiltà il ministero sacerdotale fino alla morte avvenuta il 24 agosto 1961. Per la sua beatificazione, la postulazione ha presentato all'esame del Dicastero delle Cause dei Santi la guarigione miracolosa, attribuita alla sua intercessione, di una monaca benedettina del monastero di Santa Scolastica di Bari, colpita, l'8 dicembre 2001, da una febbre giudicata inizialmente di carattere influenzale. Manifestatosi, poi, un progressivo indebolimento degli arti superiori e inferiori, sono state rilevate problematiche neurologiche a livello cervicale e una stenosi del forame magno con conseguente compressione delle strutture bulbo-midollare che ha poi avuto gravi conseguenze invalidanti. Nel febbraio 2003, le spoglie mortali di Carmelo De Palma sono state traslate nel monastero di Santa Scolastica e la badessa ha invitato le monache a chiedere l'intercessione del venerabile Servo di Dio per la guarigione della consorella. Il 1° giugno 2003 la religiosa ha avuto un improvviso miglioramento e la mattina seguente è riuscita ad alzarsi e a camminare. Nonostante i ripetuti esami effettuati abbiano poi confermato la persistenza della pressione del midollo, non è stato riscontrato alcun effetto patologico e la monaca ha riacquistato la totale funzionalità degli arti.
Ad annunciarlo l'arcivescovo della Diocesi di Bari-Bitonto, Mons. Giuseppe Satriano, che ha anche reso noto che a presiedere il rito sarà il cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle cause dei Santi. Una decisione arrivata direttamente dalla Santa Sede.
CHI ERA CARMINE DE PALMA
Carmelo De Palma nasce il 27 gennaio 1876 a Bari. Entrato in seminario, viene ordinato sacerdote il 17 dicembre 1898 a Napoli. Tornato nella sua città natale ricopre diversi incarichi nella Basilica di San Nicola e diviene anche assistente diocesano della gioventù femminile di Azione Cattolica, assistente diocesano delle Donne di Azione Cattolica, direttore spirituale delle Suore Benedettine di Santa Scolastica di Bari e degli Oblati e Oblate di San Benedetto, oltre ad essere animatore dell'Unione Apostolica del Clero di Bari. La sua spiritualità d'ispirazione benedettina lo porta a frequentare spesso il monastero di Montecassino dove conosce il cardinale Alfredo Ildefonso Schuster, benedettino e arcivescovo di Milano, col quale intrattiene una corrispondenza epistolare. Quando la Basilica di San Nicola nel 1951 viene affidata ai Padri Domenicani, don Carmelo si dedica alla direzione spirituale di sacerdoti, suore e seminaristi e al sacramento della riconciliazione instancabilmente, tanto da essere definito un "eroe del confessionale". Afflitto da diversi malanni, continua a esercitare con fedeltà e umiltà il ministero sacerdotale fino alla morte avvenuta il 24 agosto 1961. Per la sua beatificazione, la postulazione ha presentato all'esame del Dicastero delle Cause dei Santi la guarigione miracolosa, attribuita alla sua intercessione, di una monaca benedettina del monastero di Santa Scolastica di Bari, colpita, l'8 dicembre 2001, da una febbre giudicata inizialmente di carattere influenzale. Manifestatosi, poi, un progressivo indebolimento degli arti superiori e inferiori, sono state rilevate problematiche neurologiche a livello cervicale e una stenosi del forame magno con conseguente compressione delle strutture bulbo-midollare che ha poi avuto gravi conseguenze invalidanti. Nel febbraio 2003, le spoglie mortali di Carmelo De Palma sono state traslate nel monastero di Santa Scolastica e la badessa ha invitato le monache a chiedere l'intercessione del venerabile Servo di Dio per la guarigione della consorella. Il 1° giugno 2003 la religiosa ha avuto un improvviso miglioramento e la mattina seguente è riuscita ad alzarsi e a camminare. Nonostante i ripetuti esami effettuati abbiano poi confermato la persistenza della pressione del midollo, non è stato riscontrato alcun effetto patologico e la monaca ha riacquistato la totale funzionalità degli arti.