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Cronaca
Coronavirus, Decaro: «A Bari 173 persone in quarantena»
Il primo cittadino: «Un operatore Amiu ha contratto il Covid-19, è in ospedale»
Bari - venerdì 27 marzo 2020
22.44
«A Bari ci sono 173 persone in quarantena». Lo ha detto il sindaco Antonio Decaro in un video in diretta per fare il punto della situazione sull'emergenza Coronavirus nella nostra città. «Non sono ancora disponibili i numeri dei contagiati a Bari perché le Asl stanno finendo di incrociare i dati, ma se una settimana fa erano 53 possiamo dire che nel frattempo sono aumentati di molto».
Decaro ha parlato anche della rimodulazione dei servizi di raccolta rifiuti, aggiungendo che «Un dipendente Amiu è in ospedale con il Covid-19. Un pensiero oggi va alla famiglia di Luca Tarquinio Coletta, un dipendente della Multiservizi morto per il virus», ha ricordato il sindaco. Il sindaco ha fatto anche il punto sull'assistenza ai bisognosi: «I volontari e la rete assistenziale del Comune di Bari sono al lavoro - continua Decaro. C'è bisogno di pasta, tonno, altri beni a lunga scadenza e pannolini. Ho chiamato le grandi aziende e da loro ho ricevuto molta disponibilità. Mi informano che servono due infermieri al Don Guanella dove ci sono 80 anziani e alcuni sono risultati positivi».
Poi la tirata d'orecchie alle istituzioni internazionali: «L'Europa non può gestire questa crisi con gli algoritmi, ci vuole un cambio di direzione, ci vuole la possibilità di fare debito. In questo periodo è atteso il picco, è il momento decisivo. Ci sono ancora tanti posti letto qui in Puglia e in provincia di Bari, ma speriamo che non vengano utilizzati», conclude Decaro.
Decaro ha parlato anche della rimodulazione dei servizi di raccolta rifiuti, aggiungendo che «Un dipendente Amiu è in ospedale con il Covid-19. Un pensiero oggi va alla famiglia di Luca Tarquinio Coletta, un dipendente della Multiservizi morto per il virus», ha ricordato il sindaco. Il sindaco ha fatto anche il punto sull'assistenza ai bisognosi: «I volontari e la rete assistenziale del Comune di Bari sono al lavoro - continua Decaro. C'è bisogno di pasta, tonno, altri beni a lunga scadenza e pannolini. Ho chiamato le grandi aziende e da loro ho ricevuto molta disponibilità. Mi informano che servono due infermieri al Don Guanella dove ci sono 80 anziani e alcuni sono risultati positivi».
Poi la tirata d'orecchie alle istituzioni internazionali: «L'Europa non può gestire questa crisi con gli algoritmi, ci vuole un cambio di direzione, ci vuole la possibilità di fare debito. In questo periodo è atteso il picco, è il momento decisivo. Ci sono ancora tanti posti letto qui in Puglia e in provincia di Bari, ma speriamo che non vengano utilizzati», conclude Decaro.