
Politica
Caso Cassa prestanza, oggi consiglio monotematico. Il centrodestra: «Tribunale nomini commissario»
Di Rella: «Maggioranza adotti atto amministrativo che certifichi la restituzione del versato ai pensionati e la spartizione del restante fra gli aventi diritto»
Bari - giovedì 4 aprile 2019
13.28
Torna al centro della discussione politica cittadina il caso della Cassa prestanza, il fondo interno ai dipendenti del Comune di Bari. Oggi il centrodestra ha convocato una seduta monotematica di Consiglio comunale per dirimere la questione prima dello scioglimento dell'assemblea (programmata per il 10 aprile) per fine mandato. Sul tavolo gli ammanchi in cassa, certificati da un documento che il Comune sta facendo girare fra i dipendenti, pari a 25 milioni e 678mila euro. All'attivo, infatti, risultano 3 milioni e 788mila euro, mentre l'ammontare passivo è pari a 29 milioni e 466mila euro, ovvero il saldo fra le somme dovute ai pensionati e quelle dovute al personale ancora in servizio al Comune di Bari.
L'ipotesi più probabile, allo stato attuale delle cose, è che la Cassa venga liquidata restituendo il versato ai pensionati e suddividendo il resto fra chi è in attività e chi è in pensione. «Una soluzione assolutamente iniqua, giacché dopo il pagamento ai pensionati rimarrà ben poco, nonostante identico sia il diritto degli iscritti alla Cassa alla ripartizione delle somme versate; siano essi pensionati o ancora dipendenti», si legge in una nota congiunta dei consiglieri Pasquale Di Rella e Giuseppe Carrieri (Forza Italia), Lega (Michele Picaro) e Fratelli d'Italia (Michele Caradonna e Filippo Melchiorre).
La richiesta, presentata sotto forma mozione dai consiglieri di centrodestra, si articola in tre punti: la rimozione del vicesindaco Pierluigi Introna dalla carica di presidente di Cassa prestanza, la nomina da parte del Tribunale di Bari di soggetti terzi (commissari giudiziali) per fare chiarezza sull'esatta situazione della Cassa e l'elaborazione di un formale atto di interruzione della prescrizione da inoltrare a tutti i soggetti revisori succedutisi negli ultimi 15 anni.
«La soluzione equa proposta dal Comune di Bari - dichiara Pasquale Di Rella, candidato sindaco di Forza Italia - prevede la restituzione del versato ai pensionati e la suddivisione del residuo fra gli aventi diritto, pensionati e dipendenti in servizio. Se la maggioranza è in grado di dare davvero una soluzione deve venire in aula e adottare un atto amministrativo».
Nello specifico, in questa mozione presentata dal centrodestra, si chiede che «Vi sia un atto interruttivo della prescrizione - continua Di Rella. Se ci sono delle responsabilità, queste devono essere verificate da un organo terzo: chi ha sbagliato deve pagare. Molti dicono che la situazione deficitaria della Cassa sia frutto del fato; noi vogliamo essere certi che non vi sia stata una gestione non corretta di questi soldi, che appartengono ai dipendenti e ai cittadini di Bari».
Non è, però, tutto. Secondo quanto sostenuto dall'opposizione di centrodestra «Iniziano a "piovere" decine e decine (sarebbero circa 25, Ndr) di ingiunzioni giudiziali di pagamento, richieste e ottenute dagli iscritti alla Cassa ormai cessati dal servizio. Ingiunzioni alle quali si oppone la Cassa stessa con alcuni avvocati che avanzano tesi difficilmente sostenibili e che comunque impegneranno i tribunali per molti anni», concludono.
L'ipotesi più probabile, allo stato attuale delle cose, è che la Cassa venga liquidata restituendo il versato ai pensionati e suddividendo il resto fra chi è in attività e chi è in pensione. «Una soluzione assolutamente iniqua, giacché dopo il pagamento ai pensionati rimarrà ben poco, nonostante identico sia il diritto degli iscritti alla Cassa alla ripartizione delle somme versate; siano essi pensionati o ancora dipendenti», si legge in una nota congiunta dei consiglieri Pasquale Di Rella e Giuseppe Carrieri (Forza Italia), Lega (Michele Picaro) e Fratelli d'Italia (Michele Caradonna e Filippo Melchiorre).
La richiesta, presentata sotto forma mozione dai consiglieri di centrodestra, si articola in tre punti: la rimozione del vicesindaco Pierluigi Introna dalla carica di presidente di Cassa prestanza, la nomina da parte del Tribunale di Bari di soggetti terzi (commissari giudiziali) per fare chiarezza sull'esatta situazione della Cassa e l'elaborazione di un formale atto di interruzione della prescrizione da inoltrare a tutti i soggetti revisori succedutisi negli ultimi 15 anni.
«La soluzione equa proposta dal Comune di Bari - dichiara Pasquale Di Rella, candidato sindaco di Forza Italia - prevede la restituzione del versato ai pensionati e la suddivisione del residuo fra gli aventi diritto, pensionati e dipendenti in servizio. Se la maggioranza è in grado di dare davvero una soluzione deve venire in aula e adottare un atto amministrativo».
Nello specifico, in questa mozione presentata dal centrodestra, si chiede che «Vi sia un atto interruttivo della prescrizione - continua Di Rella. Se ci sono delle responsabilità, queste devono essere verificate da un organo terzo: chi ha sbagliato deve pagare. Molti dicono che la situazione deficitaria della Cassa sia frutto del fato; noi vogliamo essere certi che non vi sia stata una gestione non corretta di questi soldi, che appartengono ai dipendenti e ai cittadini di Bari».
Non è, però, tutto. Secondo quanto sostenuto dall'opposizione di centrodestra «Iniziano a "piovere" decine e decine (sarebbero circa 25, Ndr) di ingiunzioni giudiziali di pagamento, richieste e ottenute dagli iscritti alla Cassa ormai cessati dal servizio. Ingiunzioni alle quali si oppone la Cassa stessa con alcuni avvocati che avanzano tesi difficilmente sostenibili e che comunque impegneranno i tribunali per molti anni», concludono.