L'atleta e il suo maestro
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Campionati di Kickboxing all'Accademia dello Sport Kendro. Kurnosenka: "Praticare questa disciplina ti rende più sicura"

La 19enne bielorussa passa 90 dei suoi giorni in Italia grazie al progetto di Gabbonlus, un'associazione di volontariato no-profit

Oggi raccontiamo una storia di sport e accoglienza raccolta durante i campionati di Kickboxing in corso in questi giorni all'Accademia dello Sport Kendro che riguarda Valeryia Kurnosenka 19 anni, cintura gialla di kick boxing nella categoria senor junior, quella che va dai 18 anni in sù. Dall'eta di 7 anni in Bielorussia, Valeryia inizia a praticare sport per la difesa ed ogni anno in estate passa 90 dei suoi giorni in Italia grazie al progetto di accoglienza di GABBONLUS, un'associazione di volontariato no-profit dove le famiglie accolgono i bambini bielorussi che necessitano di cure e di una alimentazione sana a causa delle conseguenze dovute al disastro di Chernobyl.
Licia, Mamma adottiva di Valeryia è volontaria della Gabbonlus e grazie a questa associazione conosce Valeryia che dall'età di nove anni inizia a muovere i primi passi con l'Accademia dello Sport Kendro di Triggiano, Centro Federale Regionale FIKBMS Puglia,
Federazione Italiana Kickboxing, Muay Thai, Savate e Shoot Boxe. Ufficialmente riconosciuta dal CONI, l'accademia promuove, regola e sviluppa le discipline sia a livello nazionale che internazionale. Grazie alla guida del maestro Ottavio Panunzio, responsabile e direttore tecnico degli sport praticati in Accademia, che ne riconosce il talento e la passione, Valeryia riesce a raggiungere i primi traguardi del 2018 nei campionati interregionali, regionali e nazionali.
Dal primo viaggio di Valeryia in Italia, all'età di sette anni, fino al compimento dei 18 anni, Lucia, rimasta vedova, sostiene Valeryia dandole la possibilità di realizzare il suo sogno, trasferirsi in Italia e proseguire la sua carriera sportiva. E così raggiunta la maggiore età Valeryia può finalmente essere adottata da Lucia che ne diventa ufficialmente la sua mamma adottiva. Dopo l'adozione avvenuta lo scorso gennaio 2018 Valeryia ottiene la cittadinanza italiana e può finalmente gareggiare e vincere diverse medaglie nei campionati italiani di Kickboxing tra Interregionali, Regionali e nazionali come il Criterium e la Coppa del Presidente, Valeryia riesce ad ottenere diverse medaglie: Argento a Potenza e Oro a Napoli, Oro a Massafra e Bronzo a Rimini.
Lo sport è importante per la crescita, per l'educazione, per la difesa e per lo stato d'animo, lo conferma anche Valeryia che a sostegno delle donne e contro la violenza dice: «Credo che tutte le donne debbano sapersi difendere. Mi piace praticare questo sport, perché in futuro saprò anche difendermi. È importante la difesa e quindi praticare questo sport ti rende più sicura. E per le donne oggi è molto importante essere più sicure e sapersi proteggere».
Valeryia attualmente continua ad allenarsi in Accademia Kendro per i prossimi obiettivi sportivi, ma oltre questo dona il suo tempo anche come volontaria per il gruppo Sass Puglia, Servizi ausiliari per la sicurezza stradale e sociale.
Adesso il suo sogno è quello di far venire in Italia anche il suo fratellino che quando compirà 7 anni potrà essere accolto dall'associazione Gabbonlus.
«Molti bambini - racconta mamma Lucia - sono stati adottati tramite questa associazione, una delle prime d'Italia. Attualmente vengono ospitati dai 200 ai 250 bambini soggetti spesso a tumori alla tiroide e quindi hanno bisogno di cure, di una sana alimentazione e di visitare zone non inquinate, al mare o in montagna, traendone benefici. Un progetto di risanamento, così viene chiamato il progetto. Non è un affido, non è un'adozione, vengono qua per questo progetto. Noi pensiamo di dare tanto a questi bambini facendoli venire in Italia, ma in realtà siamo noi che riceviamo tantissimo attraverso il loro benessere».
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