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Bari si prepara alla visita del papa, già 40mila i biglietti gratuiti distribuiti
Sale l'attesa per la visita del santo padre il 23 febbraio. Il segretario della Cei: «Un incontro dal forte valore sociale»
Bari - sabato 15 febbraio 2020
13.55
Cresce l'attesa per la visita di papa Francesco a Bari, in programma domenica 23 febbraio quando il pontefice celebrerà la messa pubblica in piazza Libertà, a partire dalle 10:45. Sono già oltre 40mila i biglietti gratuiti distribuiti ai fedeli per assistere alla funzione religiosa officiata dal santo padre, a chiusura dell'incontro "Mediterraneo frontiera di pace" organizzato dalla Conferenza episcopale italiana (tutte le info sul sito ufficiale dell'evento) a partire dal 19 febbraio.
A Bari converranno sessanta vescovi dai venti paesi che si affacciano sul "Mare nostrum"; è attesa la presenza di oltre 500 volontari e 600 fra religiosi e religiose. Ad assistere alla messa del papa anche il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella e il premier Giuseppe Conte. Per il 23 febbraio nel piazzale di San Nicola sarà istituito un punto di accoglienza per il santo padre, con i maxi schermi per assistere all'incontro in basilica prima della messa. «Un incontro improntato all'ascolto e allo stile ecclesiale - dice mons. Stefano Russo, segretario della Cei, nella conferenza stampa tenutasi stamattina a San Nicola. Al centro c'è il tema della pace, un valore cristiano che va trasmesso a chi incontriamo. Il documento finale sarà la sintesi del lavoro che proveremo a fare con i vescovi nelle giornate di Bari; lo consegneremo a Francesco. Fare un incontro del genere ha un significato importante per tutta la società; la pace è il luogo dell'uomo e interessa tutti».
Monsignor Francesco Cacucci, arcivescovo di Bari-Bitonto, commenta così l'imminente inizio dei lavori: «Il tema della pace attraversa tutta la storia della salvezza. Il Mediterraneo è stato il mare della pace e dell'armonia, ma oggi rischia di essere un cimitero; questo aiuta a comprendere perché l'incontro di Bari sia ancora una volta l'annuncio dello "shalom" del Signore».
Un momento importante non solo dal punto di vista religioso, ma anche da quello sociale e istituzionale. Non è, infatti, evento frequente che papa e presidente della Repubblica si incontrino fuori da Roma. Un aspetto che sottolinea Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia: «Nel 1980 papa Giovanni Paolo II in visita a Bari cercò di costruire per la Puglia un ruolo preminente nel dialogo ecumenico e per la pace nel Mediterraneo. Poi a Bari sono venuti Benedetto XVI e papa Francesco, già nel 2018. Il fatto che la Cei abbia convocato a Bari le chiese mediterranee è per noi una grande responsabilità ma anche una grande gioia. La presenza del presidente della Repubblica è una cosa straordinaria; sono due personalità che rappresentano la vita di molti italiani e mi riempie di orgoglio averli contemporaneamente a Bari. La Cei lavora in un'ottica dichiaratamente politica: la nostra fede cristiana è pacifica. Non sempre è stato così, ma adesso la Chiesa svolge questo ruolo con chiarezza ed energia grazie a Francesco».
A meno di due anni dall'ultima volta (luglio 2018), Francesco torna a visitare Bari: «La nostra città è palcoscenico di un evento che ha valenza simbolica ed evocativa - dice Antonio Decaro, sindaco di Bari. Il papa torna qui con una preghiera in piazza, alla presenza delle autorità istituzionali del nostro paese. Quando l'ho incontrato con i sindaci italiani ci disse che questo non è il momento di alzare la torre ma di allargare la piazza; il messaggio che ci sta dando in questi giorni sarà una preghiera indirizzata ai potenti del mondo ma anche ai popoli mediterranei. Stiamo organizzando, insieme a Regione, Diocesi e Cei, le attività di accoglienza: sarà una bella giornata nel segno dei valori di tolleranza e pace che sono propri di San Nicola, patrono di Bari».
A Bari converranno sessanta vescovi dai venti paesi che si affacciano sul "Mare nostrum"; è attesa la presenza di oltre 500 volontari e 600 fra religiosi e religiose. Ad assistere alla messa del papa anche il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella e il premier Giuseppe Conte. Per il 23 febbraio nel piazzale di San Nicola sarà istituito un punto di accoglienza per il santo padre, con i maxi schermi per assistere all'incontro in basilica prima della messa. «Un incontro improntato all'ascolto e allo stile ecclesiale - dice mons. Stefano Russo, segretario della Cei, nella conferenza stampa tenutasi stamattina a San Nicola. Al centro c'è il tema della pace, un valore cristiano che va trasmesso a chi incontriamo. Il documento finale sarà la sintesi del lavoro che proveremo a fare con i vescovi nelle giornate di Bari; lo consegneremo a Francesco. Fare un incontro del genere ha un significato importante per tutta la società; la pace è il luogo dell'uomo e interessa tutti».
Monsignor Francesco Cacucci, arcivescovo di Bari-Bitonto, commenta così l'imminente inizio dei lavori: «Il tema della pace attraversa tutta la storia della salvezza. Il Mediterraneo è stato il mare della pace e dell'armonia, ma oggi rischia di essere un cimitero; questo aiuta a comprendere perché l'incontro di Bari sia ancora una volta l'annuncio dello "shalom" del Signore».
Un momento importante non solo dal punto di vista religioso, ma anche da quello sociale e istituzionale. Non è, infatti, evento frequente che papa e presidente della Repubblica si incontrino fuori da Roma. Un aspetto che sottolinea Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia: «Nel 1980 papa Giovanni Paolo II in visita a Bari cercò di costruire per la Puglia un ruolo preminente nel dialogo ecumenico e per la pace nel Mediterraneo. Poi a Bari sono venuti Benedetto XVI e papa Francesco, già nel 2018. Il fatto che la Cei abbia convocato a Bari le chiese mediterranee è per noi una grande responsabilità ma anche una grande gioia. La presenza del presidente della Repubblica è una cosa straordinaria; sono due personalità che rappresentano la vita di molti italiani e mi riempie di orgoglio averli contemporaneamente a Bari. La Cei lavora in un'ottica dichiaratamente politica: la nostra fede cristiana è pacifica. Non sempre è stato così, ma adesso la Chiesa svolge questo ruolo con chiarezza ed energia grazie a Francesco».
A meno di due anni dall'ultima volta (luglio 2018), Francesco torna a visitare Bari: «La nostra città è palcoscenico di un evento che ha valenza simbolica ed evocativa - dice Antonio Decaro, sindaco di Bari. Il papa torna qui con una preghiera in piazza, alla presenza delle autorità istituzionali del nostro paese. Quando l'ho incontrato con i sindaci italiani ci disse che questo non è il momento di alzare la torre ma di allargare la piazza; il messaggio che ci sta dando in questi giorni sarà una preghiera indirizzata ai potenti del mondo ma anche ai popoli mediterranei. Stiamo organizzando, insieme a Regione, Diocesi e Cei, le attività di accoglienza: sarà una bella giornata nel segno dei valori di tolleranza e pace che sono propri di San Nicola, patrono di Bari».