Associazioni
Bari, presentato al San Paolo il progetto Cittadinanza Digitale
Corsi di formazione aperti ai cittadini del quartiere. Romano: «Questo progetto mira a far funzionare la tecnologia per il verso giusto»
Bari - martedì 11 febbraio 2020
10.47
Sono aperte le candidature per partecipare ai laboratori di Cittadinanza Digitale. Tra pochi giorni i residenti del San Paolo potranno iscriversi ai corsi base di informatica, test universitari, empowerment personale e imprenditorialità che partiranno ufficialmente dall'ultima settimana di febbraio. Chi parteciperà a tutti e quattro riceverà il diploma in "Strumenti per il futuro master executive". Per il corso di informatica verranno introdotti tutti gli strumenti principali per accedere al mondo del lavoro che richiede sempre di più la conoscenza del pacchetto office o excel, la produzione di montaggi video o la programmazione in C. Riguardo la preparazione ai test universitari verranno svolte lezioni pratiche e teoriche per trasferire ai partecipanti le basi principali di fisica, chimica, matematica, biologia, logica e cultura generale necessari per accedere a facoltà scientifiche o umanistiche. Il corso di imprenditorialità fornirà le basi per poter costruire la propria idea di impresa attraverso la partecipazione di imprenditori di successo e fornirà un'idea di identità digitale in campo aziendale con approfondimenti sulla gestione imprenditoriale analizzando pec, firma digitale, fatturazione elettronica e tutti gli elementi per poter essere imprenditori di se stessi. L' empowerment personale sarà utile per valorizzare le proprie competenze, migliorare la comunicazione interpersonale, scoprire capacità di negoziazione e riconoscere i propri limiti. Ogni corso è indipendente e si potrà partecipare a seconda delle proprie esigenze.
Questi laboratori di cittadinanza digitale sono organizzati dalle associazioni Alumni mathematica, vincitrice di un bando Urbis finanziato dal dall'assessorato alle politiche educative e giovanili del comune di Bari e da un'altra associazione territoriale che si chiama, Generazione San Paolo: «Siamo un gruppo che sostiene questi progetti innovativi – spiega Raffaele Malagoli - per coinvolgere più persone possibili. In particolare è piaciuta l'idea di preparare gli studenti ai test universitari».
I laboratori si svolgeranno presso la chiesa Madre della Divina Provvidenza, dove ieri è stato presentato il progetto, e in altre strutture pubbliche del quartiere che hanno dato la propria disponibilità. «Vogliamo dare degli strumenti concreti – spiega il responsabile dei corsi Vito Pesola - in modo che i partecipanti possano approcciarsi al mondo del lavoro, abbastanza sregolato, e favorire una marcia in più in ambito professionale. Sono tante le materie ed i software di lavoro e tante le metodologie che saranno approfondite».
«Cittadinanza digitale – spiega l'assessore Paola Romano - è uno dei 66 progetti Urbis, un bando del comune di Bari a sostegno del terzo settore e quindi associazioni parrocchie o fondazioni che volevano curare e prendersi cura del proprio quartiere. Il San Paolo è il quartiere di Bari al secondo posto per quantità e qualità di progetti. E in questo caso è molto interessante, perché adesso sembra che la tecnologia divida le persone e soprattutto non riesca ad adempiere al suo compito, aiutare le persone a vivere meglio e a farle uscire dalla propria condizione di povertà. Ci rendiamo conto che in questo momento storico per alcune categorie di cittadini la tecnologia è quasi un ostacolo. Questo progetto mira proprio a far funzionare la tecnologia per il verso giusto».
«Sono molto contento - commenta il presidente del Municipio III del San Paolo, Nicola Schingaro - che questi laboratori si terranno al San Paolo. Non posso che essere entusiasta perché in linea con quello che sto cercando di fare e che in parte ho già realizzato, portare qui dei corsi universitari e quindi di decentrare la conoscenza».
All'incontro hanno partecipato anche il parroco della chiesa, Padre Antonio, e i consiglieri Stefano Franco, Andrea Caradonna e Giuseppe Magrone.
Questi laboratori di cittadinanza digitale sono organizzati dalle associazioni Alumni mathematica, vincitrice di un bando Urbis finanziato dal dall'assessorato alle politiche educative e giovanili del comune di Bari e da un'altra associazione territoriale che si chiama, Generazione San Paolo: «Siamo un gruppo che sostiene questi progetti innovativi – spiega Raffaele Malagoli - per coinvolgere più persone possibili. In particolare è piaciuta l'idea di preparare gli studenti ai test universitari».
I laboratori si svolgeranno presso la chiesa Madre della Divina Provvidenza, dove ieri è stato presentato il progetto, e in altre strutture pubbliche del quartiere che hanno dato la propria disponibilità. «Vogliamo dare degli strumenti concreti – spiega il responsabile dei corsi Vito Pesola - in modo che i partecipanti possano approcciarsi al mondo del lavoro, abbastanza sregolato, e favorire una marcia in più in ambito professionale. Sono tante le materie ed i software di lavoro e tante le metodologie che saranno approfondite».
«Cittadinanza digitale – spiega l'assessore Paola Romano - è uno dei 66 progetti Urbis, un bando del comune di Bari a sostegno del terzo settore e quindi associazioni parrocchie o fondazioni che volevano curare e prendersi cura del proprio quartiere. Il San Paolo è il quartiere di Bari al secondo posto per quantità e qualità di progetti. E in questo caso è molto interessante, perché adesso sembra che la tecnologia divida le persone e soprattutto non riesca ad adempiere al suo compito, aiutare le persone a vivere meglio e a farle uscire dalla propria condizione di povertà. Ci rendiamo conto che in questo momento storico per alcune categorie di cittadini la tecnologia è quasi un ostacolo. Questo progetto mira proprio a far funzionare la tecnologia per il verso giusto».
«Sono molto contento - commenta il presidente del Municipio III del San Paolo, Nicola Schingaro - che questi laboratori si terranno al San Paolo. Non posso che essere entusiasta perché in linea con quello che sto cercando di fare e che in parte ho già realizzato, portare qui dei corsi universitari e quindi di decentrare la conoscenza».
All'incontro hanno partecipato anche il parroco della chiesa, Padre Antonio, e i consiglieri Stefano Franco, Andrea Caradonna e Giuseppe Magrone.