Politica
Bari in Parlamento, Lacarra: «Credibilità maturata con politica in strada»
Stamani l'incontro con il candidato PD alla Camera nel collegio di Bari. Decaro: «Con la faccia vinciamo elezioni»
Bari - domenica 18 febbraio 2018
13.55
La data del 4 marzo si avvicina a marce forzate, e con essa l'appuntamento elettorale che chiamerà gli italiani a eleggere il governo del Paese per i prossimi cinque anni. E con l'approssimarsi dell'appuntamento con le urne entra nel vivo anche la campagna elettorale dei singoli candidati, per esporre il programma e rinnovare gli impegni con i cittadini.
Stamattina è stato il turno di Marco Lacarra, consigliere regionale e candidato alla Camera dei Deputati nel collegio uninominale Puglia 1 (Bari-Libertà-Marconi) per il Partito Democratico. Non una comune tribuna elettorale, ma un incontro informale per allacciare preziosi contatti con la cittadinanza. Un evento particolare a cominciare dalla location: l'incontro, dal nome "Bari in Parlamento", si è tenuto presso il Taiki Sushi Restaurant in via Cardinale Ciasca, zona Poggiofranco nei pressi dell'Hotel Sheraton Nicolaus, e oltre a Marco Lacarra sono intervenuti anche l'assessore all'Innovazione Tecnologica del Comune di Bari Angelo Tomasicchio e il sindaco Antonio Decaro.
«Nel solco del lavoro svolto da Marco Lacarra quando era assessore comunale - esordisce Tomasicchio - sto portando avanti il progetto in materia di agenda digitale della città di Bari. Io e Marco Lacarra siamo espressione di una politica vissuta sul territorio, a differenza di numerosi deputati che non sono abituati a parlare con la gente. Con questo sistema elettorale, infatti, sono in molti coloro che saltano a piè pari la difficoltà di costruire il consenso elettorale dal basso. Oggi la gente guarda con favore ad alcuni movimenti perché è alla ricerca del cambiamento, appendendosi a un sogno irrealizzabile e optando per un voto di protesta. Nei momenti di crisi è normale che molti di noi vengano manipolati dalle informazioni distorte; l'appello, quindi è a pesare ogni notizia, ogni cosa che gira sui social. Chi si improvvisa politico non è detto che sia il miglior politico; esiste però una differenza tra chi crea il consenso tra le persone e chi si crea il consenso sul web. L'invito che rivolgo a Marco Lacarra è di non dimenticarsi, da deputato, della gente che ha conosciuto in questi anni».
Credibilità ed esperienza politica maturata in anni al servizio dello sviluppo del territorio: è questa la ricetta che Lacarra propone all'elettorato. «Ringrazio Angelo Tomasicchio per aver portato avanti il progetto di Smart City che avevo iniziato io da assessore - dice Marco Lacarra. Bari e Genova sono state le prime città ad attuare il piano per l'energia sostenibile; un vero programma di visione strategica per i prossimi dieci anni, e l'agenda digitale si inserisce proprio nel solco di questo lungo lavoro».
«Io - continua Lacarra spiegando le sue resistenze all'essere inserito nei cosiddetti "listini bloccati" - ho sempre contestato coloro che andavano in Parlamento per nomina e poi si dimenticavano della loro città, del territorio. Nel mio caso, comunque, si è scelto di candidare una persona che ha avuto dei voti, che conosce in profondità il tessuto sociale e amministrativo barese. Voglio conquistare l'elezione grazie all'approvazione dei miei concittadini, l'unica vera via per avere forza in Parlamento e portare benefici diretti alla mia città. Mai come questa volta abbiamo l'opportunità di avere persone, come me e Angelo Tomasicchio, con esperienza politica e una credibilità maturata in strada, senza legami con gruppi di potere. Chiedo di votare me e il Partito Democratico per continuare un progetto di centrosinistra che abbiamo avviato tredici anni fa e che adesso si appresta ad affrontare una prova fondamentale. La legislatura che si è appena conclusa è stata quella dei diritti civili, del testamento biologico, dei diritti delle persone con disabilità. Ci sono stati degli errori di comunicazione, come per la Buona Scuola e il passaggio infelice del referendum, ma il PD nasce dalle idee di riformismo e giustizia sociale che sono state portate costantemente avanti. Quando le persone pensano di votare altri partiti o movimenti dobbiamo ricordar loro cosa si è fatto, dobbiamo ricordare loro che i nostri candidati hanno una storia politica e personale ben chiara: ReD (reddito di dignità introdotto dal governo PD della Regione Puglia, NdR), contrasto alla povertà, riforma del sistema delle residenze socio-sanitarie e tanto altro. Credo che questo sia il criterio che ci distingue dagli altri competitor».
«Quella delle elezioni nazionali - dice il sindaco Antonio Decaro, arrivato all'incontro in tuta da ginnastica direttamente dalla Running Heart che si è corsa oggi a Bari - è una partita che sentiamo nostra, e per questo abbiamo deciso di giocarla con una squadra importante, fatta di persone che vengono dal territorio. Bari ha bisogno di un punto di riferimento in Parlamento, perché siamo la prima città d'Italia ad avere la super fibra, e insieme a Matera siamo la città che sperimenta la connessione 5G. Qui sono arrivate società importanti che hanno scelto la nostra realtà per implementare nuove tecnologie».
Il sindaco sottolinea, anche alla luce della sua pregressa esperienza di parlamentare, l'importanza per il territorio barese di avere in Parlamento un gancio affidabile e credibile, che porti avanti un percorso iniziato con il governo PD prima di Renzi e poi di Gentiloni, e che ha visto Bari protagonista di importanti investimenti in diversi settori della vita cittadina. «Dall'ultimo governo - ricorda Decaro - ci sono stati dati 240 milioni di Euro per riqualificare la costa, per mettere a regime il nuovo strumento a supporto del turismo come la Terra di Bari Guest Card, per la digitalizzazione dei documenti. Altri 18 milioni (che fanno oltre 2 miliardi se si considerano gli investimenti in tutto il Paese) sono arrivati per riqualificare i rioni Libertà e il San Paolo, periferie diverse in cui andremo a realizzare servizi e spazi per la socializzazione. Con i soldi del PON Metro, inoltre, abbiamo comprato anche dei nuovi autobus, svecchiando il parco mezzi pubblici più obsoleto d'Italia. Queste cose le abbiamo ottenute grazie alle preziose relazioni con chi ci ha rappresentati in Parlamento. Si sono sbagliate tante cose, ma posso dire con certezza che rispetto a quattro anni fa, quando ero parlamentare, il Paese non è più sull'orlo del fallimento, anche se ovviamente i problemi ci sono ancora e sono tanti. Sono convinto che se andremo a chiedere il voto mettendoci la faccia vinceremo queste le elezioni», conclude il sindaco.
Stamattina è stato il turno di Marco Lacarra, consigliere regionale e candidato alla Camera dei Deputati nel collegio uninominale Puglia 1 (Bari-Libertà-Marconi) per il Partito Democratico. Non una comune tribuna elettorale, ma un incontro informale per allacciare preziosi contatti con la cittadinanza. Un evento particolare a cominciare dalla location: l'incontro, dal nome "Bari in Parlamento", si è tenuto presso il Taiki Sushi Restaurant in via Cardinale Ciasca, zona Poggiofranco nei pressi dell'Hotel Sheraton Nicolaus, e oltre a Marco Lacarra sono intervenuti anche l'assessore all'Innovazione Tecnologica del Comune di Bari Angelo Tomasicchio e il sindaco Antonio Decaro.
«Nel solco del lavoro svolto da Marco Lacarra quando era assessore comunale - esordisce Tomasicchio - sto portando avanti il progetto in materia di agenda digitale della città di Bari. Io e Marco Lacarra siamo espressione di una politica vissuta sul territorio, a differenza di numerosi deputati che non sono abituati a parlare con la gente. Con questo sistema elettorale, infatti, sono in molti coloro che saltano a piè pari la difficoltà di costruire il consenso elettorale dal basso. Oggi la gente guarda con favore ad alcuni movimenti perché è alla ricerca del cambiamento, appendendosi a un sogno irrealizzabile e optando per un voto di protesta. Nei momenti di crisi è normale che molti di noi vengano manipolati dalle informazioni distorte; l'appello, quindi è a pesare ogni notizia, ogni cosa che gira sui social. Chi si improvvisa politico non è detto che sia il miglior politico; esiste però una differenza tra chi crea il consenso tra le persone e chi si crea il consenso sul web. L'invito che rivolgo a Marco Lacarra è di non dimenticarsi, da deputato, della gente che ha conosciuto in questi anni».
Credibilità ed esperienza politica maturata in anni al servizio dello sviluppo del territorio: è questa la ricetta che Lacarra propone all'elettorato. «Ringrazio Angelo Tomasicchio per aver portato avanti il progetto di Smart City che avevo iniziato io da assessore - dice Marco Lacarra. Bari e Genova sono state le prime città ad attuare il piano per l'energia sostenibile; un vero programma di visione strategica per i prossimi dieci anni, e l'agenda digitale si inserisce proprio nel solco di questo lungo lavoro».
«Io - continua Lacarra spiegando le sue resistenze all'essere inserito nei cosiddetti "listini bloccati" - ho sempre contestato coloro che andavano in Parlamento per nomina e poi si dimenticavano della loro città, del territorio. Nel mio caso, comunque, si è scelto di candidare una persona che ha avuto dei voti, che conosce in profondità il tessuto sociale e amministrativo barese. Voglio conquistare l'elezione grazie all'approvazione dei miei concittadini, l'unica vera via per avere forza in Parlamento e portare benefici diretti alla mia città. Mai come questa volta abbiamo l'opportunità di avere persone, come me e Angelo Tomasicchio, con esperienza politica e una credibilità maturata in strada, senza legami con gruppi di potere. Chiedo di votare me e il Partito Democratico per continuare un progetto di centrosinistra che abbiamo avviato tredici anni fa e che adesso si appresta ad affrontare una prova fondamentale. La legislatura che si è appena conclusa è stata quella dei diritti civili, del testamento biologico, dei diritti delle persone con disabilità. Ci sono stati degli errori di comunicazione, come per la Buona Scuola e il passaggio infelice del referendum, ma il PD nasce dalle idee di riformismo e giustizia sociale che sono state portate costantemente avanti. Quando le persone pensano di votare altri partiti o movimenti dobbiamo ricordar loro cosa si è fatto, dobbiamo ricordare loro che i nostri candidati hanno una storia politica e personale ben chiara: ReD (reddito di dignità introdotto dal governo PD della Regione Puglia, NdR), contrasto alla povertà, riforma del sistema delle residenze socio-sanitarie e tanto altro. Credo che questo sia il criterio che ci distingue dagli altri competitor».
«Quella delle elezioni nazionali - dice il sindaco Antonio Decaro, arrivato all'incontro in tuta da ginnastica direttamente dalla Running Heart che si è corsa oggi a Bari - è una partita che sentiamo nostra, e per questo abbiamo deciso di giocarla con una squadra importante, fatta di persone che vengono dal territorio. Bari ha bisogno di un punto di riferimento in Parlamento, perché siamo la prima città d'Italia ad avere la super fibra, e insieme a Matera siamo la città che sperimenta la connessione 5G. Qui sono arrivate società importanti che hanno scelto la nostra realtà per implementare nuove tecnologie».
Il sindaco sottolinea, anche alla luce della sua pregressa esperienza di parlamentare, l'importanza per il territorio barese di avere in Parlamento un gancio affidabile e credibile, che porti avanti un percorso iniziato con il governo PD prima di Renzi e poi di Gentiloni, e che ha visto Bari protagonista di importanti investimenti in diversi settori della vita cittadina. «Dall'ultimo governo - ricorda Decaro - ci sono stati dati 240 milioni di Euro per riqualificare la costa, per mettere a regime il nuovo strumento a supporto del turismo come la Terra di Bari Guest Card, per la digitalizzazione dei documenti. Altri 18 milioni (che fanno oltre 2 miliardi se si considerano gli investimenti in tutto il Paese) sono arrivati per riqualificare i rioni Libertà e il San Paolo, periferie diverse in cui andremo a realizzare servizi e spazi per la socializzazione. Con i soldi del PON Metro, inoltre, abbiamo comprato anche dei nuovi autobus, svecchiando il parco mezzi pubblici più obsoleto d'Italia. Queste cose le abbiamo ottenute grazie alle preziose relazioni con chi ci ha rappresentati in Parlamento. Si sono sbagliate tante cose, ma posso dire con certezza che rispetto a quattro anni fa, quando ero parlamentare, il Paese non è più sull'orlo del fallimento, anche se ovviamente i problemi ci sono ancora e sono tanti. Sono convinto che se andremo a chiedere il voto mettendoci la faccia vinceremo queste le elezioni», conclude il sindaco.