approvazione opere alternative ai passaggi a livello
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Territorio

Bari, il consiglio comunale approva le opere alternative ai passaggi a livello nel Municipio V

L'assise cittadina e quella municipale all'unanimità dicono no ai muri a Palese e Santo Spirito. Opere solo nei tre punti ferroviari soppressi

Passa il "no ai muri" nei quartieri Palese e Santo Spirito di Bari: è stata approvata all'unanimità dal consiglio comunale, riunitosi questa mattina, la mozione urgente che impegna il sindaco a riportare nella prossima seduta della conferenza di servizi fissata da Rfi per martedì 10 settembre, la posizione dell'amministrazione comunale tutta, condivisa anche dal consiglio del V municipio, sul "progetto definitivo per la realizzazione di opere sostitutive dei passaggi a livello in località santo spirito Palese e Lamasinata". Nello specifico il consiglio comunale ha oggi espresso la ferma intenzione di approvare unicamente tre dei progetti delle opere sostitutive periferiche che saranno realizzate in corrispondenza dei passaggi a livello soppressi. Nella mattinata odierna, inoltre, analoga mozione è stata approvata dal Municipio 5, anch'essa all'unanimità, a riprova della unanime condivisione dei di intenti di tutti i consiglieri comunali e municipali.

Le opere previste sono: il sottovia Caladoria e viabilità di collegamento via Napoli e via Lucca, il sottovia Catino e viabilità di collegamento Strada Catino, e il viadotto Lamasinata con la viabilità collegata. Per gli altri stralci previsti dall'intero programma del nodo Bari Nord al momento il Consiglio comunale non intende procedere. La mozione urgente conferma l'intenzione di voler procedere all'approvazione di un primo stralcio delle opere di viabilità alternative rispetto a tutti gli interventi previsti da Rfi, sbloccando i lavori soltanto per alcuni degli otto passaggi a livello inseriti nel programma iniziale, confermando altresì il forte interesse dell'amministrazione a procedere con i successivi livelli di progettazione della variante ferroviaria nord di bari, a seguito della elaborazione della progettazione preliminare già presentato nei mesi scorsi da RFI, così come previsto dallo studio di prefattibilità elaborato dalla stessa RFI.

I programmi di sviluppo della mobilità nell'area nord di Bari che l'amministrazione intende portare avanti prevedono lo spostamento dell'attuale tratta ferroviaria RFI, con il relativo traffico ferroviario dei treni a lunga percorrenza e ad alta velocità, su un nuovo tracciato ferroviario in variante a quello attuale che per un tratto significativo scorre in adiacenza alla SS16 utilizzando un corridoio di suolo già utilizzato dalla predetta infrastruttura stradale. «Ferrovie dello Stato - dice Michelangelo Cavone, presidente del consiglio comunale - porti a termine il progetto della variante ferroviaria a nord di Bari. L'unica soluzione è portare i binari fuori dal centro abitato».

In questo modo, in analogia a quanto già in atto nella zona sud con il progetto della variante denominata "collo d'oca", si prevede di utilizzare l'ex sede ferroviaria per un nuovo sistema di trasporto pubblico locale alternativo ai treni di lunga percorrenza e alta velocità, salvaguardando così la funzione di servizio metropolitano comunale o intercomunale di quanti quotidianamente usano il treno per recarsi in città e viceversa, eliminando nel contempo i disagi ai residenti dovuti al transito dei treni veloci molto vicini al centro abitato e spostando la circolazione lungo un nuovo percorso più esterno rispetto a Santo Spirito e Palese, intermedio tra Torricella e San Pio.

Questa operazione migliorerà la mobilità interna ai quartieri Santo Spirito e Palese, oggi penalizzata da una frattura rappresentata dal fascio di binari, dai passaggi a livello e dall'elevato numero di treni in transito, E potrà produrre enormi benefici anche ai quartieri di Catino, San Pio e Torricella, che risulteranno meglio collegati, e quindi più vicini, sia agli altri quartieri del Municipio V sia al resto della città, condizioni queste ultime che riteniamo possano rappresentare in volano per una maggiore valorizzazione di queste aree periferiche.
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