
Servizi sociali
Assegno di cura, Ruggeri: «4 mila famiglie potrebbero avere il ReD 3.0»
L'assessore al welfare della Regione Puglia spiega come funziona l'alternativa per chi non rientra nel finanziamento
Bari - mercoledì 6 novembre 2019
2.42 Comunicato Stampa
«I cittadini che hanno all'interno del proprio loro nucleo familiare una persona gravemente non autosufficiente e sono stati ammessi all'Assegno di cura ma non beneficiano di tale misura per carenza di risorse disponibili, sono tra i potenziali beneficiari del ReD 3.0». L'assessore regionale al Welfare Salvatore Ruggeri interviene nuovamente sull'argomento dell'assegno di cura.
«Si stima che vi siano oltre 4 mila nuclei familiari che sono potenzialmente eleggibili alla misura ReD 3.0, ma non hanno ancora presentato istanza di accesso - sottolinea - Si deve evidenziare che le procedure di rivalutazione, previste dalla deliberazione di Giunta regionale n. 705/2019, non hanno previsto in alcun modo un riconoscimento dell'assegno di cura a tutte le persone che sono risultati ammissibili alla misura, ma non hanno ricevuto l'assegno di cura perché in una posizione di graduatoria non compatibile con le risorse finanziarie disponibili».
«Per tali situazioni la Regione Puglia ha pubblicato lo scorso 24 giugno 2019 l'avviso per la presentazione delle istanze per l'ammissione alla nuova ed aggiornata versione della misura regionale di sostegno al reddito ed inclusione sociale attiva, denominata Reddito di Dignità (ReD 3.0), che tende a supportare target specifici di utenza che si trovino in condizioni di fragilità e/o indigenza per svariate circostanze. Tra i potenziali beneficiari del ReD 3.0 vi sono proprio i cittadini che hanno all'interno del proprio loro nucleo familiare una persona gravemente non autosufficiente che abbia fatto domanda di accesso all'Assegno di Cura regionale e la cui istanza sia risultata, dopo l'istruttoria di merito da condotta dalle ASL, ammissibile a beneficio ma non finanziata per carenza di risorse disponibili. Questi cittadini sono coloro che possono candidarsi al ReD 3.0 nel ruolo di care-giver a beneficio del proprio congiunto convivente che sia, come detto, fra gli ammissibili non finanziati per la misura Assegno di Cura».
Questi i requisiti richiesti per avere accesso alla misura Red 3.0: il cittadino deve avere compiuto almeno 18 anni di età e non avere compiuto il 67esimo anno di età e deve dichiarare di intendere farsi carico, in qualità di care giver, del lavoro di cura per l'assistenza della persona gravemente non autosufficiente presente nel proprio nucleo familiare e il valore ISEE ordinario non deve superare 20 mila euro. Il contributo economico regionale del ReD 3.0 è di 500 euro al mese e può costituire una valida alternativa all'Assegno di Cura, sebbene di importo mensile inferiore.
«Si stima che vi siano oltre 4 mila nuclei familiari che sono potenzialmente eleggibili alla misura ReD 3.0, ma non hanno ancora presentato istanza di accesso - sottolinea - Si deve evidenziare che le procedure di rivalutazione, previste dalla deliberazione di Giunta regionale n. 705/2019, non hanno previsto in alcun modo un riconoscimento dell'assegno di cura a tutte le persone che sono risultati ammissibili alla misura, ma non hanno ricevuto l'assegno di cura perché in una posizione di graduatoria non compatibile con le risorse finanziarie disponibili».
«Per tali situazioni la Regione Puglia ha pubblicato lo scorso 24 giugno 2019 l'avviso per la presentazione delle istanze per l'ammissione alla nuova ed aggiornata versione della misura regionale di sostegno al reddito ed inclusione sociale attiva, denominata Reddito di Dignità (ReD 3.0), che tende a supportare target specifici di utenza che si trovino in condizioni di fragilità e/o indigenza per svariate circostanze. Tra i potenziali beneficiari del ReD 3.0 vi sono proprio i cittadini che hanno all'interno del proprio loro nucleo familiare una persona gravemente non autosufficiente che abbia fatto domanda di accesso all'Assegno di Cura regionale e la cui istanza sia risultata, dopo l'istruttoria di merito da condotta dalle ASL, ammissibile a beneficio ma non finanziata per carenza di risorse disponibili. Questi cittadini sono coloro che possono candidarsi al ReD 3.0 nel ruolo di care-giver a beneficio del proprio congiunto convivente che sia, come detto, fra gli ammissibili non finanziati per la misura Assegno di Cura».
Questi i requisiti richiesti per avere accesso alla misura Red 3.0: il cittadino deve avere compiuto almeno 18 anni di età e non avere compiuto il 67esimo anno di età e deve dichiarare di intendere farsi carico, in qualità di care giver, del lavoro di cura per l'assistenza della persona gravemente non autosufficiente presente nel proprio nucleo familiare e il valore ISEE ordinario non deve superare 20 mila euro. Il contributo economico regionale del ReD 3.0 è di 500 euro al mese e può costituire una valida alternativa all'Assegno di Cura, sebbene di importo mensile inferiore.