Associazioni
A Bari nasce la via Francigena del sud, da Roma si arriva a Leuca
In Fiera del levante l'assemblea ratifica il nuovo percorso. Ora il percorso arriva in Puglia da Canterbury
Bari - sabato 19 ottobre 2019
17.33
L'associazione europea delle vie Francigene (AEVF) ha approvato all'unanimità il nuovo percorso da Roma a Brindisi e Santa Maria di Leuca della Via Francigena del Sud. Ieri a Bari, in Fiera del levante, l'assemblea che ha ratificato il nuovo percorso di 900 km. Prende quindi forma l'estensione della certificazione della Via Francigena nel Sud a itinerario culturale del Consiglio d'Europa. L'approvazione del tracciato, frutto di un lavoro iniziato nel marzo 2015, ha visto negli anni l'azione del tavolo tecnico interregionale del Sud formato da Lazio, Campania, Basilicata, Molise e Puglia e coordinato da Aevf che si è occupato dell'individuazione del tracciato e la sua geolocalizzazione. Il percorso approvato il 18 ottobre dai soci Aevf porta fino a Santa Maria di Leuca e prevede una variante storica nella Basilicata (via Bradanica) che termina a Matera.
L'asse francigena ora conta un percorso totale di 3mila e 200km. Ora si guarda al 2020, un anno importante per la Via francigena del Sud e non solo. Come annunciato dal sindaco di Canterbury, Robert Thomas, la prossima assemblea AEVF si riunirà proprio nella cittadina medievale del Kent, km zero della Francigena, il 14 e il 15 maggio.
«Un momento storico che fa sentire il Mezzogiorno ricongiunto al resto del Paese e al resto d'Europa - ha detto Aldo Patruno, direttore del dipartimento Turismo, economia della cultura e tutela del territorio della Regione Puglia. Questo lavoro ci ha permesso di lavorare insieme, di metterci in cammino, comprendendo la strategicità di un progetto. Il percorso francigeno è punto di ripartenza di un'idea di Mezzogiorno diverso che vuole stare insieme al resto d'Europa. Questo passaggio ci consentirà di presentarci al Consiglio d'Europa come unita di intenti e anime che viaggiano tutte nella stessa direzione».
«All'inizio ci siamo trovati davanti ad un numero sconfinato di strade - ha evidenziato Angelofabio Attolico, responsabile tecnico della Via Francigena nel Sud per conto di AEVF e delegato di Regione Puglia - è stato quindi preso come riferimento l'Itinerarium Burdigalense (333 d.c.). Insieme alle regioni, alle associazioni impegnate nella messa in sicurezza e messa a punto della segnaletica, è stato realizzato questo percorso. Fondamentale - ha ricordato in chiusura Attolico - è che i cittadini siano responsabilizzati e intervengano nella manutenzione del percorso. Ringrazio tutti coloro che si sono adoperati e lo fanno quotidianamente».
Oggi, questo percorso continua con alcune raccomandazioni. «La via Francigena ha cambiato "pelle" – ha affermato Massimo Tedeschi, presidente Aevf nel suo intervento a Bari. Quella che era la via di Sigerico da Canterbury a Roma oggi è la via per Roma, Santiago e Gerusalemme. Guardiamo in varie direzioni dove la Puglia assume ruolo baricentrico. Noi pensiamo di rendere più attrattiva e importante la Via Francigena. Ci sarà più gente a fruire del cammino perché siamo in questo quadro più ampio europeo».
Il lavoro lungo la via Francigena è ancora lungo e temi come segnaletica, messa in sicurezza e accoglienza sono fondamentali per il futuro di questo percorso che punta a riscoprire la sua dimensione spirituale verso Gerusalemme.
L'asse francigena ora conta un percorso totale di 3mila e 200km. Ora si guarda al 2020, un anno importante per la Via francigena del Sud e non solo. Come annunciato dal sindaco di Canterbury, Robert Thomas, la prossima assemblea AEVF si riunirà proprio nella cittadina medievale del Kent, km zero della Francigena, il 14 e il 15 maggio.
«Un momento storico che fa sentire il Mezzogiorno ricongiunto al resto del Paese e al resto d'Europa - ha detto Aldo Patruno, direttore del dipartimento Turismo, economia della cultura e tutela del territorio della Regione Puglia. Questo lavoro ci ha permesso di lavorare insieme, di metterci in cammino, comprendendo la strategicità di un progetto. Il percorso francigeno è punto di ripartenza di un'idea di Mezzogiorno diverso che vuole stare insieme al resto d'Europa. Questo passaggio ci consentirà di presentarci al Consiglio d'Europa come unita di intenti e anime che viaggiano tutte nella stessa direzione».
«All'inizio ci siamo trovati davanti ad un numero sconfinato di strade - ha evidenziato Angelofabio Attolico, responsabile tecnico della Via Francigena nel Sud per conto di AEVF e delegato di Regione Puglia - è stato quindi preso come riferimento l'Itinerarium Burdigalense (333 d.c.). Insieme alle regioni, alle associazioni impegnate nella messa in sicurezza e messa a punto della segnaletica, è stato realizzato questo percorso. Fondamentale - ha ricordato in chiusura Attolico - è che i cittadini siano responsabilizzati e intervengano nella manutenzione del percorso. Ringrazio tutti coloro che si sono adoperati e lo fanno quotidianamente».
Oggi, questo percorso continua con alcune raccomandazioni. «La via Francigena ha cambiato "pelle" – ha affermato Massimo Tedeschi, presidente Aevf nel suo intervento a Bari. Quella che era la via di Sigerico da Canterbury a Roma oggi è la via per Roma, Santiago e Gerusalemme. Guardiamo in varie direzioni dove la Puglia assume ruolo baricentrico. Noi pensiamo di rendere più attrattiva e importante la Via Francigena. Ci sarà più gente a fruire del cammino perché siamo in questo quadro più ampio europeo».
Il lavoro lungo la via Francigena è ancora lungo e temi come segnaletica, messa in sicurezza e accoglienza sono fondamentali per il futuro di questo percorso che punta a riscoprire la sua dimensione spirituale verso Gerusalemme.