sindaco alla festa di san sebastiano
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Vita di città

A Bari le celebrazioni per San Sebastiano, patrono della Polizia locale. Decaro: «Pensiero va a Marzulli»

Stamattina la cerimonia presso la basilica di San Nicola. Il sindaco: «Lavoro di prossimità, attenzione e sacrifici»

Le Polizie locali festeggiano il loro patrono, San Sebastiano. Questa mattina anche a Bari, presso la basilica di San Nicola, si è celebrata la messa, presieduta dal vescovo monsignor Francesco Cacucci, per onorare il santo protettore del corpo.

La cerimonia è stata preceduta dall'inquadramento dei plotoni della Polizia locale nella piazza antistante la Basilica, mentre al termine della celebrazione si è svolta la consegna di encomi agli ufficiali e agli agenti che si sono particolarmente distinti nel corso del servizio.

«Oggi celebriamo San Sebastiano martire - ha detto il sindaco Antonio Decaro - il santo patrono delle Polizie locali e di tutti gli agenti che quotidianamente presidiano le nostre città prendendosene cura. In questa giornata il mio pensiero va a tutti gli operatori della Polizia locale, donne e uomini, feriti o aggrediti durante il lavoro. A quegli agenti che su strada, giorno e notte, sono ligi al proprio dovere. Inevitabile, in questa giornata, ricordare Nicola Marzulli, che ci ha lasciato all'improvviso lo scorso anno. Lui amava questa giornata. Questa era la festa del Corpo della Polizia locale che oggi insieme alla città di Bari lo saluta e lo ringrazia. Se abbiamo imparato a conoscerti solo un po' in questi anni in cui abbiamo lavorato insieme, so che avrai messo in riga anche qualcuno lassù. Così come so che da lassù proteggi la nostra città e tutti noi, a partire dalle donne e gli uomini della Polizia locale che sotto la guida del comandante Michele Palumbo continuano ad accompagnare la nostra città. Rivolgo un saluto particolare a Michele Palumbo e ti ringrazio per quello che stai facendo, so che non è stato facile intraprendere questo percorso così all'improvviso, in un momento di sgomento per tutti, ma so anche che sei una persona coraggiosa e che ami la città in cui sei nato e cresciuto, come la amiamo tutti noi. Permettetemi, infine, come presidente Anci, di rivolgere un pensiero agli oltre 60.000 agenti delle Polizie locali italiane per il lavoro e l'impegno quotidiano che svolgono sui territori del nostro Paese. Un lavoro di prossimità, di attenzione, di sacrifici, di amore innanzitutto per le proprie città. Gli agenti della Pl sono il primo simbolo di sicurezza che i cittadini percepiscono, l'autorità più vicina alla loro dimensione territoriale: che si tratti della gestione della viabilità o di maggiore sicurezza nei luoghi pubblici, i cittadini si rivolgono ai vigili urbani, come sono ancora abituati a chiamarli. Se è vero, come dice il presidente Mattarella, che i sindaci sono il terminale più esposto della Repubblica, gli agenti della Polizia locale sono i primi terminali sul territorio. A volte i cittadini si rivolgono a voi per chiedere indicazioni, per proteggere i bambini davanti alle scuole, per avere giustizia in caso di lite. Non sempre, però, vi ringraziano. A volte non capiscono che quella multa che avete fatto loro forse contribuisce a salvare la vita di qualcuno. Un limite di velocità superato su una strada urbana può significare la morte di un ragazzo che di vita, invece, ne avrebbe ancora tanta davanti a sé. Purtroppo ho ancora negli occhi le immagini devastanti, non solo per un genitore, dei tre giovanissimi morti in tre incidenti stradali in città nello scorso anno. Per tanti sono un nome o un cognome pubblicati su un giornale, ma non per voi. Voi che siete i primi ad intervenire e che spesso avete la responsabilità di comunicare l'accaduto alle famiglie straziate dal dolore. Questo è anche il vostro compito, a volte duro e faticoso, ma necessario ed è per questo che io, da sindaco e da padre, vi ringrazio per il quotidiano e incessante lavoro che svolgete sulle nostre strade. Anche l'anno appena trascorso ci ha visti lavorare fianco a fianco, durante tante manifestazioni sportive, e non da ultimo le scorse festività in un mese di eventi che hanno richiamato a Bari migliaia di persone. E mentre tutti sono in piazza che si divertono, voi siete lì a verificare che tutto si svolga nel migliore dei modi e Bari mostri il suo volto migliore. Oggi sarei onorato di portare qui anche i ringraziamenti di tutti i baresi che non hanno l'occasione di farlo. Molto spesso il vostro lavoro non viene valorizzato e apprezzato come dovrebbe ma io sono orgoglioso, oggi, di poter dire che la Polizia locale di Bari, per competenza, professionalità e determinazione, non ha nulla da invidiare alle altre forze dell'ordine, che ringrazio per il lavoro che quotidianamente svolgono contro la criminalità organizzata. Se qualche settimana fa sono state eseguite 13 misure cautelari nei confronti di altrettanti soggetti nell'ambito di una maxi operazione scaturita da un'indagine che ha visto coinvolti criminali di Bari, Bitetto, Palo del Colle, Roma e Aosta, che da tempo ricattavano e sfruttavano donne finite nella rete della prostituzione, lo dobbiamo al lavoro della Polizia locale di Bari, alla costanza di chi quotidianamente è impegnato nel contrasto alla criminalità sul nostro territorio. Attraverso questa indagine, è stata scoperta un'organizzazione criminale che aveva messo in piedi un vero e proprio quartiere a luci rosse lungo la costa sud della città, sfruttando le ragazze e favorendo una situazione di degrado estremo nella nostra città. Lo stesso degrado che insieme stiamo cercando di combattere tra i vicoli e i tuguri del quartiere Libertà. Perché é troppo facile prendersela con chi è più debole, incolpare chi vive in una situazione di fragilità e cerca di arrangiarsi come può, più difficile colpire chi su quella fragilità invece ha costruito fortune, magari affittando in nero un deposito a 6 persone senza neanche garantire loro i minimi servizi igienici. In questi mesi tante sono le situazioni di estremo degrado che la Polizia locale di Bari ha scovato e interrotto. Con l'ausilio della Asl e delle Forze dell'Ordine stiamo anche provando a tracciare un nuovo percorso istituzionale che impedisca a quei proprietari di tornare ad affittare in queste condizioni i propri immobili, perché da sempre l'obiettivo comune che abbiamo condiviso è stato riportare la legalità in quel quartiere, a cominciare dalle piccole cose, dalle multe per le deiezioni canine, ai rifiuti abbandonati in maniera scellerata, ai sigilli sui tuguri. Per questo, e per tanti altri motivi, è giusto che il Corpo della Polizia locale abbia i riconoscimenti che gli spettano oltre alle garanzie necessarie a salvaguardare le tantissime professionalità che vi operano. Riconoscimenti che in sede Anci chiediamo a Governo e Parlamento, senza demordere. Così come stiamo facendo da oltre 10 anni sul tema dell'accesso alle banche dati, fondamentale per l'attività quotidiana degli operatori delle Polizie locali. Così come abbiamo fatto, raggiungendo risultati almeno in parte positivi, sul tema delle assunzioni, anche se le condizioni previste per beneficiare della deroga sono eccessive e comunque limitative rispetto all'obiettivo di garantire il 100% del turn over per l'area della vigilanza.Così come continueremo a sollecitare la revisione della legge quadro 65 del 1986, che a distanza di oltre 30 anni deve essere adeguata alle esigenze e alle nuove funzioni assegnate. Noi sindaci continueremo a farlo con convinzione e determinazione nella consapevolezza che nella costruzione di una vera comunità cittadina la professionalità, la competenza e la dedizione degli operatori delle Polizie locali non solo sono necessarie ma sono un pilastro fondamentale su cui tutti noi facciamo affidamento. Per tutte queste ragioni sono contento di essere qui oggi, per onorare la vostra festa e per dirvi grazie: grazie perché in questi anni non mi avete mai fatto mancare il vostro sostegno, una stretta di mano, uno sguardo e la vostra presenza costante. Per me la vostra presenza è stata importante, una sorta di coperta di linus che mi ricorda il lavoro fatto insieme per strada con quelle fortunate transenne, spostate tante volte per le chiusure al traffico ormai tanti anni fa. Non dimentico da dove vengo né dimentico il lavoro fatto insieme e che mi ha permesso in questi anni di diventare sindaco. Per me è cominciato tutto così, e oggi che tra di voi vedo tanti volti giovani, vorrei augurarvi di vivere questa città come l'hanno vissuta i vostri colleghi più anziani, vorrei chiedervi di amarla e servirla come se fosse la vostra famiglia, e come le grandi famiglie, questa città è un po' complicata ma è anche capace di un amore incredibile e di regalarvi tante soddisfazioni».
  • Antonio Decaro
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