
Calcio
SSC Bari, un ottimo mercato con un occhio alla sostenibilità
Caserta avrà a disposizione almeno due calciatori per ruolo
Bari - martedì 2 settembre 2025
17.37
Hanno fatto tutto secondo i piani ed hanno rispettato l'idea di sostenibilità avanzata dalla società. I direttori sportivi Giuseppe Magalini e Valerio Di Cesare hanno rivoluzionato il Bari, ma hanno messo a disposizione di mister Fabio Caserta una rosa di tutto rispetto, che potrà dire la sua in campionato.
Sostenibilità era la parola d'ordine e loro sono stati capaci dapprima di attingere da un Brescia fallito profili svincolati di spessore per la categoria e poi hanno sondato il mercato, centrando obiettivi con esborso esclusivamente di stipendi per il club della Filmauro.
Infine la nuova patrimonializzazione, con diversi giocatori finalmente di proprietà e con contratti su base biennale o triennale. Uno sguardo al futuro prossimo che sembrava impossibile solo fino a qualche settimana fa.
Qualche addetto ai lavori ha pensato ad una svolta societaria, con i De Laurentiis che starebbero indirizzando il Bari verso la vendita grazie ad un patrimonio ben più solido. Non sappiamo se tutto ciò corrisponda alle strategia societarie, ma resta un fatto: il mercato estivo è stato da 8 pieno se si considerano budget a disposizione dei direttori sportivi e qualità di molti calciatori arrivati.
A nostro avviso il centrocampo è il reparto più rinforzatosi, quasi sontuoso per la B, viste anche le prime due sfortunate uscite stagionali. Verreth è l'architetto su cui si regge la casa biancorossa, Braunoder un moto perpetuo che farà comodo lungo una stagione faticosissima, Pagano un talento purissimo capace di giocate di alto livello ed inserimenti che possono divenire letali per le difese avversarie. Le aggiunte di Castovilli, un extralusso per la categoria se l'ex campione d'Europa supererà i suoi timori da post-infortunio al ginocchio, di Darboe, corsa, fisico e piedi discreti, e di Maggiore, un cavallo di ritorno che potrebbe assicurare le penetrazioni giuste, fanno della mediana una zona del campo in cui il Bari non è più corto come nelle passate due stagioni e si presenta tra le migliori della cadetteria.
In avanti si aspetta il rientro di Gytkjaer per dare a Moncini un'alternativa che sappiamo si prolungherà per tutta la stagione, perché entrambi meritano una maglia da titolare, mentre a Sibilli si è aggiunto Rao ed a Partipilo, Antonucci, uno che nell'ultima annata calcistica si è fatto valere anche a Cesena e che in B è un calciatore di prima fascia.
Dietro il buon Nikolaou di questo avvio di campionato e Vicari, non ci saranno solo i giovani Kassama e Mavraj, prospetti che garantirebbero freschezza, ma si è aggiunto Meroni, centrale di categoria, affidabile.
Il ritrovato Dorval, Dickmann e Pucino garantiranno a Burgio la possibilità di imparare a capire in quale realtà si è calato e faranno sì che le fasce difensive non siano mai scoperte. Si va avanti, dunque, con un piglio differente ed i 15mila del San Nicola di domenica 31 agosto hanno già decretato il fallimento di una presunta diserzione mai iniziata.
Perché Bari è così: vuol vedere bel gioco ed impegno e questi due elementi non sono mancati. Il resto è polemica sterile da social. Resta la contestazione a papà Aurelio, prima che al figlio Luigi De Laurentiis, ma non si fiacca l'amore per quei colori.
E con questo mercato, Bari può davvero pensare ai playoff come ad un traguardo fattibile. Il campo darà le risposte che sostenitori, tifosi e giornalisti cercano.
Sostenibilità era la parola d'ordine e loro sono stati capaci dapprima di attingere da un Brescia fallito profili svincolati di spessore per la categoria e poi hanno sondato il mercato, centrando obiettivi con esborso esclusivamente di stipendi per il club della Filmauro.
Infine la nuova patrimonializzazione, con diversi giocatori finalmente di proprietà e con contratti su base biennale o triennale. Uno sguardo al futuro prossimo che sembrava impossibile solo fino a qualche settimana fa.
Qualche addetto ai lavori ha pensato ad una svolta societaria, con i De Laurentiis che starebbero indirizzando il Bari verso la vendita grazie ad un patrimonio ben più solido. Non sappiamo se tutto ciò corrisponda alle strategia societarie, ma resta un fatto: il mercato estivo è stato da 8 pieno se si considerano budget a disposizione dei direttori sportivi e qualità di molti calciatori arrivati.
A nostro avviso il centrocampo è il reparto più rinforzatosi, quasi sontuoso per la B, viste anche le prime due sfortunate uscite stagionali. Verreth è l'architetto su cui si regge la casa biancorossa, Braunoder un moto perpetuo che farà comodo lungo una stagione faticosissima, Pagano un talento purissimo capace di giocate di alto livello ed inserimenti che possono divenire letali per le difese avversarie. Le aggiunte di Castovilli, un extralusso per la categoria se l'ex campione d'Europa supererà i suoi timori da post-infortunio al ginocchio, di Darboe, corsa, fisico e piedi discreti, e di Maggiore, un cavallo di ritorno che potrebbe assicurare le penetrazioni giuste, fanno della mediana una zona del campo in cui il Bari non è più corto come nelle passate due stagioni e si presenta tra le migliori della cadetteria.
In avanti si aspetta il rientro di Gytkjaer per dare a Moncini un'alternativa che sappiamo si prolungherà per tutta la stagione, perché entrambi meritano una maglia da titolare, mentre a Sibilli si è aggiunto Rao ed a Partipilo, Antonucci, uno che nell'ultima annata calcistica si è fatto valere anche a Cesena e che in B è un calciatore di prima fascia.
Dietro il buon Nikolaou di questo avvio di campionato e Vicari, non ci saranno solo i giovani Kassama e Mavraj, prospetti che garantirebbero freschezza, ma si è aggiunto Meroni, centrale di categoria, affidabile.
Il ritrovato Dorval, Dickmann e Pucino garantiranno a Burgio la possibilità di imparare a capire in quale realtà si è calato e faranno sì che le fasce difensive non siano mai scoperte. Si va avanti, dunque, con un piglio differente ed i 15mila del San Nicola di domenica 31 agosto hanno già decretato il fallimento di una presunta diserzione mai iniziata.
Perché Bari è così: vuol vedere bel gioco ed impegno e questi due elementi non sono mancati. Il resto è polemica sterile da social. Resta la contestazione a papà Aurelio, prima che al figlio Luigi De Laurentiis, ma non si fiacca l'amore per quei colori.
E con questo mercato, Bari può davvero pensare ai playoff come ad un traguardo fattibile. Il campo darà le risposte che sostenitori, tifosi e giornalisti cercano.


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