bari turris. <span>Foto Ssc Bari </span>
bari turris. Foto Ssc Bari
Calcio

Poco concreto e penalizzato dall’arbitraggio, il Bari apre il 2021 con un grande rimpianto

I biancorossi pareggiano con la Turris dopo un’ottima prestazione e vedono allontanarsi il primo posto dopo una domenica sfortunata

Il 2021 del Bari si apre esattamente come si era chiuso il 2020, con il segno X. I biancorossi non vanno oltre l'1-1 contro la Turris al San Nicola, identico risultato raccolto il 23 dicembre a Palermo. Eppure è un pareggio molto diverso rispetto al precedente, e per questo ancora più indigesto.

Sì, perché i biancorossi di Auteri escono dalla sfida contro i corallini con un solo punto, ma con una delle migliori prestazioni stagionali. Nonostante la grave assenza di Maita (fermato dal Covid), i galletti partono subito forte dai blocchi (fattore nuovo per una squadra "diesel" come il Bari), mettendo alle corde fin dalle prime battute i campani. Al 2' D'Orazio si procura il rigore facendosi atterrare da Rainone in area, ma il tentativo dal dischetto sparato nella deserta curva sud da Antenucci è il preludio a una giornata in cui tutto quello che poteva andare male è andato male. A cominciare dalla rete di Giannone al 29', che su cross da destra di Da Dalt (esterno interessante) mette di testa in rete l'unico tiro in porta degli ospiti nel primo tempo.

Il 7 ci mette un po' a carburare dal clamoroso errore, ma nella ripresa fa vedere tutte le sue qualità, colpendo una traversa dal limite e facendosi bloccare sulla linea di porta un destro a colpo sicuro. La giornata sfortunata del Bari, però, sta tutta nel goffo tentativo di tap-in di Montalto (subentrato nella ripresa), che da un paio di metri con la porta spalancata consegna al portiere campano Abagnale un pallone insperatamente facile da neutralizzare. Per quanto paradossale possa sembrare, il Bari trova il goal nella maniera più difficile: bomba dai 25 metri di D'Ursi (lo stesso che a Palermo era finito sul banco degli imputati per la poca freddezza nell'area avversaria) che toglie la ragnatela dall'incrocio dei pali.

Di mezzo, poi, ci si mette anche la giornata no dell'arbitro Longo: nel primo tempo Di Cesare spara dal cuore dell'area piccola sulla faccia interna della traversa, palla che rimbalza oltre la linea di porta ma per il fischietto calabrese non è goal. Errore da matita blu. Altrettanto imbarazzante è il fallo di mano non fischiato a Lorenzini, che a pochi metri dalla porta ferma con il braccio il tiro di Semenzato, appostato dopo la traversa centrata dai difensori della Turris su un clamoroso rimpallo.

Insomma, al Bari si può rimproverare poco o nulla sul piano della prestazione, ma la poca concretezza in zona goal dei cannonieri biancorossi e le clamorose sviste dell'arbitro regalano ai galletti un avvio di anno nuovo all'insegna del rammarico. Auteri nel finale manda in campo Bianco, Candellone, Andreoni (finalmente si vede, molto positivo il suo ingresso) e Montalto, ma neanche lo spregiudicato 4-2-4 riesce a regalare ai padroni di casa un successo che sarebbe stato meritato.

E, siccome i guai non arrivano mai da soli, nel frattempo la Ternana vince 2-1 contro il Monopoli una partita ancor più rocambolesca, che vede i biancoverdi pugliesi fallire ben due rigori. Il primo posto delle fere si allontana a 8 punti, e fra non molto gli uomini di Lucarelli potranno convertire la possibilità di andare a +11 e sfruttare il vantaggio (aleatorio, ma fino a un certo punto) di avere una partita in più, mettendo ulteriore pressione sulle spalle di un Bari forse ancora troppo fragile nel duello di nervi a distanza. La promozione diretta, allo stato attuale delle cose, sembra una chimera; per il Bari si profila ancora una volta la strada lunga dei playoff, anche se da giocare c'è ancora un girone e una partita. Rimane, come ha sottolineato Auteri, l'ottima prestazione, un elemento comunque molto solido su cui costruire le nuove ambizioni di un Bari che ancora non riesce a spiccare il volo.
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