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Viaggio nel quartiere Libertà, tra proclami e il tribunale che se ne va

Tanti negli ultimi anni gli interventi, spesso spot e slegati tra di loro, per la rinascita di una delle zone più popolose di Bari

Il quartiere Libertà di Bari vive da sempre di grossi contrasti. Zona tra le più popolose della città con i suoi (stando all'ultimo censimento disponibile) 38 701 abitanti, che significa una densità abitativa pari a 22 370,52 abitanti per km², al suo interno vanta diverse realtà importanti dal Redentore, alla ex Manifattura (che presto sarà sede del Cnr), dall'attuale tribunale civile a laboratori urbani come l'Officina degli Esordi e Spazio 13 fino al cimitero monumentale.

In questi anni tanti sono stati i proclami e le iniziative che hanno interessato il quartiere, ma spesso tutto è stato realizzato senza un vero piano di fondo che fosse un progetto complessivo, piuttosto sono stati tanti gli interventi spot. Dalla realizzazione del giardino Mimmo Bucci, ormai abbandonato a sé stesso, agli stessi spazi urbani citati che spesso rappresentano oasi nel deserto.

Da anni si parla della rinascita di via Manzoni, tramite un progetto di pedonalizzazione che vede cittadini e commercianti divisi sulla reale utilità. A breve al riguardo dovrebbe partire una sperimentazione su tre isolati, con l'obiettivo di rendere quella che era una delle strade dello shopping della città di nuovo viva, vitale e soprattutto vissuta dai cittadini.

Un quartiere che in molti definiscono povero, che rischia di diventarlo ancora di più con il trasferimento dell'attuale tribunale presente in piazza De Nicola, i cui uffici dovrebbero a breve essere trasferiti nella seconda torre Telecom a Poggiofranco. Il timore, di cittadini e negozianti, nonostante la promessa che quell'edificio non resterà vuoto, è che la zona possa spegnersi, che i negozi finiscano per chiudere e che un altro pezzo del quartiere divenga terra di nessuno.

La speranza è riposta in quelle attività che si trovano in zona e che non sono strettamente legate all'indotto fatto da avvocati, giudici, ecc... Come sottolinea Annarita Magrino, titolare di un centro estetico vicino al tribunale: «Lo spostamento si può influenzare in minima parte la mia attività, in quanto le clienti fedeli comunque vengono su appuntamento. Diminuiranno probabilmente solo le clienti di passaggio».

Presto, stando a quanto dichiarato dall'assessore Galasso, termineranno i lavori del parco Maugeri, che sorgerà là dove un tempo c'era l'ex gasometro e dove qualcuno avrebbe voluto dei palazzi. La speranza è che diventi davvero un luogo importante per il quartiere, e non l'ennesimo spazio riqualificato e poi lasciato in balia di vandali e delinquenza.
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