
Cronaca
Traffico di armi e droga fra le province di Bari e Matera, concluse le indagini su 24 sospettati
I fatti si riferiscono al periodo luglio 2016-settembre 2017. Sotto la lente d'ingrandimento della polizia anche falsi incidenti stradali
Bari - mercoledì 24 giugno 2020
13.12
Un sospetto traffico di armi e droga fra le province di Bari e Matera finisce sotto la lente d'ingrandimento della polizia di Stato. La Questura del capoluogo lucano ha notificato, su disposizione della Procura della Repubblica di Matera, un avviso di conclusione delle indagini ex art.415 bis c.p.p. a 24 persone, ritenute responsabili a vario titolo di detenzione e porto illegali di armi e munizioni, spaccio di sostanze stupefacenti, furto aggravato, spesa di banconote false, possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, ricettazione, truffa a compagnia d'assicurazione per falso incidente stradale e spari in luogo pubblico.
Le indagini, condotte dalla squadra mobile di Matera, sono state avviate a seguito di segnalazioni di colpi d'arma da fuoco esplosi nella periferia e in provincia di Matera. I reati si riferiscono a fatti commessi nella provincia di Matera e in quella di Bari dal mese di settembre 2016 a luglio 2017.
Delle 24 persone indagate, 15 sono residenti a Matera, 4 in provincia, 4 nella provincia di Bari e una in provincia di Pordenone.
L'immediata identificazione degli autori di tali atti, avvenuta anche attraverso la visione di immagini di telecamere presenti nelle zone interessate, ha portato gli investigatori a individuare un fiorente traffico di armi e droga provenienti dalla vicina Puglia, in particolare da Altamura, Gravina di Puglia e Santeramo in Colle.
Nel corso dell'attività sono state eseguite numerose perquisizioni e sequestri. In particolare, sono state sequestrare nove pistole, tutte clandestine e di diverso calibro e marca, un teaser (arma in grado di produrre scariche elettriche), diversi coltelli e centinaia di munizioni; per il possesso di tali armi, nove persone sono state arrestate in flagranza di reato.
Sono stati riscontrati anche alcuni falsi incidenti stradali, dichiarati allo scopo di ottenere i rimborsi dalle compagnie assicurative. Alcuni indagati, dopo aver falsamente denunciato lo smarrimento delle proprie carte di identità, le consegnavano a loro complici che sostituivano le fotografie e le cedevano a cittadini di nazionalità albanese, i quali utilizzavano tali documenti falsificati per potersi recare in altri Paesi dell'area Schengen. Durante l'indagine due albanesi sono stati arrestati a Milano mentre erano in procinto di imbarcarsi su un aereo diretto in Gran Bretagna.
Notevole era la spregiudicatezza di alcuni degli attuali indagati. Sei di loro, in passato, hanno vessato un extracomunitario che frequentava il loro stesso bar. In numerose occasioni lo hanno deriso, insultato per il colore della sua pelle, picchiato e minacciato con una pistola, costringendolo a dar loro soldi o a pagare le loro consumazioni.
Dopo che quest'ultimo aveva presentato denuncia, i sei avevano continuato a minacciarlo, al fine di costringerlo a ritirare l'atto, senza però riuscirci. Per questi fatti, quattro di loro sono stati già condannati in primo grado dal Tribunale di Matera per estorsione aggravata e continuata, mentre altri due hanno optato per il patteggiamento.
Altri soggetti, ora imputati, sono accusati della commissione di altri reati, in particolar modo dello spaccio di stupefacenti a Matera, quali hashish, marijuana e cocaina, droga venduta a decine di assuntori. Nel corso dell'indagine sono state sequestrate diverse centinaia di grammi di queste sostanze.
Le indagini, condotte dalla squadra mobile di Matera, sono state avviate a seguito di segnalazioni di colpi d'arma da fuoco esplosi nella periferia e in provincia di Matera. I reati si riferiscono a fatti commessi nella provincia di Matera e in quella di Bari dal mese di settembre 2016 a luglio 2017.
Delle 24 persone indagate, 15 sono residenti a Matera, 4 in provincia, 4 nella provincia di Bari e una in provincia di Pordenone.
L'immediata identificazione degli autori di tali atti, avvenuta anche attraverso la visione di immagini di telecamere presenti nelle zone interessate, ha portato gli investigatori a individuare un fiorente traffico di armi e droga provenienti dalla vicina Puglia, in particolare da Altamura, Gravina di Puglia e Santeramo in Colle.
Nel corso dell'attività sono state eseguite numerose perquisizioni e sequestri. In particolare, sono state sequestrare nove pistole, tutte clandestine e di diverso calibro e marca, un teaser (arma in grado di produrre scariche elettriche), diversi coltelli e centinaia di munizioni; per il possesso di tali armi, nove persone sono state arrestate in flagranza di reato.
Sono stati riscontrati anche alcuni falsi incidenti stradali, dichiarati allo scopo di ottenere i rimborsi dalle compagnie assicurative. Alcuni indagati, dopo aver falsamente denunciato lo smarrimento delle proprie carte di identità, le consegnavano a loro complici che sostituivano le fotografie e le cedevano a cittadini di nazionalità albanese, i quali utilizzavano tali documenti falsificati per potersi recare in altri Paesi dell'area Schengen. Durante l'indagine due albanesi sono stati arrestati a Milano mentre erano in procinto di imbarcarsi su un aereo diretto in Gran Bretagna.
Notevole era la spregiudicatezza di alcuni degli attuali indagati. Sei di loro, in passato, hanno vessato un extracomunitario che frequentava il loro stesso bar. In numerose occasioni lo hanno deriso, insultato per il colore della sua pelle, picchiato e minacciato con una pistola, costringendolo a dar loro soldi o a pagare le loro consumazioni.
Dopo che quest'ultimo aveva presentato denuncia, i sei avevano continuato a minacciarlo, al fine di costringerlo a ritirare l'atto, senza però riuscirci. Per questi fatti, quattro di loro sono stati già condannati in primo grado dal Tribunale di Matera per estorsione aggravata e continuata, mentre altri due hanno optato per il patteggiamento.
Altri soggetti, ora imputati, sono accusati della commissione di altri reati, in particolar modo dello spaccio di stupefacenti a Matera, quali hashish, marijuana e cocaina, droga venduta a decine di assuntori. Nel corso dell'indagine sono state sequestrate diverse centinaia di grammi di queste sostanze.