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Cronaca
Sgomberata la casa popolare occupata dalla nipote del boss Palermiti
L'abitazione in via Caldarola, a Japigia, era di Filippo Cucumazzo, ex malavitoso diventato collaboratore di giustizia
Bari - martedì 11 marzo 2025
11.34
Una casa popolare del rione Japigia di Bari, occupata abusivamente dalla nipote 25enne del boss mafioso Eugenio Palermiti, è stata sgomberata questa mattina su ordine scritto della Prefettura di Bari. A carico della donna, che aveva occupato un alloggio popolare senza averne titolo, vi era un ordine di sfratto esecutivo.
E alla fine Rosanne Palermiti, nipote del boss di Japigia, che aveva occupato un appartamento popolare in via Caldarola, ha deciso di andare via. L'appartamento era inizialmente occupato da un ex appartenente al clan, Filippo Cucumazzo, poi diventato collaboratore di giustizia. L'operazione per lo sgombero dell'alloggio popolare, coordinata dalla Prefettura con 40 unità tra Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza, si è conclusa senza difficoltà, ma non senza resistenze.
Tre anni fa la donna, con ogni probabilità con l'aiuto del clan mafioso, si è impossessata non solo dell'immobile, ma anche degli arredi. Tre anni più tardi la stessa donna ha lasciato l'appartamento: pare che andrà a vivere nella casa del padre, nella stessa palazzina, assegnata regolarmente. I mobili invece verranno trasferiti provvisoriamente in un locale al piano terra di un inquilino. Sul posto anche i rappresentanti di Arca Puglia coordinati dall'amministratore unico Piero De Nicolo.
Dopo il termine dello smontaggio, la porta dell'immobile è stata chiusa con una speciale porta blindata e sorvegliata da una telecamera, in attesa di riconsegnare la casa ad un assegnatario: potrebbe essere usato per rispondere a qualche vicenda di emergenza. Le operazioni di sgombero si sono completate in mattinata.
E alla fine Rosanne Palermiti, nipote del boss di Japigia, che aveva occupato un appartamento popolare in via Caldarola, ha deciso di andare via. L'appartamento era inizialmente occupato da un ex appartenente al clan, Filippo Cucumazzo, poi diventato collaboratore di giustizia. L'operazione per lo sgombero dell'alloggio popolare, coordinata dalla Prefettura con 40 unità tra Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza, si è conclusa senza difficoltà, ma non senza resistenze.
Tre anni fa la donna, con ogni probabilità con l'aiuto del clan mafioso, si è impossessata non solo dell'immobile, ma anche degli arredi. Tre anni più tardi la stessa donna ha lasciato l'appartamento: pare che andrà a vivere nella casa del padre, nella stessa palazzina, assegnata regolarmente. I mobili invece verranno trasferiti provvisoriamente in un locale al piano terra di un inquilino. Sul posto anche i rappresentanti di Arca Puglia coordinati dall'amministratore unico Piero De Nicolo.
Dopo il termine dello smontaggio, la porta dell'immobile è stata chiusa con una speciale porta blindata e sorvegliata da una telecamera, in attesa di riconsegnare la casa ad un assegnatario: potrebbe essere usato per rispondere a qualche vicenda di emergenza. Le operazioni di sgombero si sono completate in mattinata.