School Sharing alla Gabelli di Catino
School Sharing alla Gabelli di Catino
Scuola e Lavoro

"School Sharing", gli studenti della Gabelli di Catino all'avanguardia contro gli sprechi alimentari

Concluso il progetto di Avanzi Popolo, finanziato da Fondazione Megamark. L'on. Gadda: «La Puglia eccellenza del Sud con proposte innovative»

La lotta agli e la diffusione di una cultura del rispetto del cibo e dei beni materiali inizia a scuola. Nel rione Catino di Bari si è già un passo avanti: i ragazzi dell'Istituto Comprensivo Aristide Gabelli hanno concluso oggi il progetto "School Sharing", che li ha visti impegnati per tutto l'anno scolastico nell'approfondimento sui temi del riuso delle eccedenze, della parsimonia e della consumazione consapevole del cibo.

Un progetto che all'interno della scuola è stato portato dall'APS Farina 080, ideatrice di Avanzi Popolo 2.0 e vincitrice del bando Orizzonti Solidali di Fondazione Megamark che ne ha finanziato la realizzazione. All'incontro conclusivo hanno partecipato l'Onorevole Maria Chiara Gadda - firmataria della legge 166 contro gli sprechi alimentari, entrata in vigore il 14 settembre 2016 - insieme all'assessore comunale alle Politiche giovanili Paola Romano e a Daniela Balducci di Fondazione Megamark.

Durante la mattinata i ragazzi hanno illustrato i contenuti del loro anno di studio e d'impegno, mirabilmente sintetizzati nel cortometraggio realizzato dagli alunni con la preziosa collaborazione dell'Accademia del Cinema di Enziteto, proiettato nell'ambito dell'evento. Riflettori accesi su quella terza parte di prodotti alimentari che ogni anno va sprecata, e che invece può essere ceduta a chi sostiene famiglie e persone in difficoltà o che, nel caso del cibo toccato, può essere destinata ad altri usi come quello agricolo ma non solo.

Un modo semplice, divertente ed efficace per piantare un seme tra le nuove generazioni che, nel pieno della loro fase di crescita, sanno farsi veicolo di buone prassi prima presso i propri genitori e parenti, e poi nella società del futuro.

Sottolineando il fatto che, in maniera inconsapevole, gli studenti della Gabelli di Catino hanno dato piena attuazione al testo della legge contro gli sprechi, l'On. Gadda dice: «Le leggi non camminano mai sulle gambe di chi le scrive, ma su quelle di chi le interpreta e le applica ogni giorno. La finalità del testo normativo è il recupero delle eccedenze non solo alimentari, ma anche di farmaci o prodotti come la cancelleria e destinarli a chi è in condizione di bisogno. Le eccedenze non sono sempre eliminabili, per vari motivi; il tema vero è capire se quella eccedenza può trovare una destinazione. Tutto ruota attorno al concetto di "valore": il cibo non ha solo un valore commerciale, ma conserva sempre il valore di bene perché continua a soddisfare un bisogno. La legge, quindi, attraverso i suoi 19 articoli, punta a togliere da un lato gli ostacoli burocratici, e dall'altro a definire le responsabilità di ognuno e agevolare questi processi. Se, infatti, recuperare non ha senso dal punto di vista economico/ambientale/sociale, il recupero è altresì un bene per tutti, perché significa dare nuova vita a prodotti che rischiavano di non averne».

«Questa legge - continua Gadda - è stata molto ampliata di pari passo con la legge di bilancio 2018; ora si tratta di farla conoscere e applicarla. In un anno su tutto il territorio nazionale le donazioni sono aumentate del 21%, con delle punte di eccellenza in alcune regioni. Tra quelle del Sud la Puglia è quella più all'avanguardia, non solo in termini quantitativi, ma anche per la presenza di progetti innovativi come questo o come l'emporio solidale della Casa dei Bambini e delle Bambine. Progetti del genere ruotano su un solo asse: la rete tra soggetti diversi. La 166 funziona male se ognuno va per la sua strada; funziona invece bene se c'è una sinergia tra soggetti che sono da un lato piccole-medie-grandi imprese e istituzioni. Se c'è una cultura di fondo si crea terreno fertile su cui lavorare: promuovere questi progetti nelle scuole significa coltivare la generazione di domani, ma soprattutto portare questi temi anche nelle case degli italiani».

Importante anche il contributo del Comune di Bari, rimasto al fianco degli attori coinvolti nel progetto "School Sharing" e pronto a mettere in campo altre azioni affinché l'esempio di Catino non resti una mosca bianca. «Chiaramente il percorso è lungo - continua l'assessore Romano - e va costruito pian piano. Oggi a Catino abbiamo fatto un passo in avanti, perché i ragazzi hanno adottato una dispensa, grazie alla quale scambieranno il cibo che non consumano con il quartiere. E soprattutto hanno intrapreso un percorso di sensibilizzazione alla scelta consapevole del non-spreco e del riutilizzo del cibo. Da Catino dobbiamo diffondere questa cultura in tutte le scuole, a partire dall'anno prossimo. Nella nuova gara d'appalto delle mense scolastiche abbiamo già avviato un percorso verso il riutilizzo del cibo non consumato, sia quello toccato che quello intatto. Vogliamo che qualsiasi bene alimentare non si trasformi in rifiuto ma venga donato ad altre persone oppure, quando non è possibile, venga utilizzato come concime».

Soddisfazione filtra anche dall'associazione Farina 080, promotrice di Avanzi Popolo 2.0, il progetto che ha preso per mano i ragazzi di Catino e li ha portati fino al traguardo di oggi: «Noi ci siamo divertiti e crediamo che si siano divertiti anche i ragazzi - dice Marco Costantino. Ci auguriamo che abbiano imparato qualcosa e soprattutto che possano trasmetterlo a casa. Il progetto è facilmente replicabile: basta una dispensa per applicare il nostro modulo formativo da proporre alle scuole».

Il carburante di tutto il progetto "School Sharing" è stata la Fondazione Megamark, che con il finanziamento messo a disposizione di Avanzi Popolo 2.0 ne ha permesso la realizzazione: «Siamo sempre al fianco del terzo settore e di chi fa assistenza ai più bisognosi - conclude Daniela Balducci. "Food Sharing" è stato un bel progetto, portato avanti molto bene con il coinvolgimento totale degli alunni e con la presenza attiva degli insegnanti. Onore ad Avanzi Popolo che l'ha proposta; siamo contenti di averla finanziata. Per l'edizione 2018, la settima, di "Orizzonti Solidali" sono già arrivati 307 progetti; siamo operativi nella valutazione».
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