
Servizi sociali
Parte a Bari "NEST_ Nido Educazione Servizi Territorio", Romano: «Una scommessa sul futuro»
Il progetto prevede 4 poli educativi in Italia, in città si svolgerà nei locali della Manzari-Bonvino al Libertà
Bari - mercoledì 4 luglio 2018
17.59 Comunicato Stampa
Al via da oggi il progetto "NEST_ Nido Educazione Servizi Territorio", il nuovo presidio socio-educativo gratuito per la prima infanzia e le famiglie del territorio ospitato negli spazi del plesso della scuola d'infanzia Manzari-Buonvino a Libertà, in via Manzoni 226. Il progetto della durata di 36 mesi, selezionato dalla fondazione "Con i Bambini" nell'ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, prevede l'attivazione di 4 poli educativi in Italia (Napoli, Roma e Milano sono le altre città destinatarie dei fondi) e ha come soggetto capofila l'associazione Pianoterra onlus di Napoli, come partner barese l'Aps Mama Happy e come partner nazionali Save The Children, l'associazione culturale Pediatri (ACP), il Collegio Carlo Alberto - gruppo CHILD, oltre che i Comuni di Bari, Milano e Napoli. Nel cuore del quartiere Libertà nasce così un nuovo punto di riferimento per i più piccoli e per le loro famiglie.
«Quello che fino a un mese fa era uno spazio inutilizzato - commenta Antonio Decaro - è stato riqualificato grazie a un importante investimento della fondazione "Con i bambini", che ringrazio per aver scommesso ancora una volta sulla nostra città, e oggi viene finalmente restituito ai cittadini per essere un nuovo presidio educativo e sociale al servizio del territorio. Sono giornate come queste che mi danno la speranza necessaria per guardare avanti, giornate in cui il lavoro e lo sforzo di diverse realtà - istituzionali e associative - si trasforma in un risultato concreto e in nuove occasioni di crescita e di socialità per tutti i cittadini, in un quartiere bello e difficile come è il Libertà, dove tante sono le famiglie giovani con figli piccoli. NEST si rivolge in primo luogo ai bambini e alle bambine di età compresa tra 0 e 6 anni ma è dedicato, come è giusto che sia, anche ai loro genitori grazie ad una sorta di presa in carico dei nuclei familiari in difficoltà che potranno seguire corsi di genitorialità e sperimentare diversi approcci al lavoro tramite la collaborazione con Caf e patronati presenti sul territorio, potendo contare sulle attività del centro per conciliare tempi di vita e lavoro».
«In un periodo segnato da una forte denatalità - dichiara Paola Romano - inaugurare un nido è una bellissima risposta e insieme una scommessa sul futuro, un futuro fatto di sostegno alle famiglie e di cura dei più piccoli, di inclusione sociale e di nuovi percorsi educativi. NEST non è solo un nido, è molto di più: è un luogo pensato al contempo per i bambini più piccoli e per le loro famiglie, dove fare comunità e coltivare nuovi legami, istituzionali e sociali, un luogo che appartiene a tutti coloro i quali credono nel valore di una comunità che educa e cresce nel confronto e nello scambio quotidiano. Grazie al lavoro di squadra condiviso con 21 realtà associative, siamo partiti da un luogo abbandonato e l'abbiamo trasformato in uno spazio aperto e vivo, in cui gli adulti possono trovare sostegno psicologico, orientamento professionale e percorsi per una genitorialità consapevole e i bambini crescere nel migliore dei modi, seguiti da un'equipe di lavoro specializzata nella cura dei più piccoli. Dopo quattro anni di amministrazione, questo è il terzo nido che inauguriamo, a cui si aggiungerà a breve il nido Labriola: passo dopo passo Bari sta lavorando per diventare la città che in ogni quartiere offre spazi a misura di bambini e famiglie».
In queste settimane, in attesa dell'avvio del nuovo anno educativo, le attività riguarderanno in particolare la sensibilizzazione delle famiglie e il coinvolgimento dei nuclei più fragili nei percorsi laboratoriali di sostegno e accompagnamento alla genitorialità previsti. Per tutto il mese di luglio, dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 12.30, saranno attivi servizi informativi, di accoglienza, e di orientamento al lavoro, cui si aggiungono le attività previste da calendario. Da settembre, in parternariato con il Caf, NEST attiverà, inoltre, servizi di sostegno al reddito, interventi di conciliazione vita-lavoro e il servizio educativo (SEC) rivolto a bambini 0-36 mesi, le cui prenotazioni potranno essere raccolte dalla data di apertura dell'Hub Nest Bari. A seguito di un avviso di imminente pubblicazione, verrà redatta una lista d'attesa che darà priorità ai nuclei familiari in situazione di maggiore fragilità socio-economica. Con l'avvio dell'anno educativo, anche grazie alla segnalazione dei Servizi socio-educativi territoriali, saranno dunque 80 i bambini da 0 a 3 anni coinvolti nelle attività ludico-didattiche, mentre altri 278, da 3 a 6 anni, potranno usufruire dei servizi rivolti ai bambini più grandi.
«Quello che fino a un mese fa era uno spazio inutilizzato - commenta Antonio Decaro - è stato riqualificato grazie a un importante investimento della fondazione "Con i bambini", che ringrazio per aver scommesso ancora una volta sulla nostra città, e oggi viene finalmente restituito ai cittadini per essere un nuovo presidio educativo e sociale al servizio del territorio. Sono giornate come queste che mi danno la speranza necessaria per guardare avanti, giornate in cui il lavoro e lo sforzo di diverse realtà - istituzionali e associative - si trasforma in un risultato concreto e in nuove occasioni di crescita e di socialità per tutti i cittadini, in un quartiere bello e difficile come è il Libertà, dove tante sono le famiglie giovani con figli piccoli. NEST si rivolge in primo luogo ai bambini e alle bambine di età compresa tra 0 e 6 anni ma è dedicato, come è giusto che sia, anche ai loro genitori grazie ad una sorta di presa in carico dei nuclei familiari in difficoltà che potranno seguire corsi di genitorialità e sperimentare diversi approcci al lavoro tramite la collaborazione con Caf e patronati presenti sul territorio, potendo contare sulle attività del centro per conciliare tempi di vita e lavoro».
«In un periodo segnato da una forte denatalità - dichiara Paola Romano - inaugurare un nido è una bellissima risposta e insieme una scommessa sul futuro, un futuro fatto di sostegno alle famiglie e di cura dei più piccoli, di inclusione sociale e di nuovi percorsi educativi. NEST non è solo un nido, è molto di più: è un luogo pensato al contempo per i bambini più piccoli e per le loro famiglie, dove fare comunità e coltivare nuovi legami, istituzionali e sociali, un luogo che appartiene a tutti coloro i quali credono nel valore di una comunità che educa e cresce nel confronto e nello scambio quotidiano. Grazie al lavoro di squadra condiviso con 21 realtà associative, siamo partiti da un luogo abbandonato e l'abbiamo trasformato in uno spazio aperto e vivo, in cui gli adulti possono trovare sostegno psicologico, orientamento professionale e percorsi per una genitorialità consapevole e i bambini crescere nel migliore dei modi, seguiti da un'equipe di lavoro specializzata nella cura dei più piccoli. Dopo quattro anni di amministrazione, questo è il terzo nido che inauguriamo, a cui si aggiungerà a breve il nido Labriola: passo dopo passo Bari sta lavorando per diventare la città che in ogni quartiere offre spazi a misura di bambini e famiglie».
In queste settimane, in attesa dell'avvio del nuovo anno educativo, le attività riguarderanno in particolare la sensibilizzazione delle famiglie e il coinvolgimento dei nuclei più fragili nei percorsi laboratoriali di sostegno e accompagnamento alla genitorialità previsti. Per tutto il mese di luglio, dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 12.30, saranno attivi servizi informativi, di accoglienza, e di orientamento al lavoro, cui si aggiungono le attività previste da calendario. Da settembre, in parternariato con il Caf, NEST attiverà, inoltre, servizi di sostegno al reddito, interventi di conciliazione vita-lavoro e il servizio educativo (SEC) rivolto a bambini 0-36 mesi, le cui prenotazioni potranno essere raccolte dalla data di apertura dell'Hub Nest Bari. A seguito di un avviso di imminente pubblicazione, verrà redatta una lista d'attesa che darà priorità ai nuclei familiari in situazione di maggiore fragilità socio-economica. Con l'avvio dell'anno educativo, anche grazie alla segnalazione dei Servizi socio-educativi territoriali, saranno dunque 80 i bambini da 0 a 3 anni coinvolti nelle attività ludico-didattiche, mentre altri 278, da 3 a 6 anni, potranno usufruire dei servizi rivolti ai bambini più grandi.