Italia in Comune Puglia apre i battenti a Bari

Italia in Comune Puglia arriva a Bari. Dopo la strutturazione a Bitonto, città del coordinatore regionale, solo ultima, in ordine cronologico, fra le sedi del partito che hanno aperto i battenti in Puglia, 'Italia in Comune' arriva 'fisicamente' anche in altre due città, la nostra e Foggia.

«Non due Comuni qualunque - ha commentato Michele Abbaticchio - ma due capoluoghi di provincia, di cui uno anche di regione: parliamo di Bari e Foggia che, fra le altre cose, sono anche territori prossimi alla tornata di amministrative. Insomma, due sfide interessanti».

L'inaugurazione della sede barese è prevista per lunedì 17 alle ore 19. La sezione di corso Benedetto Croce 219 sarà intitolata alla memoria di Sandro Pertini e la cerimonia di intitolazione avverrà alla presenza anche del coordinatore cittadino, Vincenzo Madetti, del coordinatore provinciale e sindaco di Casamassima, Giuseppe Nitti, e del presidente provinciale e sindaco di Acquaviva, Davide Carlucci.

«Era il momento che la rivoluzione civica di Italia in Comune arrivasse anche a Bari, altra città dove siamo pronti a confrontarci con il momento del voto. Naturalmente, l'apertura della sezione nella città capoluogo di Puglia non può che inorgoglirci particolarmente e rinvigorire l'intensità delle battaglie che stiamo conducendo con Italia in Comune, nonché rappresentare ulteriore punto di riferimento per i cittadini - ha detto, ancora, il coordinatore regionale Abbaticchio che, in questo momento, riveste anche il ruolo pro tempore di presidente del partito in Puglia - Dovunque si apre una sezione di partito quello è segnale di democrazia, di partecipazione dei cittadini e di confronto. Ed è proprio questo quello da cui vogliamo ripartire con Italia in Comune. Ciò ha ancora maggiormente senso e importanza in territori dove i cittadini andranno a votare in primavera e, probabilmente, sono nel delicato momento di comprendere chi è degno della propria fiducia, a chi affidarsi, dove trovare un humus di valori comuni. E, vicendevolmente, anche noi abbiamo bisogno degli input che proverranno dalla società civile, che saranno gli spunti da cui partiranno le azioni. Dal locale al globale, dai Comuni alla ricostruzione del Paese. E' questo il senso del nostro progetto».