
Incontro dei vescovi mediterranei a Bari, in Fiera il pranzo con detenuti e migranti
Domenica, dopo la visita del papa, l'evento conclusivo del sinodo "Mediterraneo, frontiera di pace"
Bari - sabato 22 febbraio 2020
11.13 Comunicato Stampa
La Fiera del Levante aprirà le sue porte ai partecipanti all'evento "Mediterraneo, frontiera di pace", che in questi giorni ha riunito a Bari sessanta vescovi cattolici di venti paesi che si affacciano sul "Mare nostrum". Domenica 23 febbraio, infatti, dopo la visita del papa e il grande evento in corso Vittorio Emanuele, il padiglione "Il villaggio di San Nicola" ospiterà il pranzo conclusivo, con un menù tipico della tradizione barese, al quale prenderà parte anche un gruppo di detenuti, senza fissa dimora e migranti accolti nel territorio della diocesi.
Si tratta di «Un'occasione dalla straordinaria valenza simbolica ed evocativa: Bari incarna i valori del suo patrono, San Nicola, che parlano al mondo di pace, accoglienza e mondialità», sottolinea Alessandro Ambrosi, presidente di Nuova Fiera del Levante, per il quale «Lasciare segni ed esempi per rappresentare quello in cui si crede e si vuole donare alla comunità a cui ci si riferisce, è più che mai indispensabile».
«Ringraziamo la Fiera del Levante per la disponibilità - afferma mons. Francesco Cacucci, arcivescovo di Bari-Bitonto. La testimonianza di San Nicola ci spinge ad andare incontro, con mani e cuore aperti, a chi vive in situazioni di disagio e di emarginazione».
Si tratta di «Un'occasione dalla straordinaria valenza simbolica ed evocativa: Bari incarna i valori del suo patrono, San Nicola, che parlano al mondo di pace, accoglienza e mondialità», sottolinea Alessandro Ambrosi, presidente di Nuova Fiera del Levante, per il quale «Lasciare segni ed esempi per rappresentare quello in cui si crede e si vuole donare alla comunità a cui ci si riferisce, è più che mai indispensabile».
«Ringraziamo la Fiera del Levante per la disponibilità - afferma mons. Francesco Cacucci, arcivescovo di Bari-Bitonto. La testimonianza di San Nicola ci spinge ad andare incontro, con mani e cuore aperti, a chi vive in situazioni di disagio e di emarginazione».