
Territorio
Il waterfront di San Girolamo dopo la burrasca, Galasso: «Niente danni, dal mare arriva la sabbia»
L'assessore: «La situazione è normale, la zona di erosione è di soli 100 metri. Allo studio modifiche ai frangiflutti»
Bari - martedì 7 gennaio 2020
12.22
La quiete dopo la tempesta. Terminata l'allerta per il vento forte e le mareggiate, sul nuovo lungomare di San Girolamo torna la normalità. I segni delle burrasche che hanno caratterizzato il ponte dell'Epifania sono ancora visibili sulla spiaggia, e qualche polemica ha accompagnato nelle scorse ore il moto ondoso che ha interessato la zona costiera riqualificata.
A fare il punto è l'assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso, che spiega i fenomeni: «La situazione è molto meno peggio di come viene descritta - dice Galasso. La parte di erosione è circoscritta ai cento metri nella zona di fronte alle case popolari, su 1.7 chilometri di lungomare. È il tratto più lungo, dove le scogliere frangiflutti sono sotto il livello del mare. Una scelta dei progettisti per garantire il giusto ricambio di acqua nella fascia compresa fra la costa e i frangiflutti. Quella fascia sarà oggetto di un supplemento di studio per restringerla leggermente, o creando una parte emersa nella zona centrale o allungando le due scogliere laterali così da ridurre l'azione del mare in burrasca che erode la costa in quel tratto». Il mare toglie e il mare dà. Le ultime burrasche, infatti, portano anche una buona notizia: «In quella zona è stata erosa la parte dei ciottoli, ma il mare sta portando la sabbia nella parte centrale - prosegue Galasso. Originariamente questo lungomare aveva le due spiagge in sabbia agli estremi, in corrispondenza di lido Massimo e lido Adria, mentre nei tratti a nord e a sud della piazza sul mare c'erano gli scogli, poi coperti con ghiaino. Con il cambio delle correnti ora sta arrivando la sabbia in corrispondenza delle zone di erosione; la natura si sta adattando alla nuova conformazione».
Insomma, nulla di irreparabile, anzi. Tutto sembra rientrare nel regolare corso della natura. Parte dei ciottoli è stata accumulata nelle zone retrostanti della spiaggia a causa dell'azione del mare. L'assessore garantisce che sarà rispianata in primavera così da avere tutto in ordine per l'estate. Nel frattempo si pensa alle contromisure: «Servirà solo qualche piccolo correttivo, fisiologico per un'opera così grande - conclude Galasso. Per ritoccare la scogliera occorrerà uno studio di impatto ambientale; lavoreremo anche sul ripascimento. Non ci sono comunque danni alle strutture. La linea di costa è un'opera cangiante in base alle stagioni, come avviene ovunque. È bene ricordare che prima su questo lungomare d'inverno non si poteva camminare neanche in auto a causa delle mareggiate; ora la situazione è cambiata. Dopo le intemperie tutti i tratti di litorale, privati o pubblici che siano, necessitano un'azione manutentiva, che consiste nella pulizia della spiaggia e nello stendimento del materiale sabbioso o ghiaioso».
A fare il punto è l'assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso, che spiega i fenomeni: «La situazione è molto meno peggio di come viene descritta - dice Galasso. La parte di erosione è circoscritta ai cento metri nella zona di fronte alle case popolari, su 1.7 chilometri di lungomare. È il tratto più lungo, dove le scogliere frangiflutti sono sotto il livello del mare. Una scelta dei progettisti per garantire il giusto ricambio di acqua nella fascia compresa fra la costa e i frangiflutti. Quella fascia sarà oggetto di un supplemento di studio per restringerla leggermente, o creando una parte emersa nella zona centrale o allungando le due scogliere laterali così da ridurre l'azione del mare in burrasca che erode la costa in quel tratto». Il mare toglie e il mare dà. Le ultime burrasche, infatti, portano anche una buona notizia: «In quella zona è stata erosa la parte dei ciottoli, ma il mare sta portando la sabbia nella parte centrale - prosegue Galasso. Originariamente questo lungomare aveva le due spiagge in sabbia agli estremi, in corrispondenza di lido Massimo e lido Adria, mentre nei tratti a nord e a sud della piazza sul mare c'erano gli scogli, poi coperti con ghiaino. Con il cambio delle correnti ora sta arrivando la sabbia in corrispondenza delle zone di erosione; la natura si sta adattando alla nuova conformazione».
Insomma, nulla di irreparabile, anzi. Tutto sembra rientrare nel regolare corso della natura. Parte dei ciottoli è stata accumulata nelle zone retrostanti della spiaggia a causa dell'azione del mare. L'assessore garantisce che sarà rispianata in primavera così da avere tutto in ordine per l'estate. Nel frattempo si pensa alle contromisure: «Servirà solo qualche piccolo correttivo, fisiologico per un'opera così grande - conclude Galasso. Per ritoccare la scogliera occorrerà uno studio di impatto ambientale; lavoreremo anche sul ripascimento. Non ci sono comunque danni alle strutture. La linea di costa è un'opera cangiante in base alle stagioni, come avviene ovunque. È bene ricordare che prima su questo lungomare d'inverno non si poteva camminare neanche in auto a causa delle mareggiate; ora la situazione è cambiata. Dopo le intemperie tutti i tratti di litorale, privati o pubblici che siano, necessitano un'azione manutentiva, che consiste nella pulizia della spiaggia e nello stendimento del materiale sabbioso o ghiaioso».