
Associazioni
Il volontariato nell'emergenza Coronavirus, non si ferma l'attività di InConTra
L'associazione continua il proprio impegno al servizio dei bisognosi durante la crisi da contagio Covid-19
Bari - domenica 22 marzo 2020
L'emergenza Coronavirus ha costretto anche le realtà del terzo settore a rimodulare le modalità di erogazione dei loro servizi, ma non ha certo fermato le iniziative di solidarietà. Anzi, se possibile, in un momento di crisi sanitaria e sociale il volontariato ha schiacciato ancora di più il piede sull'acceleratore per supportare chi è in situazione di bisogno o difficoltà, soprattutto durante la pandemia da Covid-19. A Bari la rete Welfare coordinata dall'assessorato al ramo ha messo in campo oltre duecento volontari per assistere circa seicento persone individuate come bisognose: fra loro le persone sole e over 70 in isolamento domiciliare, soggetti fragili asintomatici e i cittadini non autosufficienti e con disabilità.
Le associazioni hanno dovuto, nel contesto di crisi, rivedere il loro "modus operandi", ma non si sono certo fermate. Fra le realtà del terzo settore più attive in città per l'assistenza ai bisognosi in condizioni "normali" c'è InConTra, che sta prestando il suo servizio in forme nuove. Non potendo garantire la distanza interpersonale di un metro, come disposto dal Governo, l'associazione ha «Dovuto sospendere alcuni dei suoi servizi quali il market sociale (con cui assiste a 715 famiglie), il centro d'ascolto, e la distribuzione della cena in favore dei senza dimora nel presidio di piazza Balenzano - spiega Michele Tataranni, presidente di InConTra. La scelta di cessare le attività è stata presa sia per osservanza del decreto del Governo e dalle disposizioni del sindaco Decaro, ma soprattutto per salvaguardare l'incolumità dei nostri assistiti. Non abbiamo però lasciato sole le persone che seguiamo quotidianamente: dal momento dell'approvazione del decreto l'associazione ha provveduto innanzitutto a informare tutti i suoi assistiti delle modalità di comportamento (igienico e di sicurezza) da tenersi in pubblico e in privato».Continua, anche se con forme diverse e nel rispetto delle norme imposte dalla legge per il periodo di emergenza sanitaria, il lavoro dei volontari per il recupero del cibo. Lotta allo spreco e assistenza a chi vive la povertà economica e sociale continuano a essere la mission dei volontari. In settimana, per esempio, InConTra ha raccolto una pedana di pesce fresco invenduto e generi di prima necessità ds un grossista della zona industriale di Bari da donare agli assistiti. «L'associazione è attiva giornalmente nel ritiro delle merci da negozi, supermercati – continua Tataranni. Ogni giorno un nostro operatore raccoglie prodotti che non posso essere più venduti a causa della situazione vigente, e sono in scadenza. La merce raccolta è destinata alle case di comunità, centri di accoglienza per i senza fissa dimora, parrocchie e le diverse comunità etniche che insistono nel territorio cittadino, come quelle rom ed eritree».
I beni alimentari raccolti vanno a soddisfare anche il fabbisogno delle strutture di assistenza agli homeless, persone che InConTra assiste quotidianamente in tempi di gestione ordinaria dei servizi di volontariato. Dal 12 marzo scorso, infatti, il Comune di Bari ha predisposto l'apertura 24 ore su 24 dei centri di accoglienza dei senza fissa dimora sul territorio cittadino: il centro Andromeda in corso Alcide De Gasperi e il centro di accoglienza Caritas Don Vito Diana in via dei Mille, dove in questi giorni di emergenza è ospitato circa un centinaio di persone (numero, però, in costante aggiornamento). «In questo momento di emergenza, InConTra opera in coordinamento con l'assessore al Welfare Francesca Bottalico, per assistenza agli anziani e per chi non può uscire di casa perché non autonomo, portando la spesa a domicilio e presso le comunità con un coordinamento atto a non sprecare le risorse e dividerle in maniera equa», conclude Tataranni.
Le associazioni hanno dovuto, nel contesto di crisi, rivedere il loro "modus operandi", ma non si sono certo fermate. Fra le realtà del terzo settore più attive in città per l'assistenza ai bisognosi in condizioni "normali" c'è InConTra, che sta prestando il suo servizio in forme nuove. Non potendo garantire la distanza interpersonale di un metro, come disposto dal Governo, l'associazione ha «Dovuto sospendere alcuni dei suoi servizi quali il market sociale (con cui assiste a 715 famiglie), il centro d'ascolto, e la distribuzione della cena in favore dei senza dimora nel presidio di piazza Balenzano - spiega Michele Tataranni, presidente di InConTra. La scelta di cessare le attività è stata presa sia per osservanza del decreto del Governo e dalle disposizioni del sindaco Decaro, ma soprattutto per salvaguardare l'incolumità dei nostri assistiti. Non abbiamo però lasciato sole le persone che seguiamo quotidianamente: dal momento dell'approvazione del decreto l'associazione ha provveduto innanzitutto a informare tutti i suoi assistiti delle modalità di comportamento (igienico e di sicurezza) da tenersi in pubblico e in privato».Continua, anche se con forme diverse e nel rispetto delle norme imposte dalla legge per il periodo di emergenza sanitaria, il lavoro dei volontari per il recupero del cibo. Lotta allo spreco e assistenza a chi vive la povertà economica e sociale continuano a essere la mission dei volontari. In settimana, per esempio, InConTra ha raccolto una pedana di pesce fresco invenduto e generi di prima necessità ds un grossista della zona industriale di Bari da donare agli assistiti. «L'associazione è attiva giornalmente nel ritiro delle merci da negozi, supermercati – continua Tataranni. Ogni giorno un nostro operatore raccoglie prodotti che non posso essere più venduti a causa della situazione vigente, e sono in scadenza. La merce raccolta è destinata alle case di comunità, centri di accoglienza per i senza fissa dimora, parrocchie e le diverse comunità etniche che insistono nel territorio cittadino, come quelle rom ed eritree».
I beni alimentari raccolti vanno a soddisfare anche il fabbisogno delle strutture di assistenza agli homeless, persone che InConTra assiste quotidianamente in tempi di gestione ordinaria dei servizi di volontariato. Dal 12 marzo scorso, infatti, il Comune di Bari ha predisposto l'apertura 24 ore su 24 dei centri di accoglienza dei senza fissa dimora sul territorio cittadino: il centro Andromeda in corso Alcide De Gasperi e il centro di accoglienza Caritas Don Vito Diana in via dei Mille, dove in questi giorni di emergenza è ospitato circa un centinaio di persone (numero, però, in costante aggiornamento). «In questo momento di emergenza, InConTra opera in coordinamento con l'assessore al Welfare Francesca Bottalico, per assistenza agli anziani e per chi non può uscire di casa perché non autonomo, portando la spesa a domicilio e presso le comunità con un coordinamento atto a non sprecare le risorse e dividerle in maniera equa», conclude Tataranni.


























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