
Cronaca
Fuggono all'alt, inseguiti dai Carabinieri: avevano armi e droga
Erano a bordo di un suv e dopo un breve inseguimento sono stati arrestati. Recupeata una pistola e 4 chili di droga tra hashish e marijuana
Bari - domenica 9 febbraio 2025
16.32
Alla guida di un'auto, in compagnia di suo figlio, decide di sottrarsi al controllo dei carabinieri a sud di Bari e se la svigna. O, almeno, ci prova. Perché dietro di lui si mettono i Carabinieri. E dopo un rischioso tallonamento lungo un chilometro e l'impatto violento con altre pattuglie, la fine della corsa e le inevitabili manette.
Leonardo Mercoledisanto, 49enne, e suo figlio Antonio, 26enne, entrambi originari di Bari e già noti alle forze dell'ordine, avevano il sangue ribollente di rabbia, questa mattina, quando sono stati bloccati dai militari, dopo avere speronato le gazzelle e avere cercato poi di fuggire a piedi. I due, con precedenti, sono finiti in arresto e in cella per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali, detenzione e porto illegale di armi e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Tutto è iniziato alle ore 06.00 in via Conenna, al rione Sant'Anna, dove una pattuglia del Nucleo Radiomobile ha intimato l'alt ad un'Alfa Stelvio. Ma il conducente - poi identificato nel 49enne - avrebbe ignorato lo stop intimato dai militari, aumentando la velocità e non fermandosi al controllo. L'inseguimento che n'è scaturito s'è protratto per un chilometro, durante il quale i due hanno effettuato manovre tali da creare un pericolo per l'incolumità di quanti ne hanno intrecciato la corsa. Poi, dopo essersi lasciati alle spalle Sant'Anna, una corsa a tutta velocità sulle vie di Japigia, sino in via Gentile. Qui il 49enne avrebbe tentato di forzare il blocco stradale, impattando violentemente contro le altre pattuglie posizionate di traverso sulla carreggiata e rischiando di investire i Carabinieri in servizio, scesi dalle auto per l'intervento. I militari sono riusciti a schivare il suv, mentre i due hanno provato a fuggire e a disfarsi di un'arma in loro possesso, ma sono stati fermati.
Le perquisizioni sulla vettura e nella loro abitazione, in via Conenna, hanno permesso di sequestrare una pistola Whalter calibro 7.65 con un colpo in canna e altri 5 nel caricatore, e di recuperare 35 panetti di hashish pari a 1,9 chilogrammi, quattro dadi della stessa sostanza e 61 tocchetti, due buste con 1,4 chilogrammi di marijuana e 13 bustine della stessa droga. Due i feriti: un militare - trasportato al pronto soccorso del Policlinico - e uno degli arrestati: se la caverà in 15 giorni.
Il materiale rinvenuto è stato sequestrato, mentre l'arma sarà esaminata per cercare di capire se sia stata utilizzata di recente. I due componenti della famiglia Mercoledisanto sono stati trasferiti nel carcere di Bari, mentre «proseguiranno i controlli sulle armi e sulla illecita diffusione da parte di tutti i reparti dell'Arma».
Leonardo Mercoledisanto, 49enne, e suo figlio Antonio, 26enne, entrambi originari di Bari e già noti alle forze dell'ordine, avevano il sangue ribollente di rabbia, questa mattina, quando sono stati bloccati dai militari, dopo avere speronato le gazzelle e avere cercato poi di fuggire a piedi. I due, con precedenti, sono finiti in arresto e in cella per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali, detenzione e porto illegale di armi e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Tutto è iniziato alle ore 06.00 in via Conenna, al rione Sant'Anna, dove una pattuglia del Nucleo Radiomobile ha intimato l'alt ad un'Alfa Stelvio. Ma il conducente - poi identificato nel 49enne - avrebbe ignorato lo stop intimato dai militari, aumentando la velocità e non fermandosi al controllo. L'inseguimento che n'è scaturito s'è protratto per un chilometro, durante il quale i due hanno effettuato manovre tali da creare un pericolo per l'incolumità di quanti ne hanno intrecciato la corsa. Poi, dopo essersi lasciati alle spalle Sant'Anna, una corsa a tutta velocità sulle vie di Japigia, sino in via Gentile. Qui il 49enne avrebbe tentato di forzare il blocco stradale, impattando violentemente contro le altre pattuglie posizionate di traverso sulla carreggiata e rischiando di investire i Carabinieri in servizio, scesi dalle auto per l'intervento. I militari sono riusciti a schivare il suv, mentre i due hanno provato a fuggire e a disfarsi di un'arma in loro possesso, ma sono stati fermati.
Le perquisizioni sulla vettura e nella loro abitazione, in via Conenna, hanno permesso di sequestrare una pistola Whalter calibro 7.65 con un colpo in canna e altri 5 nel caricatore, e di recuperare 35 panetti di hashish pari a 1,9 chilogrammi, quattro dadi della stessa sostanza e 61 tocchetti, due buste con 1,4 chilogrammi di marijuana e 13 bustine della stessa droga. Due i feriti: un militare - trasportato al pronto soccorso del Policlinico - e uno degli arrestati: se la caverà in 15 giorni.
Il materiale rinvenuto è stato sequestrato, mentre l'arma sarà esaminata per cercare di capire se sia stata utilizzata di recente. I due componenti della famiglia Mercoledisanto sono stati trasferiti nel carcere di Bari, mentre «proseguiranno i controlli sulle armi e sulla illecita diffusione da parte di tutti i reparti dell'Arma».