Il murales sui silos
Il murales sui silos
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Finita la prima parte del murales di Van Helten, i silos del porto trasformati in opera d'arte

Non ci sono date definite per il termine dell'opera, Patroni Griffi: Artista perfezionista, ha cancellato e rifatto

La prima parte del grande murale dell'artista australiano Guido Van Helten è stata portata a termine. E ora i silos granari del porto sono già diventati un'opera d'arte.

«Quest'opera è un "colossal", è gigantesca - sottolinea il presidente dell'autorità di sistema portuale, Ugo Patroni Griffi -. Sono interessati 16 silos alti 32 metri e lunghi oltre 50 metri. Parliamo di un'opera monumentale e complessa, dato che la distorsione del cilindro è difficile da gestire. Per questo abbiamo voluto Guido Van Helten, artista specializzato in silos. Dietro c'è molta tecnologia, in modo da evitare la distorsione e allo stesso tempo permettere da qualunque angolo visivo di avere una visione dell'opera, che così è godibile da tutte le prospettive».

«Inoltre, per questa opera si stanno utilizzando vernici fotocataliche, che hanno la stessa funzione degli alberi, e permettono di segregare gli inquinanti e ripulire l'aria in prossimità del centro abitato, di conseguenza ridurre l'impatto che l'attività portuale può esercitare sulla collettività», aggiunge il presidente.

Non ci sono comunque tempi certi per la realizzazione completa dell'opera in quanto, conclude Patroni Griffi: «Guido è un vero artista, e proprio per questo i tempi al momento sono sforati. Ad un certo punto aveva dipinto sull'intera superficie una cosa che non gli è piaciuta, e allora l'ha cancellata e ha ricominciato da capo».

Le bambine rappresentate, una delle quali si è riconosciuta nel dipinto, sono bambine reali che l'artista ha fotografato durante la festa di San Nicola.

«Quest'opera è molto importante, ed è un primo passaggio dell'apertura del porto alla città - aggiunge il sindaco Antonio Decaro -. È in corso la progettazione del parco del Castello, che aprirà questo dialogo tra il porto e la città. Tra poco inizierà anche l'opera di Tresoldi. Sono due opere d'arte che dialogheranno, questa in particolare richiama i volti della nostra città attraverso il percorso nicolaiano, e rappresentano i valori identitari di Bari».

«Sarà una porta ideale per coloro che vengono dal mare, un bel messaggio che vogliamo dare a chi arriva a Bari, una città dove sono partite e sono arrivate tante persone», conclude il sindaco.
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