Unità di Strada
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Servizi sociali

Emergenza freddo, il Comune di Bari fa il bilancio degli interventi di questo inverno

Grande lavoro per il centro diurno Area 51 e per la struttura di accoglienza notturna Andromeda. Numeri alti anche per il Pis

L'assessorato comunale al Welfare rende noti i dati relativi agli interventi realizzati dal 10 dicembre 2021 al 15 marzo 2022 nell'ambito del Piano operativo a contrasto dell'emergenza freddo e a tutela degli anziani e delle persone più fragili.

Nel periodo in esame il Centro diurno comunale Area 51, rivolto a persone senza dimora e adulti in grave difficoltà, ha erogato complessivamente 25.505 prestazioni, tra cui 14.396 pasti (box lunch) tra pranzo e cena, nel rispetto degli attuali protocolli anti-covid, 3.484 accessi per docce e servizi igienici, 4.786 accessi allo sportello del Segretariato sociale, 1.031 servizi tra distribuzione indumenti e deposito bagagli, cui si aggiungono 1.808 servizi di altre tipologie.

Per quanto riguarda il Centro di accoglienza notturna Andromeda, la struttura ha accolto complessivamente 73 persone, di cui 60 uomini (20 italiani e 40 migranti) e 13 donne (6 italiane e 7 migranti), registrando 41 nuove accoglienze nello stesso intervallo di tempo.

Il P.I.S. - Pronto intervento sociale ha registrato 715 segnalazioni e 435 richieste di accoglienza effettuando 108 inserimenti nei centri di accoglienza comunali, di cui 82 ad Andromeda, 12 nella Chill House e 14 in comunità per minori. Gran parte delle richieste di sostegno sono pervenute per e da persone senza dimora (562), mentre 394 hanno riguardato migranti, 81 anziani, 28 minori, 111 persone con patologie psichiatriche, 106 persone con problematiche sanitarie, 73 persone con dipendenze, 45 situazioni di sfratto/occupazione abusiva e 11 di degrado abitativo. Le segnalazioni sono state accolte e si è avviato un progetto di accoglienza o segnalazione ai servizi sanitari del territorio nel caso di persone senza dimora che non hanno accettato accoglienza nelle strutture a causa di dipendenze da alcool o per disagio psichico. Si ricorda che il servizio, attivo h 24 tutti i giorni dell'anno, è assicurato dall'assessorato al Welfare in rete con il Servizio sociale professionale della Ripartizione e dei Municipi, la Polizia Municipale, le Forze dell'ordine, la Polfer, la Questura, il Centro antiviolenza comunale.

Nel periodo di riferimento l'Unità di strada "Care for people", impegnata sul territorio comunale in forma itinerante, ha ricevuto 792 richieste di intervento ed erogato complessivamente 1.287 prestazioni, con un totale di 145 interventi che hanno riguardato per la maggior parte uomini (132), 82 dei quali migranti. Nell'ambito del potenziamento delle azioni di monitoraggio a sostegno delle persone senza dimora che rifiutano accoglienza, inoltre, gli operatori hanno assicurato la distribuzione di beni di prima necessità, coperte, sacchi a pelo, oltre che bevande calde in collaborazione anche con le Unità di strada della rete del volontariato.

Da dicembre a marzo l'Unità di strada della Croce Rossa Italiana ha rilevato complessivamente 712 contatti - con una media di 29 persone senza dimora o in stato di forte disagio ogni notte - distribuendo circa 800 kg di viveri confezionati e bevande, 352 pasti autoriscaldati, oltre a vestiario, biancheria intima, mascherine e 90 kit igienici attraverso servizi svolti due giorni a settimana (lunedì e venerdì) in modo itinerante presso i giacigli individuati sul territorio cittadino.

Per quanto riguarda l'assistenza alle persone senza dimora, l'associazione In.Con.Tra., impegnata sia nel servizio itinerante effettuato a bordo dell'Unità di strada, sia nel servizio di distribuzione pasti in piazza Balenzano, ha distribuito circa 1.300 coperte, 400 kit sanitari, 860 kg di pasta e 380 litri di latte. I responsabili dell'associazione stimano una platea complessiva di quasi duemila persone vulnerabili assistite al mese.

Sempre tra dicembre e marzo la rete delle parrocchie della Caritas Diocesana ha distribuito in totale 26.900 pasti, in forma di box lunch, tra pranzo e cena.

Quanto al Segretariato sociale, il servizio articolato negli sportelli presenti nei cinque Municipi oltre che presso la ripartizione Servizi alla persona e che si avvale inoltre dello sportello sperimentale itinerante "On the road", nel periodo in esame ha registrato 2.189 contatti di richiesta informazioni sui servizi del piano operativo a tutela degli anziani e delle persone fragili.

In relazione con quanto previsto dal piano di contrasto alla grave marginalità adulta, nel periodo in esame sono entrati a regime i nuovi sette condomini sociali diffusi per persone vulnerabili in situazione di povertà estrema con disagio socio-sanitario, per un totale di 93 posti che si aggiungono a quelli disponibili nei dormitori cittadini (44 ad Andromeda e 24 presso il centro Don Vito Diana), che nei giorni di freddo più intenso sono stati aperti h24, con tempi di permanenza in deroga alle disposizioni regolamentari. Si ricorda che in ogni condominio sociale è prevista la somministrazione di pasti accanto all'erogazione di servizi di accoglienza, orientamento e igiene personale. Nei dormitori, invece, sono garantite colazione e snack, mentre gli ulteriori pasti possono essere consumati presso le mense cittadine private e il centro polifunzionale per il contrasto alla povertà estrema "Area 51".

Infine, il Centro sociale polivalente per anziani, gestito dalla cooperativa sociale GEA, ha effettuato 423 telefonate nell'ambito del progetto Sorveglianza attiva, finalizzato ad offrire un sostegno qualificato alle persone anziane e vulnerabili individuate dai servizi sociali, e ricevuto 764 telefonate sulla linea Telefono Amico, registrando inoltre 1.117 accessi in occasione delle attività di socializzazione programmate presso le due sedi cittadine del centro.

«Anche quest'anno gli interventi e i servizi predisposti dall'assessorato al Welfare in collaborazione con oltre 60 realtà della rete cittadina si sono dimostrati efficaci a sostegno delle persone più vulnerabili - commenta l'assessora al Welfare Francesca Bottalico -. Le strutture di accoglienza e i servizi di prossimità, infatti, non si sono mai fermati per garantire una risposta ai bisogni emergenti con servizi aggiuntivi che, ad esempio nelle giornate più fredde, ci hanno permesso di accogliere anche persone di passaggio in città. In questo contesto di fondamentale importanza si sono rivelati il monitoraggio socio-sanitario e l'azione di prevenzione svolta anche con la somministrazione gratuita di tamponi alle persone senza dimora e in grave marginalità.Accanto a tutto questo, l'equipe straordinaria tra servizi sociali, servizi sanitari (centro salute mentale CSM , servizio dipendenze SERD e Distretto Unico ASL ) e Polizia Locale ha lavorato per la presa in carico dei casi di maggior fragilità con l'obiettivo di attivare interventi coatti di ricovero sanitario in presenza di patologie psichiatriche e dipendenze conclamate. Tra dicembre e marzo, infine, grazie alla collaborazione con il Dipartimento di Prevenzione dell'Asl, sono state promosse diverse giornate di vaccinazione per le persone senza dimora, i migranti e gli ospiti di tutte le strutture comunali che spesso, a causa del proprio status giuridico e alle criticità oggettive che vivono, hanno difficoltà ad accedere ai servizi sanitari».
  • Francesca Bottalico
  • Welfare
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