
Scuola e Lavoro
Crisi Popolare di Bari, il presidio dei lavoratori in corso Cavour
Cgil: «Vigileremo per tutelare occupazione, risparmi dei cittadini ed economia dei territori»
Bari - martedì 17 dicembre 2019
14.12
Sono più di 3mila i dipendenti della Banca popolare di Bari che vivono il crollo e il commissariamento dell'istituto di credito pugliese con il fiato sospeso. Questa mattina in corso Cavour il presidio dei lavoratori della Popolare di Bari e dei sindacati per chiedere la tutela occupazionale, alla luce della grave situazione che interessa la banca.
«Nelle tante pagine di quotidiani che si occupano della questione Banca Popolare di Bari c'è un grande assente: le 3.000 famiglie dei dipendenti del gruppo - la posizione di Cgil Bari. Tuteleremo i lavoratori e le lavoratrici dalle ricadute sulla loro vita delle decisioni e delle azioni che i commissari dovranno mettere in atto per la continuità aziendale. Saremo attenti e vigileremo perché si tuteli il lavoro, il risparmio dei cittadini e l'economia dei nostri territori».
«Siamo fortemente preoccupati per la situazione in cui verte Banca popolare di Bari - dichiara Giuliano Calcagni, Segretario Generale Fisac Cgil. Il nostro timore è che a pagare il prezzo di una politica dissennata possano essere i lavoratori venendo meno un presidio fondamentale per l'erogazione del credito per le famiglie e le imprese per la nostra terra. Chiediamo al governo di scongiurare entrambi i rischi. Se ci sono profili di illegalità che vengano perseguiti senza mettere in pericolo il posto di lavoro di migliaia di uomini e donne che non hanno alcuna responsabilità nella difficile e disastrosa condizione della banca. Chiediamo che vengano perseguiti con grande determinazione tutti coloro che hanno messo in atto pratiche non trasparenti che hanno portato tanti piccoli risparmiatori a vedere bruciati i risparmi di una vita e che vanno in qualche modo risarciti».
«Nelle tante pagine di quotidiani che si occupano della questione Banca Popolare di Bari c'è un grande assente: le 3.000 famiglie dei dipendenti del gruppo - la posizione di Cgil Bari. Tuteleremo i lavoratori e le lavoratrici dalle ricadute sulla loro vita delle decisioni e delle azioni che i commissari dovranno mettere in atto per la continuità aziendale. Saremo attenti e vigileremo perché si tuteli il lavoro, il risparmio dei cittadini e l'economia dei nostri territori».
«Siamo fortemente preoccupati per la situazione in cui verte Banca popolare di Bari - dichiara Giuliano Calcagni, Segretario Generale Fisac Cgil. Il nostro timore è che a pagare il prezzo di una politica dissennata possano essere i lavoratori venendo meno un presidio fondamentale per l'erogazione del credito per le famiglie e le imprese per la nostra terra. Chiediamo al governo di scongiurare entrambi i rischi. Se ci sono profili di illegalità che vengano perseguiti senza mettere in pericolo il posto di lavoro di migliaia di uomini e donne che non hanno alcuna responsabilità nella difficile e disastrosa condizione della banca. Chiediamo che vengano perseguiti con grande determinazione tutti coloro che hanno messo in atto pratiche non trasparenti che hanno portato tanti piccoli risparmiatori a vedere bruciati i risparmi di una vita e che vanno in qualche modo risarciti».


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