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Attualità
CARA di Bari-Palese, il personale di accoglienza in stato di agitazione
Protesta sotto il palazzo della Prefettura prevista per martedì 8 luglio
Bari - lunedì 7 luglio 2025
16.18 Comunicato Stampa
Lo stato di agitazione del personale delle pulizie e dell'accoglienza del C.A.R.A. di Bari Palese con indizione di un'assemblea sit-in sotto la sede della Prefettura di Bari per martedì 8 luglio 2025 dalle ore 10,00 alle ore 12,00 è stato proclamato dalle categorie Fp e Filcams insieme alla Camera del Lavoro CGIL di Bari.
I lavoratori protestano per il peggioramento delle condizioni igienico-sanitarie del Centro di accoglienza per richiedenti asilo e contro l'aumento insostenibile dei carichi di lavoro per gli addetti, tenuto conto che il numero degli ospiti continua ad essere elevato (750 circa) e le unità di personale e le ore di lavoro impiegate sull'appalto sono insufficienti, per un ambiente di lavoro sicuro.
Si rileva nel contempo una collocazione, per alcune figure professionali, non adatta allo svolgimento del proprio ruolo a causa di ambienti stretti e spesso sovraffollati, soprattutto nella pratica di supporto all'utenza in carico.
"La Camera del Lavoro CGIL di Bari è da tempo impegnata nella battaglia per i diritti degli ospiti del C.A.R.A. e contro le condizioni del centro di accoglienza. Quelle igieniche risentono inevitabilmente dallo stato luoghi e dal depauperamento dell'appalto pulizie, con un sistema di supporto sanitario interno che è stato reso del tutto inefficace dai continui tagli operati sull'appalto relativo alla gestione dell'utenza", denuncia la segretaria provinciale della Cgil barese, Mariangela Monforte.
"I diritti degli ospiti e dei lavoratori sono costantemente violati all'interno di questo centro di accoglienza, tristemente noto alle cronache nazionali. Il clima di tensione causato dalla condizione di continua privazione determina momenti di tensione fra gli ospiti e fra gli ospiti e alcuni lavoratori che non sono nelle condizioni di rispondere ai bisogni della loro utenza pur constatandone l'assoluta condizione di necessità e di precarietà", aggiungono la segretaria generale della Fp Cgil di Bari, Ileana Remini, e il segretario generale della Filcams Cgil di Bari, Antonio Ventrelli.
Per questo motivo la protesta di martedì 8 luglio 2025 prevede un sit-in in cui lavoratori e ospiti del centro saranno solidali fra loro "e attenti a non lasciare spazio a strumentalizzazioni becere, che non hanno altro obiettivo se non quello di criminalizzare gli ultimi per distogliere l'attenzione dai tagli alla spesa pubblica, nel nostro caso alla spesa pubblica per l'accoglienza da parte del Governo, impoverendo i lavoratori tutti impiegati nel settore", denunciano dal sindacato.
Cgil, Fp e Filcams di Bari hanno chiesto un incontro alla Prefettura di Bari a margine della mobilitazione.
I lavoratori protestano per il peggioramento delle condizioni igienico-sanitarie del Centro di accoglienza per richiedenti asilo e contro l'aumento insostenibile dei carichi di lavoro per gli addetti, tenuto conto che il numero degli ospiti continua ad essere elevato (750 circa) e le unità di personale e le ore di lavoro impiegate sull'appalto sono insufficienti, per un ambiente di lavoro sicuro.
Si rileva nel contempo una collocazione, per alcune figure professionali, non adatta allo svolgimento del proprio ruolo a causa di ambienti stretti e spesso sovraffollati, soprattutto nella pratica di supporto all'utenza in carico.
"La Camera del Lavoro CGIL di Bari è da tempo impegnata nella battaglia per i diritti degli ospiti del C.A.R.A. e contro le condizioni del centro di accoglienza. Quelle igieniche risentono inevitabilmente dallo stato luoghi e dal depauperamento dell'appalto pulizie, con un sistema di supporto sanitario interno che è stato reso del tutto inefficace dai continui tagli operati sull'appalto relativo alla gestione dell'utenza", denuncia la segretaria provinciale della Cgil barese, Mariangela Monforte.
"I diritti degli ospiti e dei lavoratori sono costantemente violati all'interno di questo centro di accoglienza, tristemente noto alle cronache nazionali. Il clima di tensione causato dalla condizione di continua privazione determina momenti di tensione fra gli ospiti e fra gli ospiti e alcuni lavoratori che non sono nelle condizioni di rispondere ai bisogni della loro utenza pur constatandone l'assoluta condizione di necessità e di precarietà", aggiungono la segretaria generale della Fp Cgil di Bari, Ileana Remini, e il segretario generale della Filcams Cgil di Bari, Antonio Ventrelli.
Per questo motivo la protesta di martedì 8 luglio 2025 prevede un sit-in in cui lavoratori e ospiti del centro saranno solidali fra loro "e attenti a non lasciare spazio a strumentalizzazioni becere, che non hanno altro obiettivo se non quello di criminalizzare gli ultimi per distogliere l'attenzione dai tagli alla spesa pubblica, nel nostro caso alla spesa pubblica per l'accoglienza da parte del Governo, impoverendo i lavoratori tutti impiegati nel settore", denunciano dal sindacato.
Cgil, Fp e Filcams di Bari hanno chiesto un incontro alla Prefettura di Bari a margine della mobilitazione.