Gli operai a lavoro per la pista ciclabile light di San Cataldo
Gli operai a lavoro per la pista ciclabile light di San Cataldo
Vita di città

Bari, arriva anche a San Cataldo la pista ciclabile light

Operai al lavoro da questa mattina, Galasso: «Il quartiere presto diventerà un pezzo di città in cui trascorrere momenti di svago e benessere»

Sono cominciati questa mattina gli interventi per la realizzazione della pista ciclabile "light" (disegnata sull'asfalto attraverso la segnaletica orizzontale) che connetterà il lungomare Vittorio Veneto con quello di San Girolamo. Il cantiere, avviato all'altezza dell'incrocio tra lungomare Starita e via Adriatico - nei pressi del CUS Bari -, interesserà l'intero tratto di lungomare che costeggia la penisola di San Cataldo.

Al momento si sta procedendo con la scarifica della vecchia segnaletica orizzontale esistente e al posizionamento della nuova segnaletica verticale; a seguire sarà realizzata anche la nuova segnaletica orizzontale che delimiterà il nuovo percorso. La pista ciclabile sarà composta da due corsie monodirezionali protette dai parcheggi delle automobili, sul modello di quanto realizzato su corso Vittorio Emanuele, nei due tratti di estremità compresi tra via Tripoli e via Adriatico. Nel restante tratto stradale compreso tra i due incroci del lungomare con via Tripoli verrà istituita una zona 10 km/h, la pista ciclabile diventerà bidirezionale e sul lato mare e, infine, sarà ampliato lo spazio pedonale in adiacenza del marciapiede attraverso il posizionamento di arredi utili alla sosta e al movimento fisico per il benessere personale e la collocazione di fioriere a protezione degli spazi di sosta.

Nel tratto interessato dall'intervento il lungomare diventerà interamente a senso unico di marcia in direzione San Girolamo. Verranno contestualmente disegnati i nuovi posti auto, a spina di pesce sul lato opposto al mare e in linea sul lato mare nei due tratti di strada compresi tra via Adriatico e via Tripoli. Inoltre, su tutta la penisola di San Cataldo sarà istituita la zona 30 km/h e, anche in questo caso, saranno disegnati i nuovi posti auto, attraverso l'esecuzione di una nuova segnaletica orizzontale che individuerà con esattezza le zone in cui è possibile parcheggiare, facilitando le operazioni di controllo da parte della Polizia locale.

L'intervento di mobilità sostenibile, eseguito in anticipazione del più ampio progetto di riqualificazione dell'area che circoscrive il faro, già programmato dall'amministrazione, promuove questo tratto di lungomare come luogo aperto a tutta la cittadinanza e persegue l'obiettivo della creazione di spazi per il tempo libero diffusi in tutti i quartieri. In quest'ottica si inserisce il programma di "urbanistica tattica" volto alla parziale pedonalizzazione del lungomare, studiato in questi mesi e presentato nell'ambito del piano Open Space, con l'obiettivo di migliorare le aree usate quotidianamente dalla comunità del quartiere.

«Il quartiere San Cataldo si appresta a vivere una vera e propria rivoluzione in termini di vivibilità e offerta di servizi - ha dichiarato l'assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso -. Da sempre considerato come quartiere incompiuto al margine di quello fieristico, sarà finalmente interessato da una riqualificazione immediata e temporanea, attraverso il programma Open Space, cui seguirà quella definitiva, che si compirà grazie alla rigenerazione prevista dal progetto a firma dell'architetto Saito, che prevede finanche la realizzazione del Parco del Faro. San Cataldo presto diventerà un pezzo di città in cui trascorrere momenti di svago e benessere, fruendo direttamente dei benefici che il mare con la sua brezza, i suoi profumi e suoni è in grado di trasmettere. Sarà una zona che non verrà più bypassata per raggiungere il waterfront di San Girolamo ma diverrà vivibile e accogliente per i residenti e per chiunque sia interessato alla storia, all'architettura, al mare e allo sport. Il quartiere si integrerà perfettamente con tutta la costa barese, dando compimento a quell'idea del grande lungomare pensato e voluto all'epoca da Crolallanza».
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