Servizi sociali
Apre la Casa dell'Affido nel Municipio IV. Bottalico: «Sfida è assicurare una famiglia ai minori»
Il servizio avrà sede nel Centro Famiglie di Santa Rita. L'assessore: «Attualmente nelle comunità quasi 400 bambini italiani e migranti»
Bari - giovedì 28 giugno 2018
13.32
A Bari s'inaugura un nuovo presidio sociale: ha aperto ufficialmente i battenti stamattina la "Casa dell'Affido", che trova spazio nel Centro Polifunzionale per le Famiglie del Municipio IV, in via Costruttori di Pace 4, rione Santa Rita. Si tratta di un importante potenziamento dei servizi Welfare cittadini, dal momento che la struttura offrirà supporto alle famiglie che intendano prendere in affido un minorenne.
Ad accedere all'affido familiare, infatti, sono i minori le cui famiglie d'origine risultino temporaneamente inidonee (per motivi economici, di salute ecc.) a provvedere ai loro bisogni, oppure i minori migranti che arrivano in Italia senza l'accompagnamento dei genitori naturali. Un'esperienza solidale che si può protrarre per un periodo massimo di 24 mesi, aperta a tutti: coppie con o senza figli, sposate o conviventi ma anche persone single.
«Con questo nuovo servizio - dice l'assessore comunale al Welfare Francesca Bottalico - si arricchisce l'intera città, dal momento che le attività previste per la "Casa dell'Affido" si diffonderanno su tutto il territorio comunale. La grande sfida è di assicurare una famiglia a ogni minore in situazione vulnerabile, italiano o migrante. Si lavorerà principalmente sui minori accolti nelle comunità: attualmente ne registriamo circa 193 italiani e 200 migranti non accompagnati. L'invito è quindi rivolto alle coppie ma anche ai single baresi che abbiano voglia di dedicare a questi ragazzi il loro tempo e il loro amore. In un anno abbiamo già raggiunto il traguardo di 105 affidi, ma l'obiettivo è che questo numero si moltiplichi in futuro».
A gestire il servizio messo a bando dal Comune di Bari sarà la cooperativa GEA. «Qui - spiega la presidente Grazia Vulpis - lavorano psicologi e assistenti sociali; noi valutiamo le famiglie che si approcciano all'affido intra-familiare, e accompagniamo al consultorio le famiglie che hanno volontà di avere un bambino in affido etero-familiare. Seguiamo l'intero percorso di affido con colloqui psicologici di monitoraggio. In particolare, nella "Casa dell'Affido" organizzeremo eventi formativi e di sensibilizzazione, per far sì che questo diventi uno spazio aperto a tutte le famiglie baresi».
Grande soddisfazione anche per il Municipio IV, che raccogliendo al suo interno i quartieri della periferia Sud-Est di Bari diventa un vero e proprio punto di riferimento per i servizi sociali cittadini. «Il Municipio IV è pioniere di questa nuova iniziativa del Comune - commenta il presidente Nicola Acquaviva. La realtà del Centro Polifunzionale per le Famiglie che insiste sul nostro territorio sta esprimendo tutte le sue potenzialità, per altro già previste dall'amministrazione comunale centrale al momento dell'apertura».
Ad accedere all'affido familiare, infatti, sono i minori le cui famiglie d'origine risultino temporaneamente inidonee (per motivi economici, di salute ecc.) a provvedere ai loro bisogni, oppure i minori migranti che arrivano in Italia senza l'accompagnamento dei genitori naturali. Un'esperienza solidale che si può protrarre per un periodo massimo di 24 mesi, aperta a tutti: coppie con o senza figli, sposate o conviventi ma anche persone single.
«Con questo nuovo servizio - dice l'assessore comunale al Welfare Francesca Bottalico - si arricchisce l'intera città, dal momento che le attività previste per la "Casa dell'Affido" si diffonderanno su tutto il territorio comunale. La grande sfida è di assicurare una famiglia a ogni minore in situazione vulnerabile, italiano o migrante. Si lavorerà principalmente sui minori accolti nelle comunità: attualmente ne registriamo circa 193 italiani e 200 migranti non accompagnati. L'invito è quindi rivolto alle coppie ma anche ai single baresi che abbiano voglia di dedicare a questi ragazzi il loro tempo e il loro amore. In un anno abbiamo già raggiunto il traguardo di 105 affidi, ma l'obiettivo è che questo numero si moltiplichi in futuro».
A gestire il servizio messo a bando dal Comune di Bari sarà la cooperativa GEA. «Qui - spiega la presidente Grazia Vulpis - lavorano psicologi e assistenti sociali; noi valutiamo le famiglie che si approcciano all'affido intra-familiare, e accompagniamo al consultorio le famiglie che hanno volontà di avere un bambino in affido etero-familiare. Seguiamo l'intero percorso di affido con colloqui psicologici di monitoraggio. In particolare, nella "Casa dell'Affido" organizzeremo eventi formativi e di sensibilizzazione, per far sì che questo diventi uno spazio aperto a tutte le famiglie baresi».
Grande soddisfazione anche per il Municipio IV, che raccogliendo al suo interno i quartieri della periferia Sud-Est di Bari diventa un vero e proprio punto di riferimento per i servizi sociali cittadini. «Il Municipio IV è pioniere di questa nuova iniziativa del Comune - commenta il presidente Nicola Acquaviva. La realtà del Centro Polifunzionale per le Famiglie che insiste sul nostro territorio sta esprimendo tutte le sue potenzialità, per altro già previste dall'amministrazione comunale centrale al momento dell'apertura».