Equipe Oculistica Di Venere
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Attualità

All’Oculistica del “Di Venere” di Bari eseguito il primo trattamento su un neonato

L’iniezione intravitreale di anticorpi monoclonali eviterà che la potologia possa creare conseguenze in futuro

Un'iniezione intravitreale può salvare la retina di un neonato. L'intervento è stato eseguito per la prima volta nell'Oculistica dell'Ospedale "Di Venere" diretta dal dott. Antonio Acquaviva: una novità assoluta in una struttura della ASL Bari. Il piccolo paziente di soli 3 mesi, colpito dalla Retinopatia del prematuro (ROP), è stato sottoposto al trattamento che prevede l'iniezione di anticorpi monoclonali, attraverso un'apposita siringa, direttamente nel corpo vitreo, il liquido gelatinoso che riempie l'occhio e che è a contatto con la retina.
In sala operatoria di Oculistica, l'équipe formata dal dott. Claudio Furino, oculista specializzato nelle patologie oculari dei prematuri, e dagli specialisti della Terapia Intensiva Neonatale guidata dal dott. Gabriele D'Amato. «Questo primo trattamento – spiega Acquaviva – apre una possibilità nuova nel nostro territorio e anche per quelli vicini, garantendo una terapia efficace contro una patologia che può manifestarsi nei nati prematuri e viene trattata con il laser nei casi meno complessi o con l'iniezione intravitreale in quelli più complicati. Gli anticorpi monoclonali, impiegati anche per diverse maculopatie, consentono la regressione di una patologia che, altrimenti, può portare a conseguenze gravi come il distacco della retina». Il piccolo paziente sta già meglio rispetto all'esame obiettivo iniziale e, soprattutto, grazie al trattamento effettuato e ai particolari accorgimenti adottati in considerazione della giovanissima età, non avrà danni in futuro.
Fondamentale, per la buona riuscita dell'intervento, la stretta collaborazione tra l'Oculistica e la Terapia Intensiva Neonatale nel gestire e affrontare una malattia vascolare, causata dalla crescita anomala dei vasi sanguigni della retina, che nei casi più gravi può portare al distacco della stessa, determinando la perdita totale e irreversibile della vista.
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