Il Policlinico di Bari
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Cronaca

Al Policlinico di Bari ricostruzione cranica con il supporto della realtà aumentata

Il prof. Signorelli dopo la rimozione di un tumore cerebrale ha sperimentato l’impiego di un visore con proiettata la ricostruzione

Sperimentato al Policlinico di Bari l'impiego della realtà aumentata in un intervento di cranioplastica. Il prof. Francesco Signorelli, direttore dell'unità operativa di Neurochirurgia, attraverso un visore in corrispondenza dell'occhio ha potuto vedere restando sul campo operatorio la ricostruzione eseguita in fase di programmazione dell'intervento, e posizionare la protesi con una maggiore precisione.

"Abbiamo effettuato due interventi di ricostruzione cranica, procedure che realizziamo frequentemente al Policlinico di Bari. Si tratta di operazioni con una doppia finalità: rimuovere un tumore che infiltra l'osso del cranio e, contemporaneamente, procedere alla ricostruzione tramite protesi. In passato, questi interventi venivano eseguiti in due fasi distinte, prima la demolizione e poi la ricostruzione. Oggi, grazie alla programmazione pre-operatoria e all'uso di protesi customizzate, possiamo eseguire entrambe le fasi in un unico intervento, riducendo i rischi per il paziente", spiega il prof. Signorelli. Il primo intervento è stato eseguito su una giovane donna con una doppia finalità: rimuovere una voluminosa lesione, un tumore benigno evolutivo, che aveva infiltrato e deformato l'osso frontale e parietale, causando una compressione cerebrale, e posizionare direttamente la protesi. Nel secondo intervento su un ragazzo di 17 anni già sottoposto a craniotomia decompressiva, è stata ricostruita con precisione la zona cranica.

"La pianificazione pre-operatoria - spiega il prof. Signorelli - avviene attraverso risonanze magnetiche e TAC, che consentono di determinare con precisione l'area da asportare e il tipo di ricostruzione necessaria per garantire la simmetria del cranio. Occorre grande precisione nel posizionamento per assicurare la ripresa funzionale. E non sono secondarie le ricadute sul piano estetico e psicologico per migliorare sensibilmente la qualità di vita dei pazienti". Riguardo all'utilizzo del visore il direttore della neurochirurgia aggiunge un ulteriore elemento di utilità: "Uno dei principali vantaggi di questa tecnologia è la possibilità di trasmettere in tempo reale tutti gli step dell'intervento chirurgico, rendendolo un prezioso strumento didattico e di supporto per altri chirurghi, anche a distanza. Questo consente di guidare equipe meno esperte nell'esecuzione di interventi complessi con lo stesso grado di precisione di un'équipe altamente specializzata".

"Il Policlinico di Bari, con i suoi professionisti altamente specializzati, investe in ricerca e sviluppo per garantire ai cittadini cure sempre più avanzate e sicure. L'innovazione tecnologica può migliorare l'accuratezza e l'efficacia delle procedure chirurgiche, con ricadute positive sulla salute e sulla qualità di vita dei pazienti e anche qui in Puglia non restiamo indietro", conclude Antonio Sanguedolce, direttore generale del Policlinico di Bari.
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